La Tennista Italiana Francesca Schiavone ha scritto le più belle pagine della storia del Tennis, diventando la Campionessa del Roland Garros nel 2010. Un’anno fa è guarita da un tumore che in un primo momento l’aveva terrorizzata, ma poi la guerriera ha lottato e vinto la battaglia.Francesca rappresenta un grande esempio di coraggio e forza per poter superare anche l’impossibile.
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Francesca Schiavone: pronta la sua autobiografia “La mia rinascita”
La Campionessa di Tennis Francesca Schiavone è stata protagonista al Festival dello Sport organizzato dal giornale la Gazzetta, dove ha rilasciato delle dichiarazioni raccontando la sua lotta e la guarigione dalla malattia. Inoltre ha raccontato al vicedirettore Gianni Valenti la decisione di scrivere un libro, un’autobiografia per raccontare e raccontarsi. Francesca ha quindi dichiarato: “È stata una decisione sofferta, ma alla fine mi sono resa conto che avevo bisogno di lasciare qualcosa dopo questa mia esperienza, e allora insieme a tutte le persone che mi vogliono più bene ho deciso di raccontarmi”. Il libro si chiama “La mia rinascita” ed è edito da Mondadori e sarà in libreria da martedì 12 Ottobre.
Francesca Schiavone: le sue dichiarazioni sulla malattia
Francesca ha sempre detto che “Tutto è possibile”, e questa frase l’ha aiutata anche nei momenti bui della malattia, infatti ha dichiarato: “Ognuno di noi ha sogni che attraverso disciplina, ordine e lavoro si possono raggiungere, e questo ti fa cambiare l’approccio nelle avversità. Poi accadono cose che tu non puoi governare, e allora sei in balia. Però quel motto me lo sono sempre ricordato anche quando dovevo affrontare i momenti più duri”. Il 5 Novembre 2019 la Schiavone ha affrontato la sua ultima chemio, su questo argomento lei ha dichiarato: “Lo ricordo come un giorno molto particolare. Ero in contrasto tra il sollievo di non doverci più pensare per un po’ e il timore per il futuro, perché il timore che possa tornare e anche peggio, c’è sempre”.
Francesca Schiavone: la paura può essere trasformata in grinta
Sul tema della paura quando ci si trova a combattere questo tipo di malattia, Francesca ha detto: “Ricordo la paura paralizzante nel giorno della finale del Roland Garros che ho vinto. Una paura che non avevo mai conosciuto. Non volevo andare, non volevo nemmeno giocare. Ma è affrontando la paura, prendendo coraggio che poi si vivono i momenti più belli della vita”. Una vita che ora apprezza in tutta la sua pienezza: “Quanto rischi di perdere tutto, dai molto più valore a ogni cosa. A un raggio di sole, una passeggiata, capisci quanto sono importanti le persone intorno a te, la tua famiglia”.
Attualmente Francesca, ha aperto un bistrot sui navigli a Milano e le sue priorità sono cambiate ovviamente dopo la guarigione, ma la sua passione rimane sempre il Tennis, cucito come una seconda pelle.Alla domanda se potrebbe un giorno allenare ha risposto: “Chi mi piacerebbe allenare? Se potessi scegliere una big, direi Simona Halep. Ha potenzialità immense, ma le si inceppano degli ingranaggi che non le permettono di vincere tutti gli Slam che potrebbe”.