Terminato il lungo film del motomondiale 2020, oggi riavvolgiamo il nastro del suo fratello minore, il FIM CEV Repsol. Nato come campionato nazionale (CEV è l’acronimo di Campeonato Espanol de Velocidad), il CEV nel corso dell’ultimo decennio si è allargato, diventando un vero e proprio mundialito. La classe Moto3, la più seguita, ha la denominazione di Mondiale Junior, e vede la partecipazione di tanti team già editi della Moto3 iridata. Molto importante anche la Moto2, valevole come campionato europeo.
Per il 2020, il CEV ha rivoluzionato il calendario. La pandemia ha spinto l’inizio dell’anno molto tardi, a luglio, confinandolo a soli cinque appuntamenti. La stagione è partita dalla doppia trasferta portoghese di Estoril e Portimao, per poi tornare in Spagna per i round di Jerez, Aragon e Valencia. La Moto3 ha corso due gare in Portogallo e tre corse su ognuna delle piste spagnole. In Moto2 si sono disputate due gare per ogni tracciato iberico, ad eccezione di Aragon, che ne ha ospitate tre.
FIM CEV Repsol, che ha vinto in Moto3 nel 2020?
La prima parte della stagione 2020 del FIM CEV Repsol classe Moto3 ha due attori protagonisti in Xavi Artigas e Pedro Acosta. Nelle due trasferte portoghesi i due portano a casa un successo a testa, con ben due volate. All’Estoril il portacolori Leopard Junior batte il dominatore della Red Bull Rookies Cup per appena 3 millesimi. Acosta restituisce il favore a Portimao, battendo il catalano per 17 millesimi.
A Jerez la musica cambia. In gara 1, Acosta cade per un contatto, mentre lottava per la vittoria. Artigas vince e si porta in testa al campionato, con 25 punti di vantaggio. Ma di qui in poi, un nuovo attore sale sul palco, e si tratta di Izan Guevara.
Il portacolori del Team Aspar, concittadino di quel Joan Mir campione del mondo MotoGP, è in ombra nelle prime due prove, così come nella gara 1 andalusa. Ma si ripresenta alla grande nelle due manche successive, cogliendo due successi. In verità, la vittoria di gara 3 gli viene strappata per track limits, cosa che gli costa una retrocessione al secondo posto. Il successo passa nelle mani di Josito Garcia, pilota iberico del Sic58 Squadra Corse.
Alla vigilia delle tre manche del Motorland Aragon, Artigas è saldamente in testa con 29 punti di vantaggio su Acosta. Ma Guevara è un rullo compressore, come dimostrano le tre vittorie su altrettante gare sul circuito di Alcaniz. Successi che valgono dieci volte tanto, perché ottenuti partendo dalla 22esima posizione sulla griglia di partenza!
Il weekend aragonese vede il crollo di Acosta, autore di una caduta in gara 1. Artigas prova a contenere la rimonta di Guevara, ma sente la pressione di un avversario che si avvicina sempre più. In gara 2 sbaglia completamente la procedura di partenza e subisce un Long Lap Penalty. Il numero 43 si gioca così la possibilità di salire sul podio, terminando al quinto posto. Al termine di gara 3, che ha visto Izan trionfare in volata sull’alfiere Leopard, i due litiganti sono separati da soli 10 punti.
Il round finale di Valencia decide le sorti del campionato. Guevara fa subito la voce grossa in gara 1, vincendo dopo un duello spettacolare con Acosta. Per Artigas, invece, le cose vanno precipitando. In una manche segnata da cadute ed una bandiera rossa, alla vigilia della ripartenza la sua Honda si spegne, e deve partire dalla pit lane. Non è in grado di rimontare in zona punti, tagliando il traguardo in 22esima posizione. Al termine della corsa, Guevara passa in testa al campionato, con 15 lunghezze di vantaggio sull’ex leader di campionato.
In gara 2 i pretendenti si sfidano in un testa a testa che vale anche la vittoria, con l’intrusione dell’ormai divenuto outsider Acosta. Proprio quest’ultimo la spunta al traguardo, con Artigas che passa secondo e recupera 4 punti al leader. Il titolo si assegna in gara 3, con Guevara che deve difendere un bottino di 11 punti da Artigas.
La terza manche vede di nuovo il trionfo di Acosta, fresco di titolo nella Rookies Cup. Artigas giunge secondo precedendo Guevara, a ad Izar basta il terzo posto per aggiudicarsi la corona iridata. Per i primi tre classificati, il premio è la promozione al mondiale. Guevara prenderà il posto di Albert Arenas al Team Aspar, mentre Artigas affiancherà Dennis Foggia presso il Leopard Racing. Acosta, infine, sostituirà Raul Fernandez presso il team KTM Ajo.
Al CEV Moto3 hanno partecipato anche due piloti italiani, i quali però hanno faticato. Nicholas Spinelli, due volte campione di categoria nel CIV, ha debuttato quest’anno sulla KTM del team Avintia Junior. Il pilota di Atri si è messo in luce nelle qualifiche di Jerez, dove ha siglato il settimo tempo. Nelle gare, però, ha raccolto solo 4 punti, con un 13esimo posto all’Estoril come miglior risultato. Leonardo Taccini di punti ne ha ottenuti due, entrambi a Jerez. Il romano, classe 2002, ha corso con la Honda del Leopard Junior, identica a quella di Artigas.
La stagione 2020 del CEV Moto2
Se la Moto3 vede i padroni di casa fare la voce grossa, il 2020 del FIM CEV Repsol classe Moto2 parla italiano. Al termine di un dominio quasi incontrastato, Yari Montella si aggiudica il campionato europeo della classe media, rilanciando una carriera che sembrava non decollare mai.
Il pilota salernitano, in sella alla SpeedUp del Team Ciatti, inizia la stagione alla grande. Tra le due trasferte in Portogallo, e il weekend di Jerez, la Moto2 disputa sei gare. Montella le vince tutte, e per di più per distacco.
Il suo rivale in questa fase di stagione è il finlandese Niki Tuuli. Il pilota del team Stylobike arriva cinque volte secondo ed una terzo, spesso rivaleggiando con Montella a livello di ritmo di gara. Ma la superiorità di Yari, specie nei giri finali, è evidente. Per di più, l’ex pilota del mondiale Supersport si fa male ad un polso ad Jerez, cadendo durante le prove.
Al Motorland Aragon, Montella subisce una mezza battuta d’arresto. In gara 1 il grande protagonista è un altro italiano, Alessandro Zaccone, che trasforma la pole position in una vittoria. Montella, invece, non sembra particolarmente a suo agio: partito sesto, il campano fatica a recuperare sul gruppo di testa, e conclude solo secondo.
Nella manche successiva, Yari fa un passo falso: cade nel giro di ricognizione e si ritira! Ne approfittano Zaccone e Tuuli, primo e secondo al traguardo, che accorciano le distanze in campionato. Ma le speranze di riaprire le danza iridate vengono spente in gara 3, dove Montella ribadisce la sua supremazia con una vittoria “di forza”, battendo in volata proprio Tuuli.
Alla vigilia della prima delle due gare di Valencia, Montella ha 23 punti di vantaggio su Tuuli. Gli basta veramente poco per chiudere la partita. Nella prima manche, la corsa valenciana è un derby italiano tra Montella e Zaccone. La scelta delle gomme premia “Zac”, al suo terzo successo stagionale. Ma a Yari il secondo posto è più che sufficiente per laurearsi campione europeo Moto2. Tuuli, nonostante una buona partenza che lo porta anche in testa, non sostiene il ritmo del rivale, e si lascia soffiare anche il podio. Chiuderà al quinto posto, dietro a Dominique Aegerter (iscritto alla gara come wild card) e Xavi Cardelus.
La seconda manche, ormai ininfluente per la lotta al titolo, se la porta a casa Montella. Nello stesso frangente, s’infiamma la lotta per il secondo posto iridato, che vede Tuuli prevalere per un solo punto su Zaccone.
Che CEV ci aspetta nel 2021
Archiviato un 2020 condensato, il 2021 del FIM CEV Repsol dovrebbe riprendere una parvenza di normalità. la bozza del calendario prevede otto appuntamenti, che ripropongono tutte le piste in cui si è corso quest’anno. Si ritorna al Montmelo, il 13 giugno, e si aggiunge la trasferta extra iberica a Misano Adriatico, riservata alla sola Moto3. Clicca qui per il calendario nel dettaglio.
Poche novità sul fronte delle regole tecniche e sportive. La sola novità rilevante riguarda la Moto2, che dal prossimo anno adotterà lo stesso motore Triumph attualmente in dotazione ai “cugini” del mondiale.