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Hellas Verona-Udinese, conferenze Juric e Gotti

Domani si giocherà Hellas Verona-Udinese, L’Hellas Verona hanno già giocato un match, questo potrebbe essere un piccolo vantaggio per la squadra di Juric rispetto all’Udinese.

Conferenza Juric, allenatore Hellas Verona

VERSO L’UDINESE – “Cos’è cambiato? Qualcosina sì, alcuni hanno messo minuti nelle gambe, come Gunter, Tameze e Barak. Dietro siamo ancora in emergenza, ma la condizione è un po’ migliorata. Ero davvero preoccupato, la squadra mi ha sorpreso. Tupta non aveva mai giocato in A, Tameze era appena arrivato, Gunter aveva poca autonomia. Barak aveva fatto mezzo allenamento. Mi hanno sorpreso in positivo, perché hanno avuto lo spirito giusto. Mi dispiace per Danzi, che si è infortunato. A livello tattico siamo stati perfetti”.

SANABRIA – “Abbiamo bisogno di due giocatori che ti diano qualcosa in più, abbiamo bisogno di amore in attacco. Abbiamo perso dei giocatori davanti, e vogliamo migliorarci. Fin qui non ci siamo riusciti, e molto dipende da quello. Abbiamo messo Salcedo e Colley, che danno freschezza, ma serve una base più forte”.

LOVATO – “Punto fisso? Non ancora. L’altro giorno ha fatto una bella partita, ha le caratteristiche giuste per noi, ma dipende molto da lui. Kumbulla è fortissimo perché ha questa capacità di imparare tutto subito. Lui sta facendo passi in avanti, poi dipende molto da lui. Potrebbe andare tutto bene, o potrebbe volerci più tempo. Ma le caratteristiche sono quelle giuste. I giudizi cambiano, le cose si devono conquistare. Ha fatto passi in avanti ma ha commesso degli errori. Domenica giocherà di nuovo. Quando vedo gli allenamenti so che ci sono tanti margini di miglioramento”.

STEPINSKI – “Penso debba andare a giocare. In attacco vogliamo migliorare, e penso debba andare”.

CAMBI – “Quando stiamo bene vanno bene, altre volte mi fanno incazzare. Con la Roma sono stati perfetti, con tre cambi non ce l’avremmo fatta. In attacco devi avere più soluzioni, per ribaltare le partite. In altre zone di campo se tutto va bene cambi meno”.

TAMEZE – “Giocherà in mediana? Dobbiamo trovare nuovi equilibri. Il suo ruolo naturale è questo, ma lo interpreta diversamente da Amrabat. In questo dobbiamo adattarci a loro, questa è la mia idea. Lui ha caratteristiche interessanti, perché fa entrambe le fasi. Può difendere e inserirsi”.

COLLEY E SALCEDO – “Aspetto la crescita di Eddie, lo scorso anno Colley ha fatto due o tre presenze. Vediamo quanto crescono, metto in questo discorso anche Ilic, sono ancora bambini. Da loro voglio freschezza e voglia di imparare”.

LAZOVIC – “Ha fatto il primo allenamento con il gruppo stamattina, a sinistra giocherà ancora Dimarco”.

FAVILLI – “Penso debba riprendersi, ha ancora tanti margini di miglioramento”.

MERCATO – “Quanti siamo, dodici? Fai tu il conto. Pessina da noi ricopriva tanti ruoli, ad esempio. Abbiamo bisogno di qualità davanti, in mezzo ci vuole un altro giocatore. Se Dawidwicz fosse stato bene saremmo stati a posto dietro, adesso sono un po’ preoccupato. Lì numericamente siamo a posto, fisicamente un po’ meno”.

MODULO – “Con due punte come Favilli e Di Carmine è un calcio diverso, più diretto. Io vorrei fare un calcio diverso, creare scompiglio, senza dare punti di riferimento. Sabato eravamo diretti, ma io vorrei un calcio diverso”.

BARAK – “Lo vedo più avanti rispetto a Veloso, ma all’occorrenza può fare il mediano”.

Conferenza Gotti, allenatore Udinese

Mister si ricomincia con una settimana di ritardo. Come arriva l’Udinese al primo appuntamento di questo nuovo anomalo campionato?
“Credo sia una situazione che capita a tante squadre, forse a tutte, l’anomalia di questo inizio per tempistiche e per tempistiche che si incastrano anche con le problematiche legate al virus e alle diverse situazioni nei vari paesi. Questa situazione ha provocato problemi di trasporto, di logistica, di visti burocratici, di quarantene. Quindi tutti probabilmente siamo un po’ in ritardo rispetto a quello che sarebbe un normale inizio del campionato. Faremo di necessità virtù.”
 

Lei ci aveva detto già in sede di presentazione dei calendari che una settimana in più di lavoro sarebbe sicuramente servita, proprio per queste dinamiche. È stato effettivamente così, soprattutto per aiutare i giocatori un po’ “più in ritardo”?

“Abbiamo cercato di alzare il livello fisico, di intensità, di dare un po’ di minutaggio a più giocatori possibile perché di fatto abbiamo parecchi giocatori che giocheranno la partita domani e che non hanno mai fatto una partita.”
 

A che punto è l’inserimento dei nuovi giocatori? C’è la possibilità di vedere qualcuno di loro in campo già dal primo minuto?
“Difficile, ci sono livelli molto diversi di condizione fisica. Alcuni hanno avuto la possibilità di lavorare con un po’ di continuità, però ci sono anche ragazzi che da 4-6 mesi non toccavano il pallone. Al di là delle cose che tu puoi vedere durante un allenamento è solo una partita di Serie A, peraltro contro un avversario che sappiamo fa dell’intensità una delle sue armi, che ti può far capire.”
 

Il vantaggio può essere quello di ripartire da una base consolidata?
“Questa è una regola del calcio. La continuità e l’avere dei giocatori che hanno già fatto un percorso insieme, magari con le stesse idee, perché la guida tecnica è la stessa. Questo è uno dei vantaggi normali della costruzione e del percorso della squadra.”
 

Che tipo di Hellas Verona si aspetta di avere di fronte?
“Anche nel caso del Verona non è cambiata la guida tecnica, una guida tecnica con idee molto precise, forti, caratterizzanti che si sono già viste in questa nuova stagione contro la Roma . Ha cambiato tanto e probabilmente avrò bisogno di assestarsi in alcune posizioni del campo, sicuramente succederà anche a noi. Ma mi aspetto il solito Verona.”
 

L’aver già giocato una gara ufficiale contro la Roma può essere un vantaggio per il Verona?
“Non lo so dire. Di sicuro è un grande vantaggio avere già tre punti in classifica, peraltro presi con un avversario come la Roma.”