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Giuliano Alesi: operazione rilancio in Super Formula

Dalla polvere all’altare. Possiamo riassumere così l’ultimo anno e mezzo di Giuliano Alesi, reduce dalla prima vittoria in Giappone nella Super Formula. Il figlio d’arte, rimasto escluso dal giro della F2 per scarsi risultati, ha trovato nuova linfa vitale nel Sol Levante, trionfando nel secondo appuntamento stagionale di Autopolis. Una serie di fortunate coincidenze, la forza di volontà di Giuliano e la scommessa giocata dal team TOM’S hanno permesso questo mezzo miracolo. Vi raccontiamo la storia di questa impresa sportiva, che potrebbe rilanciare alla grande la carriera del 21enne.

Giuliano Alesi: come ci è finito nella Super Formula?

Alla fine del 2020, Alesi è di fronte ad un bivio. La stagione di Formula 2 è andata male, e la Ferrari lo ha escluso dalla Driver Academy. Per il 2021 rimangono poche opzioni, tra le quali correre con TOM’S per la Super Formula Lights, un tempo nota come All Japan Formula 3 Series. Giuliano la coglie al volo, ma quasi senza saperlo, si ritrova di lì a poche settimane a debuttare nella Super Formula. Conosciuta come la “Formula 1 d’Oriente”, la Super Formula è nota per avere un livello di piloti elevato, con anche ex di F1. Alesi Jr arriva a correre le prime due gare della stagione, con quasi zero esperienza alle spalle. Un nono posto a Suzuka è OK, ma il miracolo avviene ad Autopolis. Su una pista inzuppata dalla pioggia, Giuliano parte dalla pole e vince senza colpo ferire! Ma com’è possibile che abbia ottenuto quel volante con così poca preparazione, e con un curriculum non irresistibile?

Una serie di fortunati eventi

In verità, il piano di TOM’S era d’impiegarlo solo nella Super Formula Lights, ma poi si ritrovano di fronte ad un improvviso forfait. Kazuku Nakajima, pilota titolare, non può essere presente a Suzuka per gli impegni nel WEC con Toyota. A rigor di logica, la scuderia avrebbe potuto optare per Kazuto Kotaka, pilota che corre con TOM’S nella Lights già da tre anni. Tuttavia il giovane nipponico è già “in prestito” alla KCMG, che ha bisogno di un sostituto per Kamui Kobayashi (anche lui impegnato nel WEC). Inoltre, non c’è possibilità di chiamare un pilota esterno, a causa della quarantena obbligatoria che il governo giapponese richiede per gli ingressi. Quella di Alesi è dunque una scelta obbligata, ma fino all’ultimo né lui né il team manager Nobuhide Tachi sono sicuri che la cosa funzioni davvero.

Giuliano Alesi in Super Formula: miracolo franco giapponese

Le due gare sono impegnative per Giuliano. Infatti, oltre alla Super Formula corre in contemporanea anche nella Lights, raddoppiando gli sforzi in pista. Ma questa fatica gioca a suo favore ad Autopolis, in condizioni estreme. Aver disputato la gara della classe minore gli permette di testare lo stato dell’asfalto prima della qualifica, e di sapere dove spingere e dove essere più accorto per evitare gli errori. Il risultato finale è una pole position che gli spalanca le porte per la vittoria. Al via della domenica gli è sufficiente azzeccare lo stacco della frizione, e fare il suo ritmo fino alla bandiera a scacchi. O meglio, fino alla bandiera rossa, sventolata dopo 13 giri per la pioggia incessante ed una nebbia così fitta da fare invidia alla Val Padana.

Ora, però, il futuro immediato rimane incerto. Alesi non sa quante gare potrà fare in Giappone, complice anche le restrizioni legate alla pandemia. Ma dalla sua può contare su un risultato top che evidenzia un potenziale niente male. E anche sulla nazionalità, in quanto è giapponese da parte di madre. Giuliano è figlio dell’ex ferrarista Jean Alesi e di Kumiko Goto, attrice e cantante che in patria gode ancora oggi di grandissima fama.


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