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Formula Uno: la storia del Gran Premio di San Remo

La città di San Remo è nota per il Festival della Canzone Italia, in corso di svolgimento in questi giorni. E come molti sanno, la Città dei Fiori è anche la sede di competizioni sportive di alto livello, dalla Milano-Sanremo di ciclismo al rally omonimo (che si correva in parte sugli sterrati della Provincia di Siena), che dal 1973 al 2003 era parte del WRC. Ma quello che molti non sanno è che San Remo ha avuto un suo Gran Premio in Formula 1, nei ruggenti e pioneristici anni 30. Sedetevi un attimo: vi raccontiamo la storia di questo GP perduto nei meandri della memoria storica.

Formula Uno: qual è la storia del Gran Premio di San Remo?

La prima edizione del Gran Premio è datata 1937, ancor prima che venisse fondato il campionato del mondo (1950). La gara si svolgeva su un circuito cittadino di 1,8 Km ricavato da strade come Via Roma, Piazza Colombo, Via Matteotti e Palazzo Rivera, che ospitava l’ultima curva. La gara era aperta alle Voiturette, vetture monoposto con motore 1.5 litri sovralimentato e 4.5 litri aspirato, che in seguito sarebbe stata adottata come primo regolamento tecnico della Formula Uno. Achille Varzi, veterano delle corse dell’epoca, dominò la gara, al volante della Maserati 6CM. La vettura del Tridente monopolizzò il podio: sia il secondo Piero Dusio che il terzo Giovanni Rocco erano alla guida di 6CM. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939 interruppe la stagione di gare, ed il Gran Premio riprese solo ad ostilità cessate.

Il ritorno in pista

Per l’edizione della rinascita, il 1947, gli organizzatori prepararono un percorso nuovo, sempre cittadino. Il Circuito di Ospedaletti, dal nome del comune che “donava” le strade, aveva la stessa lunghezza del precedente (1,8 Km) ma era più tortuoso. L’edizione 1947 fu appannaggio di un francese, Yves Giraud-Cabantous. Il pilota guidava una Delahaye della classe internazionale delle Sportscar, che presero il posto delle Voiturette. Queste ultime, ribattezzate ormai Formula 1, ripresero possesso del Gran Premio nel 1948, e fu di nuovo un trionfo Maserati. Alberto Ascari staccò di un giro il veterano Villoresi, e di due Clemar Bucci. Fu l’anno del debutto della Ferrari, che finì quarta con Raymond Sommer. Le edizioni del 1949 e del 1950 parlarono spagnolo, grazie all’argentino Juan Manuel Fangio. “El Chueco” conquistò il primo trionfo con la Maserati, il secondo con l’Alfa Romeo 158, la stessa con cui corse il primo Campionato del Mondo. Il 1951 fu l’ultima edizione del Gran Premio di San Remo, che tra le altre cose non entrò mai nel calendario della Formula 1. Alberto Ascari concesse il bis, questa volta al volante di una Ferrari. Il Cavallino schierò la 375 con un V12 aspirato, con la quale “Ciccio” condusse tutti i 90 giri. Durante la cerimonia di premiazione del podio gli altoparlanti del Circuito riprodussero “Grazie dei Fiori”, brano con cui Nilla Pizzi vinse il Festival nello stesso anno.


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