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GP Aragon Moto3: il Missiletto va a segno in FP3

Il sabato mattina del GP di Aragon della Moto3, altrimenti detto FP3, parla italiano. Dennis Foggia conferma la sua fama di “Missiletto”, firmando un tempone che gli vale il primato sia nel turno che nella classifica combinata. Dennis precede Izan Guevara, grande protagonista di questo fine settimana, e Darryn Binder, autore del terzo tempo. Gabriel Rodrigo apre la seconda fila virtuale, a precedere Deniz Oncu e Sergio Garcia. Il pretendente al titolo accede direttamente al Q2 questa volta. Ma purtroppo per lui, accede anche Pedro Acosta, autore del nono tempo in questa sessione. Niccolò Antonelli, Lorenzo Fellon, il già citato Acosta e Andrea Migno completano la top ten.


GP Aragon Moto3: Oncu ritorna in cima nelle FP2


GP Aragon Moto3: cosa succede in FP3?

L’aria e l’asfalto presentano condizioni simili a ieri. Ed infatti, dopo il time attack i primi andranno comodamente sul 58″ basso, migliorando notevolmente i riferimenti della giornata precedente. Ma andiamo con ordine: s’inizia con un asfalto leggermente traditore, contando alcune scivolate. Ad inaugurare il festival è Yuki Kunii, caduto nelle prime battute. Il time attack comincia a 16 minuti dal termine, ed è proprio Foggia ad inaugurarlo. Garcia incappa in una scivolata, ma non pregiudica l’ottimo lavoro finora. Il suo compagno di team Izan Guevara ritocca il miglior tempo di Oncu di ieri, ma sono i secondi finali che decidono il destino della sessione. Foggia si prende la leadership con l’ultimo colpo in canna, così come Binder si prende il terzo posto alla bandiera a scacchi. Acosta passa dall’essere fuori dalla Q2 alla salvezza in un quarto d’ora, anche in questo caso con un colpo finale. Per quanto concerne gli altri italiani, Romano Fenati è 12esimo, e dentro alla zona che conta per un soffio. Ne sono fuori sia Stefano Nepa che Riccardo Rossi, 19esimo e 21esimo rispettivamente: nessuno dei due sembra a suo agio qui ad Aragon. E non lo è nemmeno Alberto Surra, che chiude mestamente la classifica. Il torinese incappa anche in una scivolata nei minuti iniziali, dimostrando poca confidenza con il circuito di Alcaniz.