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TV, polemiche arbitrali, Montella e il DS Pradè

E’ andata di scena al Franchi l’anticipo serale tra ​Fiorentina e ​Napoli. Un match ricco di emozioni, durante il quale mister Montella ha avuto il coraggio di schierare alcuni giovani promesse: Venuti, Castrovilli, Sottil e Vlahovic.

Ma durante tutto il match e soprattutto a fine partita, la televisione principale, invece di farci appassionare alle giocate viste, i ribaltamenti di fronte, l’aggressività in campo e il coraggio di aver inserito giovani calciatori, hanno commentato in maniera assurda alcuni episodi per loro dubbi e fomentato l’allenatore dei Viola che durante l’intervista ha dichiarato:

“Faccio i complimenti ai ragazzi e al pubblico, si è creato un entusiasmo incredibile. Dispiace per il risultato e per gli episodi. Certe cose non si riescono a capire, non capisco perché ci si debba complicare la vita. Non voglio più sentir parlare di Chiesa simulatore. Non è un simulatore. Io mi tengo la prestazione, l’entusiasmo del pubblico, il bel gioco e mi dispiace per la sconfitta immeritatissima”.

Subito dopo è arrivato l’allenatore partenopeo Ancelotti, al quale non è stato chiesto niente in merito, al contrario è stata spostata l’attenzione su un gesto che l’allenatore avrebbe fatto verso i tifosi di casa. Ulteriore domanda per parlare di tutto, tranne che di calcio.

Dopo poco è arrivato il Direttore della Fiorentina, Pradè, e puntualmente gli è stata posta la stessa domanda sugli arbitri, lo stesso ha comunicato che per lui era tutto chiaro, perché aveva parlato poco prima con gli stessi. Ma gli opinionisti, non contenti, hanno fatto pressione pur di sapere quali assurde spiegazioni gli erano state date, a questo punto il Direttore ha risposto così:

“Massa è un grandissimo arbitro, Valeri che era al Var anche. Mi hanno dato delle spiegazioni tecniche che io accetto. Non credo sia utile fare polemica alla prima giornata. Bisogna fidarsi degli arbitri e delle loro spiegazioni”. 

Noi tutti quindi ci chiediamo, vale davvero la pena, dopo tutto quello spettacolo visto in campo, parlare di un calcio di rigore netto su Ribery, dopo che palesemente la trattenuta è cominciata un metro fuori area? Oppure del calcio di rigore su Mertens (attacante del Napoli), dove in quell’azione vi è stato prima il fallo di mano di Pulgar e poi l’aggancio netto sul piede destro dell’attaccante azzurro, confermato dalla stesso Pradè che ovviamente ha ricordato a tutti in mondovisione che al VAR hanno telecamere che registrano il suolo e quindi possono valutare con un altra prospettiva il tutto?

Noi crediamo proprio di no. Peccato che in Italia non ci sia la stessa chiarezza che si applica nel calcio inglese, dove le immagini vengono proiettate in diretta sugli schermi dello stadio. Così da poter spegnere rabbia, incertezza e critiche da parte dei tifosi presenti.

Proprio per questo, noi vogliamo parlare di calcio e quindi focalizzare l’attenzione su un Direttore che ha sempre ottenuto grandi risultati nelle esperienze precedenti con Roma, Sampdoria e Udinese. Ricordando a tutti i tifosi della Fiorentina e non, che quando il 25 maggio 2012, il Sig.Pradè è approdato per la prima volta nel Club per ricoprire il ruolo di direttore sportivo è riuscito a portare in viola giocatori del calibro di Davide Astori, Stefan Savić, Alberto Aquilani, Juan Cuadrado, David Pizarro, Borja Valero, Haris Seferović, Mohamed Sissoko, Giuseppe Rossi, Joaquín, Josip Iličić, Massimo Ambrosini, Mario Gómez, Ante Rebić, Anderson, Alessandro Diamanti, Mohamed Salah, Nikola Kalinić, Jakub Błaszczykowski, Matías Vecino, Mauro Zárate e Cristian Tello, senza dimenticare le grandi operazioni in uscita che hanno fatto registrare notevoli plusvalenze come quelle di Matija Nastasić, Adem Ljajić e Stevan Jovetić.

Quest’anno il 12 giugno 2019, dopo tre anni, è ritornato alla Fiorentina, sotto la nuova gestione dell’imprenditore italo-americano Rocco Commisso. In questa sessione estiva di calciomercato ha già portato a Firenze in ordine cronologico Boateng, Lirola, Badelj, Pulgar e Ribery.

Non vediamo l’ora di ammirare gli ultimi colpi. Per goderci una serie A che quest’anno ci piace e tanto. Sperando un giorno di poter sentir parlare finalmente di calcio e non di altro.

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