L’Everton ha un nuovo proprietario. I Friedkin, nella persona di Dan, già presidente della Roma, rilevano il 94% delle quote del club di Liverppol, attualmente ultimo in classifica e oppresso da una situazione debitoria pesante. Da capire ora se e quali ripercussioni ci saranno sui giallorossi.
I FRIEDKIN RILEVANO L’EVERTON: I DETTAGLI DELLA TRATTATIVA
La conferma della chiusura dell’operazione è arrivata da un comunicato congiunto che recita così: “Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group confermano di aver raggiunto un accordo sui termini della vendita della partecipazione di maggioranza di Blue Heaven Holdings nell’Everton Football Club. La transazione è soggetta all’approvazione normativa, anche da parte della Premier League, della Football Association e della Financial Conduct Authority. Un portavoce di Friedkin Group ha detto: “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo per diventare custodi di questa iconica squadra di calcio. Ci concentriamo sull’assicurare le approvazioni necessarie per completare la transazione. Non vediamo l’ora di fornire stabilità al club e condividere la nostra visione per il suo futuro, incluso il completamento del nuovo stadio Everton a Bramley-Moore Dock”.
Il gruppo Friedkin è così riuscita a spuntarla, dopo che il club inglese è stato più volte accostato a diversi acquirenti. Ad inizio anno si era parlato di un interesse concreto da parte del fondo 777 Panters, che controlla anche il Genoa, salvo poi farsi da parte. Di recente ci aveva provato anche il magnate statunitense, John Textor, ma il possesso delle quote del Crystal Palace, altro club di Premier League, ne hanno impedito l’acquisto.
Ciò che adesso resta da capire è quale sarà l’impegno degli attuali proprietari della Roma nei confronti della squadra. Da parte loro è sempre stata assicurato il massimo impegno, anche se, alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni, l’esonero di De Rossi e le dimissioni del Ceo, Lina Soulokou, ogni dubbio è lecito.
Per ciò che concerne, invece, le multiproprietà, le regole Uefa non ne impediscono il controllo, ma subordinano la partecipazione delle squadre a determinati requisiti.
La lunga estate della AS Roma: Friedkin tra acquisizioni, esoneri e nuovi piani strategici