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FIM EWC, aggiornamento al calendario 2021

Il Mondiale endurance motociclistico, meglio noto come FIM EWC, annuncia novità importanti per la stagione 2021. Con un comunicato, il promoter Eurosport Events presenta modifiche alla bozza del calendario della stagione di quest’anno, ancora segnata dalla pandemia. Il mondiale partirà il 16 giugno con la 24 ore di Le Mans, e si comporrà di un totale di cinque prove. la 8 ore di Suzuka slitta al 7 novembre, dalla data iniziale di luglio, mentre rimangono al loro posto le tappe dell’Estoril e del tradizionale Bol D’Or. La stagione si conclude con la 8 ore di Oschersleben, la cui data è ancora da stabilire.

FIM EWC 2021, perché cambia il calendario?

Le modifiche riguardano soprattutto Le Mans, Suzuka e Oschersleben. Per tutte e tre le tappe la motivazione è legata alle decisioni prese dai governi nazionali per contrastare la pandemia, tra restrizioni sui movimenti interni e limitazioni agli ingressi dall’estero. Quest’ultima ha riguardato la 8 ore giapponese, rimandata da luglio a novembre. Il governo di Tokyo non si è ancora espresso sull’ingresso di persone dall’estero, ed il tanto auspicato effetto “trascinamento” delle olimpiadi non c’è stato. Il rinvio a novembre rappresenta l’ultima spiaggia per la “gara delle gare”, oltre la quale c’è solo la cancellazione.

Per quanto riguarda Le Mans e Oschersleben, le motivazioni stanno nelle limitazioni degli spostamenti interni. La Francia da pochi giorni ha introdotto un nuovo lockdown generalizzato, che rende tutto molto incerto. Al momento, la 24 ore è confermata, ma non poteva svolgersi alla sua data originaria. Di qui lo slittamento al 16 giugno, anche se bisogna accettare lo scotto di correre a porte chiuse. Discorso simile per Oschersleben, che si trova in Germania. Il governo di Berlino ha introdotto nuove misure restrittive, più rigide, che complica l’organizzazione della gara. Al momento non c’è una data precisa, che sarà annunciata nei prossimi giorni.

Al via del mondiale Endurance troveremo al via le squadre ufficiali di Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki e BMW, pronte a darsi battaglia per un titolo prestigioso quanto quelli di MotoGP e Superbike. Da tenere d’occhio è soprattutto la rappresentante di Hamamatsu, che quest’anno si avvale della joint venture tra Yoshimura e SERT. Il team nippo-francese è guidato da Yohei Kato (nipote di Hideo “Pop” Yoshimura, fondatore della fabbrica), e avrà come piloti Kazuki Watanebe, Gregg Black, Xavier Simeon e il collaudatore Suzuki MotoGP Sylvain Guintoli.


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Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione