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Giuseppe Marino, uno sguardo sul calcio femminile

Giuseppe Marino è un allenatore di calcio. Per la precisione è l’allenatore che ha portato il Napoli femminile dalla serie C alla serie A. Ora è disoccupato. Dallo scorso Dicembre il Napoli lo ha sollevato dall’incarico con motivazione “dettata dai risultati poco soddisfacenti conseguiti dalla squadra in queste prime dieci gare di campionato“, si leggeva nel comunicato ufficiale della società.

Ora, per le regole del campionato, non può sedere sulla panchina di un’altra squadra fino al termine della stagione. Ne ha parlato con Tuttomercatoweb che lo ha intervistato, rispondendo a precise domande anche sul calcio femminile. In principio si è parlato di organizzazione e del cambiamento in essere all’interno del movimento del calcio femminile. Per Giuseppe Marino il cambiamento è totale rispetto al passato “ora c’è molta più organizzazione e meno improvvisazione”, organizzazione che sarebbe alla base di una sostanziale differenza che nella massima serie sta dando i suoi frutti.Anche a livello di gioco, secondo l’ex tecnico partenopeo, ritmo e livello sono notevolmente migliorati.

Un processo che passa attraverso la disponibilità di risorse economiche che, ad esempio, mancano nei campionati minori. Questo porta inevitabilmente a fornire minori possibilità pur avendo magari lo stesso tipo di organizzazione di base.

Sport e professionismo

La questione economica, secondo Marino, è di fondamentale importanza e altrettanto importante sarebbe l’aiuto finanziario da parte dei club maschili nei confronti delle squadre femminili. Si è parlato nei giorni scorsi dell’approvazione dei decreti attuativi della legge sullo sport che aprono definitivamente la porta del professionismo alle calciatrici. Un passo che si deve affiancare alla possibilità di avere anche staff tecnico adeguatamente remunerato, così da potersi dedicare interamente alla propria professione senza dover ricorrere magari ad un doppio lavoro.

E proprio sulla scia di tale discorso Giuseppe Marino pronostica una ancora lunga egemonia della Juventus Women rispetto ad altre squadre, anche le blasonate Milan o Roma. Il progetto bianconero è ancora almeno una spanna sopra a quello delle altre.

In chiusura di intervista si parla del suo futuro e un passaggio ci riporta alla mente alcune affermazioni recenti di Carolina Morace che ha parlato di background importante come differenza nell’assunzione di un allenatore uomo oppure donna. Ecco, Marino non è un ex calciatore, uno di quelli che la gavetta non l’ha fatta con gli scarpini ai piedi da professionista. Anche per lui “troppo spesso i curriculum hanno la precedenza sulle competenze” ma “nel calcio femminile ho fatto un percorso importante, ho già vinto 3-4 campionati e ho trovato il mio modo di rapportarmi alle calciatrici, in passato ho dovuto combattere molti preconcetti e pregiudizi. Questo però lo uso come benzina personale: faccio leva sulle mie capacità, com’era per Arrigo Sacchi”.

Qual’è il futuro di Giuseppe Marino?

Alla domanda su quali sono i suoi sogni da allenatore risponde così:

Vorrei avere la possibilità di allenare qualche società importante al femminile, anche se in questo momento la mia ambizione prioritaria è rendere questa mia passione una professione a tempo pieno. Vorrei trovare la costanza di lavorare con continuità, darmi la tranquillità di farlo per lavoro. Io ho scelto il calcio come investimento, è un punto interrogativo costante: non devo pormi freni. Ognuno lavora e ottiene quello che merita: la mia intenzione è continuare a formarmi e a lavorare duramente, convinto che questo sia il percorso da seguire”.

Ma al momento dovrà aspettare almeno l’inizio della prossima stagione.