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Formula 1, Qatar: gomme bucate, Pirelli indaga

Nel debutto della Formula 1 in Qatar, le gomme Pirelli sono state grandi protagoniste. La loro gestione è risultata fondamentale per il risultato finale, ma non sono mancati gli episodi critici. Valtteri Bottas ha subito una foratura, cosa che lo ha costretto al ritiro. Stesso destino per George Russell, il quale è riuscito a riportare la Williams ai box e finire la gara. Foratura anche per Nicholas Latifi, costretto a parcheggiare l’altra Williams in una via di fuga. Questi cedimenti hanno giustamente preoccupato la Pirelli, che ha aperto un’indagine per scoprirne le cause.

Formula 1: perché le gomme Pirelli hanno ceduto in Qatar?

Subito dopo il GP il produttore ha portato le gomme incriminate nel proprio laboratorio di ricerca a Milano, per un esame approfondito. In attesa di scoprire quale sarà il responso della scienza, il responsabile del programma Mario Isola ha lanciato un’ipotesi. Secondo il manager, i cordoli potrebbero essere la causa principale delle forature. “Ovviamente dobbiamo indagare“, ha detto Isola a Racer. “Non sulle forature, perché sappiamo che l’anteriore sinistra era la zona più sollecitata. Ma in questo caso, la maggior parte delle forature sono avvenute dopo aver toccato un cordolo, quindi abbiamo bisogno di capire se la perdita di pressione è stata improvvisa o se c’è dell’altro“. Bottas e gli altri piloti coinvolti hanno spiegato di non aver avuto avvisaglie sul cedimento delle coperture. Isola ha confermato le impressioni dei driver, ma l’attenzione è sempre rivolta sui cordoli. Il circuito di Losail è stato concepito per le gare di moto, ed usa cordoli “a scalino” vecchia maniera. Fin dal primo turno del venerdì hanno suscitato preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, soprattutto per la presenza dei dissuasori che hanno causato rotture di parti aerodinamiche e persino di telai. Isola ha voluto sottolineare che il livello di degrado sul tracciato qatariota era piuttosto alto, cosa che potrebbe aver favorito il fenomeno delle forature. Tutti i piloti hanno adottato in gara una strategia su due soste, tranne Fernando Alonso, il quale è riuscito a finire il GP con una sosta sola.


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