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GP Austria: una Suzuki a due facce nelle qualifiche

Le qualifiche del GP d’Austria ci mostrano una Suzuki che potremmo definire sfaccettata. Joan Mir conferma i suoi progressi sul giro secco, piazzando la sua GSX-RR al vertice della terza fila. Molto più complicata è la situazione di Alex Rins, autore di un fine settimana non proprio fortunato. Mancato l’accesso diretto al Q2, il catalano non riesce a superare lo scoglio della Q1, e deve partire addirittura dalla quinta fila. Vi raccontiamo il sabato austriaco della casa di Hamamatsu, il quale ha lasciato agli uomini e alle donne del team l’amaro in bocca.


GP Austria MotoGP: Martin atto secondo nelle qualifiche


GP Austria: come va il sabato della Suzuki?

Nelle FP3, l’obiettivo della casa costruttrice è uno solo: piazzarsi nella top ten. Al termine di un turno tirato, come ormai ci ha abituato la MotoGP, Mir strappa un prezioso settimo tempo, e centra l’obiettivo. Molto più in salita è la strada di Rins, che si ritrova a lottare nella pancia del gruppo. Il risultato è di quelli che fanno arrabbiare: con l’undicesimo tempo, Alex manca l’accesso diretto in Q2. La beffa più atroce è il distacco con cui Alex manca il bersaglio: solo un millesimo tra lui ed il decimo classificato!

Qualifiche da dimenticare?

Dopo un FP4 dedicata al lavoro per la gara, la Suzuki si butta a capofitto nelle qualifiche. Rins parte bene nella Q1, ma nei minuti finali la sessione si accende. E nel fuoco della battaglia, il numero 42 si brucia un pochino. con 1’23″470, Rins manca di un soffio la top 2, e dovrà partire dalla 13esima casella. “Non è andata molto bene“, confessa il catalano. “Sono partito bene ed ero veloce ma quando è cominciata la Q1 le cose sono andate male. La cosa strana è che il mio tempo in Q1 non mi ha permesso di entrare in Q2, ma quando guardi i crono finali di quest’ultima mi sarei classificato nono! Comunque, è un peccato aver mancato, ma mi sento bene con la moto ed ho il potenziale per fare una buona gara“. La Suzuki si fa rappresentare in Q2 da Joan Mir. Il maiorchino però non sembra avere il passo dei primi, e si ferma alla settima piazza senza aver mai lottato veramente per la pole. “È stata una sessione difficile“, ammette il campione del mondo. “Ho faticato più del previsto. Credo che le temperature dell’asfalto abbiano reso le cose più difficili, ho fatto fatica a fermare la moto. Ma le gare sono così, le condizioni cambiano da un giorno all’altro. Mi sento comunque bene con il mio passo, e non è un dramma“. Ora non resta che pensare alla gara: prossimamente su questi schermi!

Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione