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Fiorentina 2.0, il piano di Commisso per rinforzare.

La Fiorentina, così come Torino e Napoli, appartiene a quel gruppo di squadre che non possono dirsi soddisfatte del loro andamento stagionale in Serie A. Con una partita da recuperare, i viola occupano un ottavo posto, a quota 57, che garantisce l’accesso all’Europa. Anche in caso di vittoria nel recupero con l’Atalanta la Fiorentina entrerebbe comunque in Europa dalla porta di servizio della Conference League.

La vittoria dell’Atalanta nella finale contro il Leverkusen avrebbe potuto permettere alla Fiorentina lo spalancarsi anche delle porte dell’Europa League, ma il quarto posto raggiunto dalla Dea in Serie A ha cacciato la Roma dalla Champions e lasciato la Fiorentina in Conference.

Alla guida finanziaria della squadra di Firenze sta il brillante imprenditore italoamericano Rocco Commisso, titolare della Mediacom, azienda statunitense di successo con oltre 4.000 dipendenti. Per proseguire sulla strada di un miglioramento che possa riportare la Viola ai vertici della Serie A i soldi non mancano. Questo non è poco ma fino ad ora i soldi spesi hanno portato risultati inferiori alle attese.

Secondo le dichiarazioni del Patron della Fiorentina un ulteriore rilancio della squadra, tuttavia, non può prescindere dalla ristrutturazione dello stadio cittadino Artemio Franchi.

La capienza attuale e la vetustà dell’impianto incidono negativamente sulla performance economica della società calcistica e la situazione è destinata a peggiorare, poiché dopo la stagione 2024-2025 la capienza del Franchi verrà ridotta a circa 22.000 con un danno economico stagionale valutato tra i 10 e i 15 milioni di euro. Scopo della riduzione della capienza è quello di permettere la ristrutturazione del Franchi, programmata dal Comune di Firenze, ma alla cui realizzazione mancano attualmente circa cento milioni di euro, per ammissione dell’amministrazione comunale stessa.

Tralasciando tutte le valutazioni squisitamente calcistiche in merito all’attuale allenatore Vincenzo Italiano, che dopo tre anni è in predicato di lasciare la squadra, oltre all’inevitabile rivoluzione della rosa che questo comporta, la questione della ristrutturazione del Franchi assume rilevanza strategica per il futuro della Viola e del suo presidente. La mancata soluzione di questo problema potrebbe mettere in forse la continuazione del progetto intrapreso dal titolare della Mediacom col rischio di vedere nettamente ridimensionati anche i piani di rilancio della Fiorentina.

Allo stato attuale le quote relative agli antepost delle scommesse Serie A non hanno dato un peso concreto alle possibilità della Fiorentina di lottare per il titolo, né ora né per il futuro prossimo. Di sicuro, se dovesse disgraziatamente sfilarsi Comisso dalla società, i pronostici sul cammino della Viola nella prossima stagione sarebbero ulteriormente al ribasso.