Il GP del Sachsenring di ieri si è disputato con zero spettatori. In tempi di pandemia, la cosa non appare strana, abituati come siamo a vedere le tribune vuote per ragioni sanitarie. Ma ora che siamo in epoca di vaccino, sarebbe il momento di soffermarsi sulla validità di una tale scelta. Nel caso della gara tedesca, emerge il sospetto che l’organizzatore (o peggio, il legislatore) abbia commesso un grosso errore di valutazione. Pare infatti che ci fossero le condizioni per un numero limitato di presenze, ma l’ADAC, l’ente che ha messo in piedi la gara, non ha agito abbastanza per farlo. In questo articolo, vi spieghiamo le ragioni.
Il GP del Sachsenring ha sbagliato a non ammettere spettatori?
Cominciamo con una premessa: in Germania i dati della pandemia erano buoni. Quegli stessi dati avevano consentito di ospitare 14 mila tifosi allo stadio di Monaco di Baviera, in occasione degli Europei di calcio. Inoltre, la vicina Austria consentirà di aprire le porte ad almeno tremila persone, grazie al fatto che molti spalti sono all’aperto. In Catalogna le porte del Montmelo sono state aperte a 20 mila fan, ed Assen questo fine settimana farà lo stesso per 11500 paganti, senza nemmeno imporre la mascherina! Insomma, le condizioni per un GP di Germania con 10 o 15 mila spettatori c’erano tutte, ma si è preferito non fare nulla. Perché?
Le spiegazioni dell’ADAC, l’ente organizzatore, sono poco convincenti. La scusa della prudenza, con una popolazione in gran parte immunizzata e con la bella stagione sono a dir poco ridicole, e difatti non ci hanno nemmeno provato. La sensazione è che non ci abbiano pensato fin dall’inizio, cosa che rappresenta una negligenza in piena regola. Una cosa così sarebbe imbarazzante, specie per un impianto che ospita un campionato del mondo. Comunque sia, c’è chi ha aggirato l’ostacolo e si è goduto le gare dal vivo, eludendo le transenne e senza pagare. Il fotografo di Speedweek Fritz Glänzel ha pizzicato una tribuna improvvisata con una dozzina di persone. Di questi tempi, meglio che niente…