Le modifiche al regolamento imposte dalla FIA potrebbero riservare interessanti scenari per la stagione 2021 della F1. I team infatti, hanno dovuto progettare le vetture secondo i nuovi criteri aereodinamici per ridurre il carico sul posteriore.
Modifiche al regolamento: necessarie o penalizzanti?
Non è stato un inverno sereno per gli ingegneri delle scuderie. La progettazione delle vetture per la nuova stagione ha creato non pochi problemi ai team. Gran parte di questi problemi, derivano dalle modifiche al regolamento imposte dalla FIA. La federazioni infatti ha imposto un riduzione del carico aereodinamico sul posteriore per tutte le vetture, in linea con i cambiamenti tecnici in arrivo nel 2022.
Queste modiche però non sono state ben accolte dalle dieci scuderie della Formula Uno che, a differenza delle passate stagioni, avranno solo tre giorni di test per comprendere e analizzare i punti deboli e forti dei loro progetti. Alcune squadre (Mercedes, Haas e Ferrari) hanno già potuto raccogliere dati tramite i “filming day”. I cento chilometri percorsi però non rappresentano un’adeguata fonte di informazione in vista del primo gran premio stagionale. Inoltre, queste modifiche hanno influenzato anche le immagini delle livree durante la presentazione annuale. A confermare il tutto, l’ingegnere capo della Mercedes James Allison intervistato da Motorsport.com: “Il pezzo che non stiamo mostrando si trova lungo il bordo del pavimento. Quell’area è più interessata dai nuovi regolamenti. Ci sono dettagli aereodinamici che non siamo pronti a mostrare. Non vogliamo che i nostri concorrenti possano trarne vantaggio“.
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I cambiamenti imposti dalla FIA, sono avvenuti in due fasi. La volontà di ridurre il carico aereodinamico deriva dalla necessità di utilizzare i pneumatici Pirelli 2019 per una terza stagione. Nonostante questo, Pirelli è riuscita ad organizzare una serie di test sfruttando alcune sessione di prove libere. Sessioni che hanno permesso all’azienda di sviluppare una gomma più robusta. Purtroppo le modifiche al regolamento erano già state approvate e di conseguenza i team hanno dovuto ripartire da zero.
Un problema comune
A risentire di questo cambiamento sono state tutte le scuderie del circus che hanno dovuto creare un nuovo progetto per adempiere ai nuovi limiti imposti dalla FIA.
Il direttore tecnico di Alpine, Pat Fry ha parlato così in merito alle modifiche aereodinamiche: “Le combinazioni della superficie del pavimento che alcuni stanno cercando di nascondere rappresentano una riduzione piuttosto sostanziale. Pensiamo di essere intelligenti e cerchiamo di nascondere quello che stiamo facendo. Abbiamo molte cose da testare e poco tempo a disposizione. Quando effettueremo i primi test sarà molto interessante capire cosa la macchina può offrire“.
Non nasconde le difficoltà anche il direttore generale di Aston Martin Andrew Green: “E’ stata una grande sfida. Siamo contenti di quanto fatto fino ad ora. Abbiamo una solida base su cui poter lavorare e costruire. Un tale cambiamento sta consumando una quantità significativa di risorse che normalmente andrebbero dedicate allo sviluppo della vettura del prossimo anno“.
Risorse che alcune scuderie come la Haas hanno deciso di non utilizzare per il 2021. Il team principal Steiner ha infatti affermato che la scuderia penserà esclusivamente a progettare la vettura per il 2022 sacrificando la stagione che sta per cominciare. Una scelta rischiosa e discutibile ma allo stesso tempo giustificabile per chi non può godere delle stesse risorse utilizzate dai top team.
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Anche Mattia Binotto ha parlato dei cambiamenti aereodinamici in ottica Ferrari: “Il nostro obiettivo nel 2021 sarà sviluppare la vettura per il 2022. Non dedicheremo molto tempo alla stagione 2021. Avendo cambiato il regolamento sulla parte posteriore penso che sarà necessaria un lavoro di correlazione“.
Sito ufficiale F1.com