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Gasperini comanda tutti: la sua Atalanta è prima!

Gasperini comanda tutti. L’Atalanta approfitta del passo falso della Roma ad Udine (4-0) e balza solitaria in testa alla classifica della massima serie. Ieri la Dea ha battuto con un classico 2-0 il Monza, ancora a secco di punti in questo inizio di campionato. I gol sono arrivati da due nuovi innesti stagionali: Højlund e Lookman, che ha propiziato l’autogol di Marlon. Sabato, nell’anticipo delle ore 18, il Milan ha invece battuto nel derby l’Inter per 3-2. Per la formazione di Simone Inzaghi si tratta della seconda sconfitta in cinque partite.

Gasperini comanda tutti: la sua Atalanta guarda tutti dall’alto

Per quanto riguarda l’Atalanta, tutti parlano di un nuovo corso. Ora Gasperini comanda tutti, ma questa squadra è un’incognita per molti. Per lo stesso tecnico crediamo lo sia, che non ha ancora fatto delle scelte definitive sugli uomini da utilizzare come pilastri della stagione. Della vecchia guarda si può dire siano rimasti i soli Toloi e De Roon tra i titolari. Il Papu Gómez è andato via da circa due stagioni. Iiicic ha dato l’addio ad inizio di stagione. Gosens è andato via lo scorso gennaio. Freuler, questa estate, ha preso la strada per Nottingham e Hateboer e Duvan Zapata, non fanno più parte degli inamovibili del Gasp, come nelle passate stagioni. La rosa dell’Atalanta è molto ampia, di soluzioni tattiche il tecnico di Grugliasco ne può trovare quante ne vuole. Quello che si può intravedere è che il leader di questo nuovo corso potrebbe essere l’olandese Koopmeiners. Per il resto è ancora difficile capire chi saranno i grandi protagonisti di questa stagione della Dea tra Pasalic, Malinovskyi, Lookman, Ederson, Boga, Muriel, Zapata, Højlund… Da tutti loro Gasp si aspetta ancora tante risposte. Domenica a pranzo la Dea riceverà un’altra matricola al Gewiss Stadium, la Cremonese di Alvini. Poi per i nerazzurri arriveranno i primi grandi ostacoli: la Roma all’Olimpico, la Fiorentina in casa e l’ottima Udinese alla Dacia Arena.

Splendido Milan nel derby

I campioni in carica battono in rimonta l’Inter in un fantastico derby. Dopo essere passata in svantaggio causa una rete di Brozovic (21′), la formazione di Pioli reagisce al risultato sfavorevole e pareggia pochi minuti dopo con una rete di Leão (28′). Nella seconda frazione di gara, i rossoneri confezionano la vittoria grazie all’accoppiata Giroud-Leão. Quella di sabato è stata una delle migliori prestazioni di sempre per il corso di Pioli. Il Milan ha dato prova di grande maturità, manca forse qualcosa in mezzo al campo e sul vertice alto di destra, ma questa squadra dimostra di avere grande personalità. La rosa di Pioli non è molto ampia. Sostituti per Leão, Theo, Tonali, Tomori, De Ketelaere, non ce ne sono. Ma anche spodestare Giroud al centro dell’attacco non sarebbe cosa saggia. Con le grandi, da anni, questo Milan sbaglia molto poco. Ora per vedere se questa squadra ha effettivamente fatto il grande salto di qualità, dovremmo attendere come si comporterà con quelle squadre piccole medio grandi, con cui lo scorso anno ha perso un sacco di punti, vedi Sassuolo, Udinese, Bologna, Salernitana, Spezia.

Gasperini comanda tutti: Mourinho invece si lecca le ferite

Clamoroso tracollo per i capitolini, domenica sera ad Udine. La formazione di Mou prende quattro scoppole dalla formazione di Sottil e perde clamorosamente contro l’Udinese alla Dacia Arena (4-0). Dopo appena cinque minuti la Roma va in svantaggio, causa un errore di Karsdorp. Poi i giallorossi cercano di reagire allo smacco, ma collezionano solo velleità di recupero, per poi crollare nella ripresa sotto i colpi di Samardzic, Pereyra e Lovric. Il risultato è clamoroso. Magari non paragonabile allo scontro di Conference League dello scorso anno contro il Bodø Glimt, quando la ciurma di Mourinho ne prese sei (6-1), ma è comunque un risultato che a Trigoria dovrebbe fare suonare qualche campanello d’allarme. La squadra nei suoi interpreti presenta poche pecche. La Roma è allestita per competere in tutte le competizioni a cui partecipa: dal campionato di Serie A, all’Europa League alla Coppa Italia. Non è una squadra di primissima fascia. Ma è una formazione competitiva, in grado di giocarsela con chiunque.

Calendario Roma

In settimana i giallorossi voleranno in Bulgaria per giocare contro il Ludogorets, in Europa League. Poi lunedì saranno ancora in trasferta per disputare la sesta giornata di campionato contro l’Empoli di Paolo Zanetti. La settimana dopo, invece, per la Roma, ci sarà la sfida all’Olimpico contro la formazione del Gasp. Di che stoffa è fatta questa squadra di Mou, lo vedremo dunque a breve. Dopo la sosta del 25 settembre, fino all’inizio dei Mondiali, per la Roma di Mourinho saranno tutti esami della verità, per capire se i giallorossi in questa stagione, potranno avere un ruolo da protagonista o da semplici comprimari. L’obiettivo sarebbe quello di centrare il quarto posto, utile per la partecipazione alla prossima Champions. O vincere l’Europa League per andare di diritto alla prossima edizione della massima rassegna continentale. Per non rimanere poi a “zero tituli”, ci sarebbe la Coppa Italia. Comunque sia, per Mourinho, sarà una stagione molto calda per cercare di far continuare a brillare la sua stella, nel firmamento delle grandi star internazionali.

Per Napoli, Juventus e Inter: una vittoria, un pareggio e una sconfitta

Dopo avere perso l’occasione di restare in testa alla classifica, pareggiando in casa contro il Lecce, il Napoli di Spalletti vince un top match contro la Lazio di Sarri (1-2). All’Olimpico, in campo, è andata la medesima formazione che nelle precedenti gare aveva battuto il Verona, il Monza e aveva pareggiato all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Per capirci quella formazione con Zielinski, Lobotka ed Anguissa al centro del campo, Lozano e Kvaratshhelia sulle fasce e con la difesa composta da Di Lorenzo, Rahamni, Kim e Mario Rui. Anche la Juventus sabato ha pareggiato a Firenze contro la squadra di Italiano. Ma, ancora una volta, è sembrata una Juve remissiva. Dopo il vantaggio iniziale di Milik, i bianconeri hanno subito l’offensiva dei viola, che già prima della mezz’ora avevano raddrizzato le sorti dell’incontro con una rete di Kouamé, lanciato in contropiede da Sottil. Poi Perin ha sventato sul palo un rigore calciato malamente da Jovic, se no poteva essere una probabile sconfitta per la compagine di Max Allegri. L’Inter invece è alla seconda sconfitta in campionato, ma la squadra non dà prova di vivere particolari malesseri. Ora, certo, per Simone Inzaghi non ci saranno altri risultati se non diversi dalla vittoria. Ma la squadra nerazzurra sembra in salute, dovrebbe solamente trattarsi di una crisi passeggera di risultati, dovuta al fatto di avere avuto un calendario non così agevole rispetto ad altri: Lazio e derby.