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Ferrari Sf21: tutte le novità sulla nuova monoposto

La nuova stagione inizierà a Marzo 2021 ma le monoposto delle squadre si stanno mostrando in anticipo. Ora è il turno della Ferrari Sf21 che dalla voci che arrivano potrebbe quantomeno fare dire la sua anche se le migliorie sono abbastanza risicate. Vi sveleremo le caratteristiche e le aggiunte della monoposto che anche esteticamente è molto ben realizzata.

Ferrari Sf21: quali sono le caratteristiche della monoposto?

Molti dei componenti della precedente SF1000 le ritroveremo nella nuova Sf21 per via dei regolamenti della Federazione in ambito tecnico-sportivo, con i vari congelamenti di alcune parti delle componenti della monoposto. Nonostante i congelamenti altre parti della vettura come aerodinamica e Power Unit lasciano più libertà agli ingegneri guidati da Mattia Binotto e David Sanchez (capo degli ingegneri) per recuperare competitività. Soprattutto il nuovo Power Unit vero punto debole della vecchia vettura, dovrà consentire quello step prestazionale per tornare a livelli più alti di classifica.

Inoltre ci sono i due gettoni messi a disposizione della Federazione per modificare quelle componenti omologate con la SF1000 e che saranno ereditate dalla SF21. A rafforzare il lavoro degli ingegneri ci sarà l’interpretazione dei nuovi limiti a fondo, diffusore e prese dei freni posteriori, imposti dalla Federazione per ridurre lo stress meccanico sulle gomme Pirelli e non rivedere i problemi dell’ultimo GP di Gran Bretagna.

Sf21: l’evoluzione della precedente monoposto

Più che una nuova monoposto nel 2021 si tratta di una diretta evoluzione della vecchia monoposto 2020. Sicuramente non si partirà favoriti se la tecnologia è solamente migliorata, ma non innovata de tutto. Ma non si potrà dire lo stesso delle ambizioni dei piloti del cavallino, che vorranno migliorare la classifica rispetto alla scorsa stagione. Infine c’è da ricordare che grazie alle proprie risorse umane e economiche Ferrari avrà maggior chance di recuperare terreno rispetto a dirette concorrenti come Aston Martin, Mclaren e Renault, che nello sviluppo tendono un po’ a non alzare la curva di miglioramento delle loro monoposto.

Ferrari Sf21: quali saranno le componenti meccaniche che verranno cambiate?

Le componenti facenti parte delle cosiddette HC (Homologated Components) hanno natura meccanica e sono principalmente: il telaio, il sistema di raffreddamento, l’impianto frenante, la scatola del cambio, parti interne delle sospensioni, e le strutture di impatto. Indiscrezioni uscite da Maranello hanno lasciato intendere che Ferrari ha programmato l’omologazione di una nuova scatola del cambio, la quale richiede la spesa di tutti e due i gettoni per l’approvazione dei tecnici FIA. Una nuova scatola del cambio potrebbe anche aiutare a rivedere gli attacchi della sospensione posteriore (a patto di non cambiare barre, molle e altre parti interne), riducendo gli ingombri del retrotreno.

Lo scopo degli ingegneri è quello di rivedere l’aerodinamica al retrotreno, molto instabile la passata stagione e con tendenza allo stallo, che creava non pochi problemi di guida ai piloti sulla SF1000. Arretrare il triangolo della sospensione, come fatto da Mercedes e Red Bull per ricreare una sorta di doppio diffusore con la carenatura del braccetto inferiore, potrebbe essere uno spunto importante da cui partire per intendere quale potrebbe essere l’area riguardante le modifiche principali.

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Sf21: niente muso stretto

Per chi pensava che la Ferrari adottasse il muso stretto simile alla Mclaren, Renault e Red Bull rimarrà deluso. Non sarà possibile montare questo tipo di struttura sulla nuova monoposto. La struttura deformabile anteriore che alloggia proprio all’interno del muso che la avvolge come una sorta di involucro è stata progettata per alloggiare il muso largo “vecchia scuola” della SF1000. Di conseguenza non è idonea per l’implementazione di un frontale in stile Mercedes.

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Ferrari Sf21: nuovi regolamenti aerodinamica

La FIA ha dettato nuove direttive tecniche per salvaguardare l’integrità delle gomme Pirelli, che costringeranno gli ingegneri a tagliare in diagonale una porzione del fondo. Questo andrà ad abolire sostanzialmente l’effetto di sigillo aerodinamico che gli ingegneri andavano a ricercare sulle monoposto 2020, per energizzare il diffusore e ridurre la resistenza aerodinamica indotta. A questo va aggiunta la riduzione delle dimensioni delle derive interne al diffusore e delle winglet a sbalzo dalle prese dei freni. Lo scopo di tutto è quello di limitare l’aerodinamica globale delle vetture 2021 di un 10 percento rispetto al 2020, alle quali si aggiunge anche un aumento del peso minimo alle verifiche tecniche.

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Molto importante sarà compensare la perdita di carico aerodinamico al posteriore, con interventi di riequilibrio della monoposto nell’asse anteriore. Ridurre il drag mostrato dalla SF1000 è un altro focus importante degli ingegneri di Maranello, che dovranno fare un passo indietro al 2019, tornando ai livelli di efficienza aerodinamica della SF90.

Sf21: Power Unit

La vera rivoluzione tecnica per la Ferrari SF21 dovrebbe arrivare dalla riprogettazione del Power Unit, già al banco di prova dagli inizi di novembre. La riprogettazione riguarda sia la parte endotermica, che l’Energy Store, con particolare attenzione a gli scarichi: Per regolamento la parte endotermica vedrà la revoca dell’obbligo nell’utilizzo della wastegate. Questo permetterà di avere più libertà nella progettazione della turbina, e nella gestione dei gas di scarico. La FIA, con l’obbligo di una mappatura unica per qualifica e gara e le limitazioni nelle quantità di oli per il 2021 sta tentando di livellare le performance fra i vari motoristi, annullando soprattutto lo strapotere Mercedes mostrato la scorsa stagione.

Power Unit: sarà vincente nella Sf21?

Il Power Unit Ferrari 2021 sembra promettente, e già pronto a fornire 30 cavalli di potenza in più rispetto all’ultima specifica utilizzata nel 2020. A dar manforte sulla bontà del motore Ferrari già dal 2021, è stata l’apertura a favore dei congelamenti del Power Unit per gli anni venturi da parte del team principal Mattia Binotto.
Per recuperare il gap dal Power Unit Mercedes, tuttavia, servirà più che un singolo inverno di lavoro e qualche ritocco ai regolamenti tecnici. Vedremo se la Rossa saprà conquistare vittorie e gioie per i fan soprattutto quelli Italiani che dopo Schumacher non hanno più assistito a un epopea gloriosa.

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