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Graham Stoker: un “rivoluzionario” alla guida della FIA

Alla fine del 2021, la FIA dovrà eleggere il suo presidente, e Graham Stoker è ufficialmente un candidato. L’avvocato inglese, già vice presidente durante il mandato di Jean Todt, ha confermato la sua volontà di succedere all’ex ds Ferrari, il quale non si ricandiderà. Stoker concorrerà contro Ben Sulayem, ex rallista e presidente della federazione automobilistica di Dubai. Ma potrebbe essere anche una corsa a tre, visto che voci autorevoli indicano che anche David Richards potrebbe essere della partita (anche se il patron della Prodrive non ha ancora sciolto la riserva). Quella di Stoker potrebbe essere una presidenza della “rivoluzione gentile”, come lui stesso l’ha definita, in continuità con la gestione di Todt. Andiamo a conoscere meglio questo personaggio, così come il suo “programma di governo”.


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Chi è Graham Stoker, il “rivoluzionario” della FIA?

Come ha raccontato lui stesso, a Motorsport.com, Stoker ha coltivato la passione per le corse fin da tenera età. “A 12 anni leggevo le riviste specializzate“, ha confessato in un’intervista. Non avendo i soldi per iniziare a correre, si è trovato un lavoro diventando un buon avvocato. Ha poi riallacciato i rapporti con le corse facendo il commissario nelle gare del BTCC, il campionato turismo britannico. Questo “hobby” lo ha portato, nel 1991, a diventare giudice di gara dello stesso campionato, ruolo che ha mantenuto fino al 2001. È entrato nel Motorsport Council della RAC (Oggi Motorsport UK), occupandosi in prima persona dell’organizzazione del GP di Gran Bretagna di F1. Nel 2000 è arrivato allo scontro con l’allora presidente Max Mosley e con Bernie Ecclestone, che si lamentavano della carenza delle infrastrutture di Silverstone (sono arrivati a definire la gara come una “festa di paese”). Stoker si è dato da fare e ha fatto investire molto sulla viabilità, “salvando” il GP.

Nel 2009, Jean Todt lo ha chiamato come vice presidente per le elezioni FIA di quell’anno. Prima di quel ruolo, Stoker ha collaborato con la Federazione come giudice, gestendo dossier delicati come la Spy Story del 2007 e il Crashgate del 2008. Come braccio destro di Todt, Stoker ha avviato la “rivoluzione gentile”, trasformando la FIA da mero organo regolatore ad un polo dell’automotive, promotore d’iniziative legate alla mobilità. Sotto questa gestione, è nato il primo campionato elettrico, la Formula E, e sono state promosse campagne sull’inclusione delle donne (FIA Women in Motorsport, sotto la guida di Michele Mouton) e sulla sicurezza stradale (FIA Action for Road Safety).

Il programma di governo

Sempre a Motorsport, Stoker ha parlato del suo programma di gestione della FIA. In caso di elezione, continuerà l’operato di Todt, puntando sui capisaldi da lui indicati. Il tema della sostenibilità sarà al centro del suo mandato, proseguendo sulle strade già tracciate. Oltre all’elettrico, la FIA svilupperà le strade degli e-fuels, i carburanti sintetici di cui si comincia a parlare. Tra i suoi piani c’è anche l’eSport, le corse virtuali. Stoker vuole sviluppare questo tema, in modo anche da realizzare un sogno proibito del motorsport: entrare alle Olimpiadi. In tempi recenti, il CIO ha aperto le porte dei cinque cerchi al mondo virtuale, ed è tutta intenzione dell’ex avvocato rendere il mondo del motore partecipe di quest’altra rivoluzione.


Jean Todt: “verso un motorsport ad emissioni zero”


Le elezioni per il nuovo Presidente FIA si svolgeranno a fine 2021. Probabilmente, si disputeranno prima del Consiglio Generale e del Gala di premiazione, entrambi previsti per dicembre.