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Giro d’Italia 2023 tappa 2

La prima fase della partenza in massa è un’opportunità per i ciclisti più veloci del campo. Il percorso lungo l’Adriatico non presenta particolari difficoltà, e le due salite al massimo stabiliranno la classifica delle montagne.

Situata ai piedi dell’Appennino, la città di Teramo ospiterà la partenza della competizione. Si trova alla confluenza di due fiumi, ed è stato abitato fin dal III secolo a.C., tanto che oggi nel centro si possono vedere monumenti di epoche diverse: una torre eretta dai romani e una cattedrale del XII secolo. L’ultima tappa del Giro d’Italia risale al 2011, quando Mark Cavendish vinse lo sprint.

Il percorso si apre con un tratto leggermente ondulato che porta verso il mare. Subito dopo la partenza, c’è una dolce salita senza categoria a Bellante (5,4 km; 4,4%), e dopo altri due rigonfiamenti, i corridori si ritroveranno nella località balneare di Alba Adriatica, rinomata località. Qui il percorso si spiana completamente per alcuni chilometri, toccando altri paesi dell’Adriatico. La maggior parte di essi – tra cui Tortoreto e Montesilvano – risalgono a diversi secoli a.C. L’unica pausa sarà una leggera salita a Silvi Paese (3,5 km; 5,2%, max. 10%).

Il bonus volatile sarà nella città più grande d’Abruzzo, Pescara, già il principale porto adriatico dei romani, pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. Una delle attrazioni locali è la fortezza costruita nel XVI secolo. Un po’ più avanti, i cavalieri gireranno verso l’interno verso Chieti, un’altra città importante per i romani, orgogliosa della sua cattedrale dell’VIII secolo. Qui attende un altro arrivo volante, seppur situato su una salita abbastanza impegnativa (4,6 km; 6,3%). Il bonus montagna è a Silvi Paese (3,5 km; 5,2%, max. 10%). Da questo punto il tracciato tornerà ad spianare, passando per Ortona e Fossacesia Marina, dove sabato si è svolta la cronometro.

La meta dei giocatori è San Salvo, conosciuta dall’uomo fin dalla preistoria. Qui ebbe un intenso sviluppo tra l’XI e il XIII secolo, grazie alla presenza dei Benedettini. Rimangono solo tracce dei monasteri di quel tempo: furono seriamente ricostruiti nel XIV secolo. Attorno ad essi si sviluppò il centro cittadino, che successivamente – nel XIX secolo – conobbe un rapido sviluppo economico e divenne un’altra importante località della mappa adriatica.

È sul viale del mare che finiranno i concorrenti. L’accesso non è troppo complicato – 1500 metri prima della linea c’è una rotonda, e sotto il triangolo rosso il percorso girerà a destra.

Al traguardo, puoi aspettarti una battaglia tra i corridori più veloci in campo. I principali candidati al successo sono Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Fernando Gaviria (Movistar Team), seguiti da Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e Alberto Dainese (Team DSM). Anche Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) vuole lottare per un altro scalpo al Giro d’Italia.

Bonus montagna:
Silvi Paese (85 km – 117 km da percorrere; 3,5 km; 5,2%, max. 10%, cat. 4)
Ripa Teatina (130 km – 72 km da percorrere; 1,9 km; 5,7%, max. 10%, categoria 4)

Tappe di volo:
Pescara (102km – 100km all’arrivo)
Chieti (122km – 80km all’arrivo)