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HomeOlimpiadi TokyoAtletica leggeraI 100 metri femminili si prospettano molto combattuti

I 100 metri femminili si prospettano molto combattuti

Alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo 2020, i 100 metri femminili si prospettano molto combattuti, vista la qualità delle atlete che si contenderanno la medaglia d’oro. In occasione dei Giochi Olimpici di Rio 2016, è stata Elaine Thompson-Heran a confermarsi la regina dei 100 metri. A cinque anni di distanza dall’Olimpiade brasiliana, la velocista di origini giamaicane proverà a difendere il titolo, anche se la lotta per il metallo più prezioso si prospetta molto ardua.

Perché i 100 metri femminili si prospettano molto combattuti?

A Rio 2016, Elaine Thompson-Heran si è aggiudicata la vittoria nei 100 e nei 200 metri, battendo rispettivamente la statunitense Tori Bowie e l’olandese Dafne Schippers. Dopo il suo trionfo olimpico, la velocista giamaicana è stata costretta a saltare i mondiali del 2017 e del 2019 a causa di un infortunio. Thompson-Eran è poi tornata sulla scena mondiale grazie alla sua performance nella Rome Diamond League, dove ha chiuso la gara in 10,85. Per riconfermarsi campionessa olimpionica, la 28enne dovrà però vedersela con la connazionale Shelly-Ann Fraser-Pryce, due volte campionessa olimpica. Fraser-Pryce è reduce dall’oro vinto ai mondiali del 2019 e la sua intenzione è quella di ritrovare la vittoria anche ai Giochi Olimpici.

Non solo Giamaica

La lotta per la medaglia d’oro potrebbe coinvolgere altre due promettenti velociste. La prima è la statunitense Sha’Carri Richardson, finita sotto i radar grazie alla sua prestazione nei campionati NCAA del 2019. In quell’occasione, Richardson ha infranto i record under 20 dei 100 e dei 200 metri, fermando il cronometro rispettivamente a 10,75 e 22,17. Negli ultimi due anni, la statunitense ha continuato a correre sotto i 10,80 e si presenta come una delle contendenti alla medaglia d’oro.

La seconda velocista da tenere d’occhio è la britannica Dina Asher-Smith. Asher Smith ha già avuto l’occasione di presentarsi sulla scena olimpica a Rio 2016, dove ha chiuso la finale dei 100 metri al 5° posto. Nel 2019, ai mondiali di Doah, ha stabilito un nuovo record britannico nei 200 metri, chiudendo la gara con il tempo di 21,88. Sempre a Doha, ha avuto l’occasione di misurarsi con Shelly-Ann Fraser-Pryce, arrivando seconda nella finale dei 100 metri. La velocista britannica sta continuando a compiere notevoli miglioramenti e anche lei si candida come possibile medaglia d’oro a Tokyo.

A proposito dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020:

I fratelli Lavillenie cercano l’impresa a Tokyo 2020.