Bertrand Gachot resta l’uomo che rese possibile il debutto in F1 di Schumacher. Il pilota venne infatti condannato a due anni di reclusione nel carcere di Brixton.
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Gachot era colpevole?
Il 25 agosto 1991, Michael Schumacher debuttava in Formula Uno a bordo della vettura Jordan. Un debutto che fu reso possibile anche “grazie” a Bertrand Gachot. L’allora pilota della Jordan, venne condannato a due anni di reclusione nel carcere di Brixton per aver aggredito un tassista. Dopo 30 anni, l’ex pilota ha parlato dell’episodio per il podcast “Beyond The Grid”. Queste le sue parole: “Non mi sarei mai aspettato di finire in prigione. Pensavo fosse solo una formalità. Stavo guidando l’auto della mia ragazza. Avevo con me i gas lacrimogeni perché era considerato il mezzo di difesa perfetto in Francia“. Stando al racconto di Gachot, un tassista voleva farsi strada nel traffico quando le due vetture si colpirono: “Ho solo dato una piccola spinta“. Il tassista però iniziò ad inveire contro il francese che utilizzò il lacrimogeno per difendersi: “Non sapevo che fosse considerata un’arma nel Regno Unito“.
Una condanna inaspettata
Il pilota non avrebbe mai pensato che quell’episodio avrebbe messo fine alla sua carriera: “Parlai con tre diversi avvocati e mi dissero che il peggio che avrei potuto ottenere sarebbe stata la sospensione della pena. Quando è arrivato il verdetto, l’intera stanza è rimasta sbalordita. E’ stata la sentenza più dura mai pronunciata per l’uso di gas lacrimogeni. Non pensavo davvero che sarebbe stato un problema. Ero troppo fiducioso. Non me ne rendevo conto. È stato un mio errore”. Gachot rimase in prigione per due mesi prima di essere scarcerato per azione della corte d’appello. Dopo alcuni anni alla guida per Larousse e Pacific, la sua carriera si concluse definitivamente nel 1995.
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