Nell’ambito del programma ServusTV “Sport and Talk from Hangar-7” con ospiti di spicco hanno discusso del weekend di Formula 1 in Belgio a Spa-Francorchamps e Gerhard Berger ha criticato aspramente alcuni aspetti negativi dicendo che non ha gradito per nulla alcune decisioni a suo dire ingiuste. Inoltre ha replicato che non si dovranno più ripetere gli stessi errori in altri Gran Premi ma sappiamo tutti che potrà ricapitare.
La F1 non ha gradito le parole di Hamilton
Gerhard Berger: cosa ha detto il Capo della Dtm
Nella trasmissione ServusTv si è ampiamente discusso della gara (non-gara) di Formula 1 a Spa-Francorchamps del 29 agosto che è stata fermata dietro la safety car dopo due giri. Berger (62 anni) e dieci volte vincitore del GP ha dichiarato: “Devi tornare un po’ indietro. Se vedi una foto del podio con i trofei sul giornale in realtà non è appropriato. La situazione era difficile lo capisco. Fondamentalmente devi decidere se guidare sotto la pioggia o no. Gli americani una volta hanno detto nello sport Nascar che semplicemente non guidano sotto la pioggia”. Berger continua: “Sapete dove è pericoloso e dove c’è l’aquaplaning. In tutta la mia carriera c’è stata una gara davvero critica. Ma abbiamo detto: va bene è difficile, ma andiamo”.
Berger: un Gp di Belgio difficile
Gerhard sul famoso Gp Belga dice: “Torniamo a oggi: due giri dietro la safety car vanno bene. Ma la partenza da fermo è più sicura di quella dietro la safety car. Penso che sia possibile guidare ma è pericoloso. Abbiamo anche buone aree di fuga. Se l’acqua defluisce in una certa misura è possibile. Devi solo togliere il gas una volta. Ai nostri tempi c’era una leadership molto forte. Bernie Ecclestone ha deciso. Bernie è stato molto, molto chiaro. Ha fondato anche Adelaide all’epoca. Quando lo guardi da spettatore, non sai più come muoverti. Certo Verstappen vuole guidare, è il primo ad avere una visione chiara. Hamilton è dietro e non vuole”.
Gerhard Berger: cosa ha detto di Masi?
Il 210 volte partecipante al GP Berger (terzo posto ai Mondiali nel 1988 e nel 1994) aggiunge: “Il direttore di gara Michael Masi sta facendo un buon lavoro. In tal caso tuttavia si tratta di grossi problemi con l’assicurazione e molto altro. Ma i fan che stanno seduti sotto la pioggia per dieci ore e non vedono nulla non si può vedere e non può essere così. È sempre più facile parlare il giorno dopo.
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