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GP Catalunya: atto settimo per la Suzuki

La Suzuki affronta questo fine settimana il settimo appuntamento mondiale della MotoGP, il GP di Catalunya. La tappa precedente del Mugello è da dimenticare al più presto, dopo l’infausta tragedia che ha coinvolto il povero Jason Dupasquier. Lo spettacolo deve andare avanti, anche per superare il trauma della perdita di un membro della “famiglia” del motomondiale. Tornando alla Suzuki, per il team campione del mondo arriva un buon segnale ma anche qualche pensiero. E l’atmosfera del Montmelo, pista di casa per i piloti, potrebbe aiutare a rafforzare i primi ed a scacciare i secondi.


MotoGP: anteprima del GP di Catalogna


GP Catalunya: come vive la vigilia della gara la Suzuki?

Al Mugello, Joan Mir ha riportato la casa di Hamamatsu sul podio. Una partenza prudente ed un ritmo di gara eccellente ha permesso al campione del mondo di arrivare in terza posizione. Un pasticcio della direzione gara con i track limits lo aveva fatto avanzare secondo, per poi riportarlo ancora in terza, ma alla fine non importa più di tanto. Per Alex Rins, invece, è stato un altro boccone amaro da buttare giù. Il numero 42 aveva la velocità giusta per giocarsi il podio, ma ha buttato al vento la sua opportunità cadendo di nuovo. È il quarto zero consecutivo per il pilota nativo di Barcellona, che ora è chiamato ad una doverosa inversione di tendenza. Il GP di Catalunya è una gara che evoca dolci ricordi alla Suzuki. Qui lo scorso anno il costruttore ha visto entrambe le sue moto sul podio, in quella che fu una tappa fondamentale per la cavalcata trionfale che vide di lì a due mesi Mir incoronato campione del mondo. Una curiosità: in curva 4, che si affronta in derapata, la differenza di velocità tra ruota anteriore e ruota posteriore è di ben 80 Km/h, per 4 secondi! Incredibile, eh?


Il GP del Mugello ed i track limits: un podio troppo “verde”


Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione