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GP Giappone Moto3: Guevara si piega ma non si spezza

In Moto3 il GP del Giappone mostra quella che è la realtà dei fatti: niente e nessuno può fermare Izan Guevara. Nemmeno una rovinosa caduta nel warmup, che non gli tocca il fisico ma danneggia la sua moto. Il maiorchino non si scompone e stravince la gara con una Gas Gas…storta. Dennis Foggia si accontenta della piazza d’onore, mentre Ayumu Sasaki conquista il podio nella gara di casa. Sergio Garcia è in difficoltà: addio titolo?


Moto3, qualifiche GP Giappone: tanti auguri, Tatsuki Suzuki


GP Giappone Moto3: come va la gara?

Sotto un sole splendente, arriva il primo colpo di scena: un highside elimina il polesitter Tastuki Suzuki. Il “giappo-riccionese” non è l’unica vittima delle cadute, dato che anche Daniel Holgado ed il nostro Nicola Carraro sono out per un ruzzolone non richiesto. Lo spagnolo finisce al centro medico, ma è “fit”. Il gruppo di testa, quello che si gioca la vittoria, è composto da Guevara, Jaume Masia, Foggia e Sasaki. Izan corre con un telaio storto, figlio della rovinosa caduta subita nel warmup. I meccanici del Team Aspar fanno un mezzo miracolo a ricostruire la Gas Gas demolita, ma quando inciderà quell’impatto sull’economia di gara? La risposta avviene negli ultimi giri, quando Masia si autoelimina con un brutto highside, che gli costa un biglietto per il centro medico (dal quale esce quasi subito, per fortuna). Foggia e Sasaki provano ad attaccare il maiorchino, ma non c’è verso: Izan è troppo forte anche per loro. Il numero 28 è alla sua seconda vittoria consecutiva, e mette una piccola ipoteca sul titolo mondiale. Ora il suo vantaggio in campionato è di 45 punti, contro quel Sergio Garcia che fa solo quarto qui a Motegi. David Munoz, Diogo Moreira, John McPhee, Ryusei Yamanaka, Andrea Migno e Riccardo Rossi completano la top ten. Bella la prova degli altri italiani, con Stefano Nepa 12esimo ed Elia Bartolini 16esimo, ad un passo dalla zona punti. Scott Ogden perde l’occasione della vita per un’infrazione in gara che gli costa una penalità: l’inglese, secondo ieri nelle qualifiche, termina in 20esima posizione.