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GP Valencia MotoGP: Lecuona fa lo squalo in FP1

È suonata la campanella dell’ultimo giorno di scuola per gli “alunni” del motomondiale. La MotoGP inaugura il GP finale, quello di Valencia, con una FP1 bagnata. E quando piove, il primo a rispondere è Iker Lecuona, primo della sessione mattutina. Per il pilota di casa (è proprio di Valencia) è il GP finale della sua carriera nella top class, prima di passare alla Superbike. Iker precede un altro specialista del bagnato, Jack Miller, che con la sua Ducati sta davanti alla KTM ufficiale di Miguel Oliveira. Johann Zarco è quarto con la Ducati Pramac, Joan Mir è quinto con la Suzuki. Il maiorchino mostra progressi sul bagnato, al contrario di Fabio Quartararo, che non va oltre la 15esima posizione. Pecco Bagnaia, Luca Marini, Franco Morbidelli, Pol Espargaro e Takaaki Nakagami chiudono la top ten.


Nel 2022 in superbike arriva l’Honda verde


GP Valencia MotoGP: cosa succede nelle FP1?

Dopo la sessione della Moto3, la pioggia cade e bagna l’asfalto del Ricardo Tormo. In un certo senso, l’aspettavano tutti: a metà novembre, il meteo qui può essere capriccioso. In queste condizioni, cadere è piuttosto facile. Ne sanno qualcosa Bagnaia e Marini, che pur autori di ottimi tempi, assaggiano malamente l’asfalto. Il torinese, ormai vice campione del mondo, sbaglia la staccata di curva 1 finendo nella via di fuga. Niente di rotto per lui. Il “Maro”, invece, sceglie curva 6 per andare per terra, anche lui senza conseguenze. Anche Miller cade in curva 1, cosa che gli impedisce di tentare un time attack. Yamaha e Aprilia faticano in questa sessione: Quartararo non va oltre la 15esima posizione, evidenziando limiti personali in queste condizioni. Ma il migliore dei piloti di Iwata, Franco Morbidelli, non è tanto più avanti, con l’ottava posizione. Andrea Dovizioso è addirittura 18esimo, in condizioni che lui ama. Ma forse, Dovi sta già pensando al 2022. Così come pensa al futuro Valentino Rossi, che compie solo quattro giri standosene tranquillo ai box. Per il “Dottore” questa è l’ultima gara in carriera, prima di lasciare la classe regina e…raddoppiare le ruote.