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Wimbledon, la sfida eterna la vince Roger: Nadal KO e finale con Djokovic

Il match dei sogni non tradisce le attese: vince lo svizzero dopo 4 spettacolari set. In finale troverà Nole, che ha regolato con lo stesso punteggio Bautista-Agut

Tra qualche anno rimpiangeremo questi tempi, queste sfide, la classe, la tenacia di gente come Federer e Nadal. Una partita che anche i meno appassionati dovrebbero seguire, per capire l’essenza e i valori che solo questo sport sa dare.

Alla fine il risultato è relativo, la disfida tra questi rivali/amici perdurerà nel tempo, e quando riporranno la racchetta nella custodia avremo ancora gli occhi stracolmi delle gesta che ci hanno riservato per tutto questo tempo.

Gli anni vanno via come gocce d’acqua, tant’è che questa sfida eterna è arrivata al quarantesimo capitolo: un vero e proprio libro che in tre lustri ha fatto il giro del mondo calcando i campi di qualsiasi città su ogni superficie.

Federer-Nadal
Federer-Nadal, una delle rivalità più belle nella storia dello sport

L’appuntamento numero 40 non poteva sognare teatro migliore, quel Centre Court di Wimbledon che racchiude al suo interno tutta l’essenza del tennis. Una città intera che si mobilita per questo evento planetario e che per sfortuna mette a disposizione solo 15 mila tagliandi.

Un esborso pari a 4000 sterline per assistere a questa partita sarebbe un affare anche per il più convinto dei braccini.

Alla fine come si suol dire lo spettacolo vale il prezzo del biglietto, e questa semifinale di Wimbledon tra i migliori di sempre non ha tradito le attese.

Nessun seggiolino vuoto, un fervore da grandi occasioni, un tifo incessante inusuale per la cultura british. Federer-Nadal e anche questo.

Questa partita come le altre 39 è stata oro colato per gli occhi, un qualcosa di mai visto, con due veri atleti a fare da attori protagonisti. Infatti questo pomeriggio avevamo dinanzi due dei più grandi sportivi di tutti i tempi.

La disputa alla fine è stata vinta dal padrone di casa per eccellenza, quel Roger Federer capace di arrivare per ben 12 volte all’ultimo atto dei Championships.

La partita –

In un clima piacevole e armonioso, con un tempo insolitamente benevolo su Londra per tutto il corso di Wimbledon, i due tennisti partono con una marcia bassa.

Lo schema principale per entrambi è essere concentrati e cinici al servizio: infatti i primi game filano lisci come l’olio, con il tennista in risposta che fatica ad arrivare ai 30.

Il primo lampo del match arriva all’ottavo game: grande risposta di Federer sul 30-30 e palla break. Dopo uno scambio prolungato – 23 scambi – che manda in apnea il pubblico londinese, Rafa si salva grazie ad un errore di Roger.

Scampato lo spavento per lo spagnolo, la partita continua a seguire la falsa riga di inizio match. Federer arriva a due punti dal set sul 6-5, ma il tie-break è inevitabile.

Fino a questo momento lo spunto più interessante lo dà un ace di Federer che permette allo svizzero di superare il record di ace a Wimbledon di Goran Ivanisevic: 1398 contro 1397.

Nel primo punto mini-break di Rafa con un grandissimo allungo sotto rete. Federer lo recupera immediatamente ma poi rende il favore con un brutto slice in rete: 3-2 Nadal.

Roger insiste con lo splendido rovescio in ribattuta, poi un dritto favoloso in cross e un servizio esterno lo portano 6-3.

Sul primo set point gran dritto che lascia di stucco il maiorchino e gli consegnano il primo parziale.

Secondo set –

Il pubblico che invocava ancora più spettacolo viene immediatamente accontentato pochi minuti dopo. Infatti i due danno un andamento martellante alla partita fin dai primi scambi del secondo parziale.

Iniziano i problemi al servizio per Nadal, con Federer che difende bene con il rovescio da sinistra e ne limita la solita e pungente curva mancina. Tuttavia Nadal riesce alla lunga a resistere e con qualche grattacapo porta a casa un fondamentale primo gioco.

Il secondo game si apre con un rovescio illegale in controbalzo dello svizzero che in fretta e furia fa chiudere il libro al bambino sorpreso dalle telecamere internazionali a leggere nel primo set.

Tuttavia Nadal lotta come un leone e si procura la prima palla break della sua partita: smash Federer e saluti. Altro attacco e altra palla break: voléè di rovescio favolosa, e ci risiamo. Il tennista di Basilea si aiuta con il servizio e fa 1-1.

La partita ora ha un ritmo impressionante, il pubblico fa addirittura fatica a seguire la pallina per quanto veloce si muova.

Servizio Rafa e subito 15-40, due palle break annullate con un’ottima prima dello spagnolo e un errore di Federer. Poi ace di Nadal e 2-1, con gli spettatori in estasi.

Il volto del set cambia nel game successivo: tre gratuiti e mezzo di Federer e Nadal trova il primo break della partita in due minuti circa: 3-1.

Lo spagnolo alza ora il livello del suo gioco: palla più carica e maggior gioco in profondità. Il suo avversario va in crisi e ci mette del suo concedendo parecchi gratuiti. Parziale di 20-6, altro break e 6-1 Nadal.

Match di nuovo in parità, 1-1 e palla a centro.

Terzo set –

La battuta del 20 volte campione Slam torna a funzionare, comodo 1-0. Super scambio a mille all’ora sul 2-1, con Roger che si procura una palla break. Missione compiuta con una gran volée, che gli consegna il primo break della sua partita.

Un arcigno Nadal reagisce subito: 15-40 e due palle break. Un ottimo smash annulla la prima, uno scambio per cuori forti la seconda. Che partita, quanto sono forti questi due. La gente in tribuna si strappa i capelli, i molteplici vip a breve piangono.

Nadal ha una nuova possibilità, ma il servizio/dritto di Federer è vincente. I tennisti in campo sono ora in modalità ping pong, con scambi supersonici a tutto braccio che anche i raccattapalle fanno fatica a seguire.

Alla fine The King riesce a portare a casa il game con due buone prime: 3-1.

Il game successivo pone Rafa vicino al baratro: l’ennesimo nastro di giornata consegna due palle break a Federer, ma Nadal con una rabbia agonistica non comune le annulla e accorcia 4-2.

I ritmi vanno un pò scemando, d’altronde è illegale anche per loro continuare a darsele di santa ragione in quella maniera. I servizi prevalgono quindi senza problemi, 6-3 e terzo set a Roger. Decisivo per l’elvetico essere uscito indenne da quei infernali 5 game consecutivi.

Quarto set –

Nadal si trova ad un bivio, sa che deve spingere a mille fin dall’inizio per prolungare la partita.

Il bel tennis continua ad essere protagonista, con Federer oggi assurdo in risposta: sull’1-1 due palle break conquistate. Bravo Rafa sulla prima, ma sulla seconda nulla può su una Rispostona – R maiuscola esatto – di Federer.

Successivamente 3-1 per il n. 3 al mondo, che ora ha veramente le redini del match nelle proprie mani.

Gli scambi continuano ad essere lunghi e pazzeschi, con un coefficiente di difficoltà massimo. Al mondo solo Djokovic avrebbe potuto reggere i loro ritmi.

Siamo 4-2, Roger è a due turni di battuta dalla dodicesima finale dell’All England Club.

Hanno la dinamite nelle mani, continuano a tirare fendenti in sequenza, nessuno molla: 5-3.

Nadal è all’ultima spiaggia, è quasi spacciato. Ma un leone del suo calibro lotta fin quando sente l’odore del sangue. Non ho mai visto nessuno sportivo in vita mia avere i nervi così saldi.

Il suo turno di servizio è tutt’altro che semplice, anzi: botta tremenda di Federer, match point.

Servizio centrale ed ace e Rafa si trova addirittura avanti. Doppio gratuito dell’iberico e nuova chance per il rosso crociato di portare a casa la partita.

Altra super prima di Nadal, che riesce ad issarsi fino al 4-5. Il campione del Roland Garros mostra lo spaventoso bicipite sinistro al Centre Court, è carico, ci crede, nessuno vuole che questa partita finisca.

Roger serve per il match: subito 30-30. Un’imperdonabile errore di Federer con lo smash – quasi più comodo di un tap inregala incredibilmente palla break a Nadal.

Può succedere l’incredibile, ma il.2 al mondo getta in rete l’occasione dell’aggancio. Servizio/dritto di Federer gli fa guadagnare il match point. Con uno scambio da fiato sospeso Nadal annulla anche questa. A Church Road ora hanno più che mai bisogno di defibrillatori.

Il pubblico non crede ai suoi occhi: ace Federer, quarto match point, rovescio incrociato di Rafa che lascia a bocca aperta anche su Marte.

Non vuole finire, ma sostanzialmente, che ce ne frega. Un dritto ‘alla Nadal’ di Roger gli regala il quinto match point. Dopo l’ennesimo, lungo, infinito, da cuore in gola scambio la palla di Nadal finisce lunga.

Federer vince 7-6(3), 1-6, 6-3, 6-4 e approda per la dodicesima volta in finale a Wimbledon, dove insegue il nono titolo e il 21° Slam.

Partita fantastica, grazie ragazzi, grazie d’esistere davvero.

Di sicuro è sempre bello giocare con Rafa qui, l’ultimo game è stato pazzesco, sono sollevato che ora sia finita, sento di aver giocato alla grande tutto il quarto set”.

Ciò ha detto Federer in mixed zone nel post partita.

Finale con Djokovic –

Nella finalissima di domenica Roger incontrerà Novak Djokovic per la terza volta all’ultimo atto di Wimbledon.

Il serbo – 4 volte vincitore a Londra – ha piegato Bautista-Agut in quattro set nella prima semifinale. Una grande prestazione quella di Nole, che rende però altrettanto merito a quella dello spagnolo.

Federer - Djokovic
Novak Djokovic, alla ricerca del quinto titolo a Wimbledon

Bautista, all’esordio in una semifinale in un major, ha venduto cara la pelle ma ha ceduto alla maggiore classe ed esperienza del suo avversario.

Il suo cammino qui a Londra sarà tuttavia ricordato a lungo.

Con il grande Novak visto qui, la finale Federer-Djokovic potrebbe anch’essa essere indimenticabile.

Risultati –

[1] N. Djokovic b. [23] R. Bautista-Agut 6-2, 4-6, 6-3, 6-2

[3] R. Federer b. [2] R. Nadal 7-6(3), 1-6, 6-3, 6-4

Il tabellone completo di Wimbledon