Pomeriggio di fuoco per la Formula 1 nel Gp-Jeddah, visto l’attacco missilistico da parte di un gruppo armato alla sede petrolifera dell’Aramco che sorge non lontana dalla pista. Piloti e capi dei team si sono ritrovati prima delle prove libere per discutere di quanto stava accadendo in Arabia Saudita e in molti hanno detto di annullare la gara. Leclerc nonostante il terrore e l’incidente che gli ha fatto perdere l’ultimo quarto d’ora sbattendo la sospensione e il pneumatico al muro vince la gara. I piloti e i team decideranno dopo la gara cosa fare della gara, ma la paura è alta.
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Gp-Jeddah: cosa è successo nella prima libera?
Nelle prime prove libere Verstappen ha ottenuto il suo miglior tempo di 1:30.888, con la gomma dura e in una lunga serie iniziale in cui era sempre in corso. Poi, con le soft, ha dovuto interrompere il giro per un problema e poi non è migliorato. Tra quella gomma bianca e quella rossa ci sono 1,9 secondi secondo Pirelli, quindi è partito davvero forte. Leclerc, a parità di gomme, era a 0,5 secondi dal campione. Qualcosa è successo nella vettura di Fernando Alonso nella prima gara e non era stato commentato. Il suo passo non era normale rispetto a quello di Ocon e questa mattina Alpine ha confermato di aver cambiato cinque dei sette elementi del suo motore: l’ICE (unità di combustione), il Turbo, i due generatori, l’MGU.H e il K e le perdite. Continua solo con batterie e centralina originali. Leclerc è di nuovo arrivato primo, mentre Valtteri Bottas è riuscito a conquistare il terzo posto.
Gp-Jeddah: cosa è successo nelle seconde libere?
Il primo incontro tra i piloti e i team leader c’è stato alle sei per vedere se la sicurezza della F1 era garantita dopo l’esplosione di un missile nei pressi del circuito di Jeddah. L’inizio delle Prove Libere è stato poi ritardato di 15 minuti, ma diversi piloti non volevano continuare la gara. Leclerc nel primo giro è già mezzo secondo più veloce rispetto alle Prove Libere 1, mentre Carlos si lamenta che i rimbalzi continuino. I tempi dopo un quarto d’ora, Sainz secondo, Alonso quinto con hard e Hamilton che chiede di cambiare posto per quello di riserva. Alle 18 e 42 Russell è a quattro decimi (su soft) da Verstappen (su medium), mentre la Mercedes non è ancora pronta per la pole position. Dopo mezz’ora si registrano i consueti tempi: 1.30.0 di Leclerc sulle soft, un secondo più lento dello scorso anno, ma primo oggi. Sainz a due decimi anche con soft e 1.30.9 per Alonso con le rosse. Hamilton si lamenta di perdere potenza, infastidito e gli viene consigliato di cambiare le modalità del motore, Sainz deve ancora migliorare la sua carriera con le gomme morbide. Magnussen si è fermato, quindi Virtual Safety Car. Hamilton poi migliora e sale al quinto posto con le gomme morbide, ma a oltre quattro decimi da Leclerc, il più veloce con quella gomma.
Gp Jeddah: come si è conclusa la gara?
Leclerc tocca il muro con la gomma sinistra dove in precedenza aveva sfiorato Sainz: “la mia macchina è rotta”, dice il leader di Coppa del Mondo e dominatore dei liberi 1 e dei liberi 2 in Arabia. Alle 18:54 la sessione è terminata per Leclerc, che ha avuto un finale difficile. Scende anche Sainz dalla macchina, vedremo che chiude al terzo posto. Le due McLaren, 10 e 15 sono fuori in qualifica, purtroppo sono ancora il calo più grande della stagione. Tsunoda ha evidenti problemi: “Spegni il motore, spegni il motore”, gli dicono alla radio. Dopo l’incendio di Gasly in Bahrain, non c’è Alphatauri per le qualifiche con i motori Honda. Max Verstappen arriva al secondo posto dimostrando di essere un pilota si razza, che sa gestire la tensione dopo un inizio da incubo. Ci sarà un nuovo un incontro tra piloti e team per decidere cosa fare della gara. Il presidente della FIA Ben Sulayem ha garantito la sicurezza di tutti, ma diversi piloti hanno insistito sul fatto che non vogliono correre.
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