L’infanzia con l’arco in mano
Marco Galiazzo inizia a praticare il tiro con l’arco a soli tredici anni, trascinato dal padre. Il ragazzo si appassiona alla disciplina e allenato dal padre inizia a prendere parte alle prime competizioni. La prima vittoria di Marco Galiazzo è solo un anno dopo, nei Giochi della Gioventù. I meriti sportivi del ragazzo non passano di certo inosservati e a soli 16 anni viene chiamato a rappresentare la nazionale italiana. La prima società che crede nel giovane è la Compagnia Arcieri Padovani. La compagnia viene ripagata subito da Galiazzi che la porta a conquistare la medaglia olimpica.
Inizia la leggenda di Marco Galiazzo
Marco Galiazzi partecipa ai giochi olimpi di Atene del 2004. Durante la competizione il giovane che ha compiuto da poco 21 anni, riesce a sbaragliare la concorrenza. Una volta giunto agli ottavi si trova davanti il compagno di squadra Ilario Di Buò. L’avversario di 18 anni più grande di lui, è dato come favorito grazie alla sua grande esperienza e ai risultati ottenuti fino ad ora. Galiazzi però riesce comunque a batterlo e a passare al turno successivo, facendosi strada fino alla finale. Nella gara giocata il 19 agosto si trova davanti il giapponese Hiroshi Yamamoto come ultimo ostacolo prima della medaglia d’oro. Il giovane riesce a battere l’avversario e ad aggiudicarsi il riconoscimento, divenendo il primo campione olimpico nella storia del tiro con l’arco italiano.
Marco Galiazzi due anni dopo si arruola nell’Aeronautica Militare e precisamente nel Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. Il tiratore classe 1983 non smette di stupire e nell’aprile del 2008 in Croazia, durante il secondo turno della Meteksan World Cup, stabilisce il nuovo record italiano a squadre insieme ai compagni Mauro Nespoli e Ilario Di Buò. La squadra arriva alla finale del torneo, ma vengono sconfitti aggiudicandosi solo la medaglia d’argento. L’anno successivo riesce a vincere l’Archery World Cup nella finale di Copenaghen. Il 2012 si rivela un anno di successo per Marco Galiazzi, diventa campione del modo ai World Indoor Championship di Las Vegas. Qualche mese dopo assieme a Michele Frangilli e Mauro Nespoli vince la medaglia d’oro a squadre. Nel 2017 ai mondiali di Città del Messico si laurea campione del mondo assieme a David Pasqualucci e Mauro Nespoli per la seconda volta nella storia dell’Italia.