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Fabio Cannavaro: “Fantastico il primato del Napoli”

Conclusa dopo quattro anni la sua avventura in Cina come allenatore del Ghuanzou, Fabio Cannavaro ha fatto ritorno in Italia dove spera di poter dimostrare il suo valore su qualche panchina. L’occasione è stata propizia per parlare della sua ex squadra, prima in classifica a punteggio pieno dopo sei giornate, ma anche dei motivi che lo hanno spinto a lasciare l’Oriente e del campionato italiano.

Fabio Cannavaro: cosa ha detto?

Sull’addio alla Cina

Ho detto addio alla Cina, il campionato è cambiato e proseguirà a dicembre. Ho lasciato nonostante avessi ancora 15 mesi di contratto. Non vedevo i miei figli da diverso tempo, l’anno scorso sono stato lontano da loro per 11 mesi e quest’anno 8. Ho vissuto 6 bolle: la più lunga di 70 giorni. Non ce la facevo più, altrimenti senza pandemia sarei rimasto all’Evergrande dove stavo molto bene. In questi anni sono cresciuto come allenatore anche grazie a loro. Abbiamo vinto e ci siamo divertiti. Poi questo maledetto virus ha condizionato tutto. Anche se lì si vive ancora meglio. Ma le misure drastiche che adottano diventano impossibili per chi arriva da fuori. La crisi finanziaria dell’Evergrande non c’entra niente, perchè al club gli stipendi erano sempre puntuali. Magari con due giorni di anticipo, ma mai uno di ritardo. E poila solidità del gruppo con le proprietà immobiliari è tale, che credo verranno fuori da questa crisi”.

Sul momento del Napoli

Conosco bene Spalletti e lo stimo molto. Sono andato anche a seguirlo negli allenamenti quando ero alla Roma. So che qui a Napoli vive solo in albergo. Lo inviterò una sera a cena. La squadra sta andando benissimo. Osihmen è un attaccante di grande livello internazionale, però con me non avrebbe toccato palla(ride). Capace di tante cose, difficile trovare un attaccante cosi forte in giro per l’Europa. E poi c’è la maturazione di Insigne, aver vinto l’Europeo gli è servito parecchio. Inoltre c’è la crescita come leader di Koulibaly che è un ottimo difensore. E complimenti al Napoli per l’ingaggio di Anguissa. Lo conoscevo ma non pensavo si inserisse così rapidamente nel calcio italiano”.

Sul campionato italiano

Questo campionato è diverso. Non ha più un padrone perchè dopo anni di vittorie la Juve ha chiuso un ciclo e fatica. Roma e Lazio hanno cambiato allenatore, il Milan sta crescendo bene ma per me la favorita rimane l’Inter per organico e Psicologia e poi Suning è un gruppo sempre forte in Cina, anche silì ha rinunciato alla squadra locale. Il Napoli può dire la sua, ma aspetto di capire come supererà i momenti difficili che capiteranno. Come la Coppa D’Africa o gli infortuni. Perchè per vincere i campionati bisogna essere forti in quei momenti e poi avere anche un pizzico di fortuna”

Che duello per lo scudetto e un posto in Champions!