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Gp Arabia-Saudita: i piloti vogliono altri colloqui

I piloti di Formula 1 vogliono affrontare altre discussioni per valutare se il Gp di Arabia-Saudita potrà avere un posto in calendario in futuro dopo l’attacco missilistico e le preoccupazioni per la sicurezza della pista. Venerdì 25 a Jeddah dopo le prove libere e la paura per l’attacco missilistico sulla vicina base petrolifera della Aramco i piloti si sono radunati per decidere se continuare a gareggiare oppure annullare il tutto. Alla fine la gara ha potuto andare avanti, ma l’ansia tra i piloti potrebbe far cambiare il corso del Fp nella prossima stagione.


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Gp Arabia-Saudita: cosa ha detto Sainz?

Il brutto incidente avuto da Mick Schumacher in qualifica costringerà il Tedesco a saltare la gara nonostante sia tornato in hotel dopo i controlli medici in ospedale. I suo incidente ha posto dubbi anche sulla sicurezza del tracciato, sempre velocissimo nonostante le modifiche apportate per migliorare la visibilità e allargarlo per il 2022. Questi eventi si sono verificati dopo che Stefano Domenicali aveva annunciato che teoricamente si poteva anche arrivare a 30 gare all’anno, anche se il Patto della Concordia abbia fissato un limite di 25 gare. Alla domanda di Motorsport.com se viste le eccedenze l’Arabia Saudita possa o meno mantenere il suo posto in calendario, Carlos Sainz ha ammesso che questo discorso andrà trattato con F1 e FIA da tutti i piloti. “Penso che ci sarà bisogno di parlare dopo questa gara, perché chiaramente ciò che è successo nelle ultime 24 ore è sicuramente un punto di discussione e considerazione che dobbiamo valutare per il futuro”, ha dichiarato il pilota Ferrari.

Gp Arabia Saudita: cosa hanno detto gli altri piloti?

Il contratto iniziale concordato dalla F1 con i funzionari sauditi valeva 500 milioni di sterline per un periodo di 10 anni. Sicuramente si opterà un cambio di sede, con un eventuale spostamento da Jeddah a Qiddiya. L’accordo è stato anche oggetto di ampie critiche, considerato che con l’evento sportivo si va ad oscurare il terribile mancato rispetto dei diritti umani nel paese. Sergio Pérez si è espresso in merito alla vicenda: “Penso che ci siano sicuramente alcune considerazioni che dovremo fare come gruppo di piloti e vedere cosa è meglio per il nostro sport in futuro”. Charles Leclerc ha aggiunto: “Sì, sono d’accordo. Non voglio entrare troppo nei dettagli su questo argomento ora, ma è sicuramente una discussione che dovremmo avere dopo questa gara, una volta che tutto si calmerà. Si guarderà indietro e vedremo”. Domenicali ha anche fatto presente che alcune gare attualmente in essere probabilmente usciranno dal calendario, compreso il rischio per i circuiti storici, a favore di nuove sedi come il Qatar e Las Vegas.

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