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GP Austria Zarco si difende: “Non sono un assassino”

Dopo il GP d’Austria, Johann Zarco è finito sulla graticola. Al nono giro ha provocato il contatto con Franco Morbidelli, mentre erano in bagarre. L’incidente è stato spaventoso, avvenuto ad oltre 280 Km/h, ed ha rischiato di coinvolgere Valentino Rossi e Maverick Vinales, i quali hanno incrociato le due moto che attraversavano la loro strada, a velocità folli. “Sono arrivati due proiettili!“, ha detto un Rossi molto scosso a fine gara.

Tragedia sfiorata! Questione di centimetri.

A proposito di dichiarazioni, sia Franco che Valentino sono stati molto duri nei confronti di Zarco. “E’ un mezzo assassino“, ha detto il “Morbido”, “L’ha fatto apposta“, ha detto il “Dottore”. Parole piuttosto pesanti, a cui si sono aggiunte quelle di altri piloti.


GP Austria, le dichiarazioni dei piloti dopo la gara

Finito nell’occhio del ciclone, Zarco ha sentito il bisogno di chiarire la sua posizione. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il pilota di Cannes ha spiegato la sua versione dei fatti.

Zarco infortunato al GP d’Austria

Innanzitutto, ha rivelato di essere infortunato. Nella spaventosa carambola Zarco ha riportato la frattura di uno scafoide. Oggi andrà a Modena per farsi operare, ma sta valutando di prendere comunque parte al GP di Stiria di questo weekend. “il piano è di andare in Italia, farmi operare e tornare qui in Austria per vedere come mi sento, se mi dichiareranno o meno fit ed eventualmente provare“, ha detto il francese.

Poi si arriva al nocciolo della questione. Innanzitutto, Zarco rivela di aver parlato sia con Rossi che con Morbidelli. “Con Franco abbiamo parlato tanto, ma solo via messaggi, era già partito“, racconta. “Con Valentino siamo stati circa quindici minuti da soli, ed è stato un bel colloquio“.

Johann entra più nel dettaglio del dialogo chiarificatore: “Franco mi ha chiesto scusa per aver detto quelle parole,(il “mezzo assassino” di cui sopra, nda) ma dopo aver visto il video a caldo lo aveva interpretato come se avessi fatto apposta per bloccarlo. Gli ho detto che io non potrei mai pensare di fare una cosa così in una fase di staccata, e che per me non ero andato larghissimo. Dopo averlo superato non potevo restare così a sinistra, frenando sono andato un po’ largo e lui anche per la velocità è rimasto sorpreso. Ne abbiamo parlato anche con Valentino, la scia a quasi 300 all’ora ha risucchiato la moto di Franco, come era successo a me in Australia nel 2018“. Si riferisce all’episodio in cui si è toccato con Marc Marquez, finendo a terra nella velocissima curva 1.

Sono diversi i piloti e gli ex piloti (anche sui social) che lo accusano di essere pericoloso. Dani Pedrosa, ad esempio, ha twittato sottolineando come Johann sia sempre in mezzo a situazioni pericolose o controverse.

Tutte accuse che Zarco respinge al mittente: “È facile criticare qualcuno ed essere molto cattivi con le parole, ma non devo farmi condizionare, perché non sono io. In gara bisogna essere aggressivi, ma bloccare qualcuno a 300 all’ora e farlo cadere questo no. E comunque, ripeto, non ho fatto questo. È stato un incidente e mi sento sfortunato“.

Dopo l’episodio, Zarco non è stato convocato in direzione gara, anche se dichiara di aver parlato via messaggio con il responsabile della Safety Commission, Franco Uncini.

Per leggere l’intervista completa, clicca qui.