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GP Argentina, MotoGP: Espargaro e Aprilia ballano il tango

Que victoria! È la prima frase che viene in mente dopo la gara MotoGP del GP d’Argentina, che scrive la storia. Aleix Espargaro porta alla vittoria l’Aprilia per la prima volta nella sua storia nella top class. Ci riesce dopo un estenuante duello con Jorge Martin, velocissimo con la sua Ducati Pramac. È un successo da incorniciare, frutto di tanto lavoro e di tanta determinazione. Completa il podio la Suzuki con Alex Rins. Pecco Bagnaia rimedia alla qualifica storta con una top five. Tracolla invece la Yamaha, salvata da Fabio Quartararo.


MotoGP, GP Argentina: Espargaro porta l’Aprilia in pole


GP Argentina: cosa succede in gara nella MotoGP?

Espargaro non sfrutta alla grandissima la pole, e si fa sorprendere da Martin. Ha inizio un lungo inseguimento a distanza ravvicinata, a colpi di giri veloci e staccate “battezzate”. Aleix sembra avere un ritmo migliore, ma “Martinator” non sbaglia nulla e stacca forte. Il 41 prova un primo sorpasso al giro 19, ma va lungo e viene ripassato. Ci riprova alla tornata successiva, ma niente da fare. Ma al giro 21, Aleix non sbaglia nulla, tira la staccata e mette dietro la Ducati. Nelle ultimissime fasi, Espargaro costruisce un cuscinetto di mezzo secondo per proteggersi dagli attacchi di Martin. Il sogno Aprilia si avvera. La ciliegina sulla torta di una giornata ultra felice è la leadership del mondiale. Aleix, dopo tre gare, è al comando, con sette punti di vantaggio su Brad Binder.

Suzuki top, Yamaha flop

Alex Rins lotta con Pol Espargaro per il gradino più basso del podio, per poi consolidare la posizione quando “Polyccio” cade con la Honda ufficiale. Joan Mir si prende un secondo dal compagno di squadra, e si deve accontentare della “medaglia di legno”. Grande gara di Pecco Bagnaia, che vede la luce in fondo al tunnel. Dopo una qualifica “nervosa”, il talento di Chivasso rimonta a testa bassa, e dopo dei bei sorpassi risale al quinto posto. Maverick Vinales porta altra gioia all’Aprilia: “Top Gun” è quinto fino a due giri dalla fine, ma una brutta imbarcata lo fa scivolare settimo, dietro a Bagnaia ed a Binder. Fabio Quartararo salva l’onore della Yamaha nella Caporetto sudamericana. “El Diablo” si complica di brutto la vita con una partenza da schifo, che da sesto lo fa precipitare oltre la top ten. Privo di velocità di punta, il francese risale grazie soprattutto alle defezioni degli altri. Andrea Dovizioso si deve fermare ai box per un abbassatore bloccato, Franco Morbidelli buca addirittura una gomma. Chiudono la top ten due italiani, Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini. Luca Marini fa la sua solita gara “a stracchino”, che dalla prima fila lo vede scadere in undicesima posizione. C’è di positivo che il “Maro” mostra una certa combattività, attaccando e difendendosi dignitosamente. Tre posizioni più indietro chiude Jack Miller, l’altra faccia della Ducati. Ma la GP22 non doveva dominare la stagione?