Dopo il recente Gran Premio di Singapore, il commento di Carlo Vanzini mette in luce una verità che da tempo serpeggia nel mondo Ferrari: serve un momento di confronto netto, a tutti i livelli, per capire dove si è sbagliato e come provare a risalire la china.
Nel video pubblicato da Sky Sport, Vanzini critica severamente lo stato della scuderia: “Guardando la classifica dopo la pausa estiva, la Red Bull è in testa con un solo pilota, e la Ferrari è staccata di 40 punti. Trovare scuse non serve: è un momento tra i più bassi nella storia del Cavallino”.
🏁 Una crisi che chiede responsabilità collettiva
Secondo Vanzini, non basta che i piloti si impegnino in pista: serve che tutta la macchina Ferrari, dalla logistica ai tecnici, fino al presidente, si sieda attorno a un tavolo e metta sul piatto idee concrete. Non più silenzi, non più giustificazioni: la squadra deve fare i conti con numeri che dimostrano la loro difficoltà attuale.
L’analisi va oltre il risultato del singolo Gran Premio: è un invito a un reset interno, a tornare all’essenza della competizione con onestà. Vanzini non propone soluzioni facili, ma insiste sulla necessità di parlare chiaro: “Bisogna guardarsi in faccia e mettere tutto sul tavolo”.
🔧 Le ferite di una stagione complicata
Questa richiesta arriva in un momento delicato per la Ferrari: problemi tecnici, strategie discutibili, mancanza di costanza nei risultati. In parallelo, la Red Bull continua la sua marcia al vertice con una stabilità che Ferrari sogna di recuperare.
Vanzini identifica il guasto non solo nelle prestazioni, ma anche nel modo di fare squadra. Quando i problemi si sommano e non c’è chiarezza nel ruolo di ciascuno, il rischio è che la cultura interna si inceppi: si perdono fiducia, comunicazioni e — alla fine — risultati.
🔄 Un invito al cambiamento
Il commento di Vanzini, se accolto, può diventare stimolo di trasformazione. Un richiamo per una squadra che non può più permettersi di frammentarsi: gli uomini in corsia, gli ingegneri, i dirigenti, tutti chiamati a riflettere su obiettivi, responsabilità e visione condivisa.
La Ferrari ha bisogno di ritrovare coesione, autenticità e uno scopo che vada oltre il podio estemporaneo. Se Vanzini ha ragione — e ce l’ha in molti aspetti — la casa di Maranello oggi ha un momento decisivo davanti: non solo per risalire nella classifica, ma per ricostruire la sua anima sportiva.

