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GP Olanda Moto3, qualifiche: Alcoba, poi gli italiani

Le qualifiche della Moto3 del GP d’Olanda parlano spagnolo ma soprattutto italiano. Se, da un lato, abbiamo un poleman in Jeremy Alcoba, dall’altro la prima fila conta due piloti tricolore, Romano Fenati e Dennis Foggia. Entrambi sono autori di un giro pulito e veloce, senza scia. Sergio Garcia apre la seconda fila, in quella che per lui è l’occasione d’oro in ottica campionato. Pedro Acosta, leader del mondiale, non prende parte alla qualifica per problemi fisici, ed è a rischio per la gara di domani. Kaito Toba, Gabriel Rodrigo, Niccolò Antonelli, Darryn Binder, Xavi Artigas, e Jaume Masia completano la top ten.

GP Olanda, Moto3: cosa succede nelle qualifiche?

Il colpo di scena avviene, paradossalmente, nelle FP3. Pedro Acosta compie un patatrac a fine turno, falciando Riccardo Rossi e Stefano Nepa. I tre finiscono all’ospedale, saltando le rispettive qualifiche. C’è un filo di mistero sulla condizione di Pedro: inizialmente, le sue condizioni appaiono buone, ma la direzione gara gli impone un controllo in ospedale, dove viene dichiarato unfit. Domani si sottoporrà ad un ulteriore esame, per verificare l’idoneità del leader del mondiale. Ancora non sappiamo esattamente cos’abbia il 17enne di Murcia, ma la sua presenza nel GP è a rischio. Seguiranno aggiornamenti.


GP Olanda FP3: in Moto3 siamo alla follia più totale


Nel frattempo, Jaume Masia supera la Q1 senza patemi, portando con sé Izan Guevara, Lorenzo Fellon e Xavi Artigas. Nella Q2 Alcoba si attacca alla scia di Dennis Foggia, cosa che gli consente di stampare un 1’41″194 che rappresenta il nuovo record della pista. Jeremy si conferma il principino delle scie, ma ad Assen anche girare da soli paga. Lo dimostra Fenati, che senza aspettare i riferimenti di un alto firma il secondo crono, che vale oro per lui. In gara dovrà scontare due long lap penalty, dopo essersi scontrato con Pitito Fernandez nelle FP1. Foggia, dal canto suo, evita scie e riferimenti, ed è in prima fila. Una grande performance per il “Missiletto”, che in gara rende meglio che in prova. Ci si aspettava qualcosina di più da Tatsuki Suzuki, leader delle libere e solo 12esimo in Q2. Delusione anche per Migno, 14esimo e alle prese con delle fastidiose vibrazioni all’anteriore. Brutta caduta per Alberto Surra in Q1, mentre Elia Bartolini centra la sua prima top ten, dopo essere passato direttamente alla Q2 grazie alla scia di Antonelli.