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Il caso Eddie D’Hondt e le altre news sulla NASCAR

Bentornati al notiziario settimanale dedicato alla NASCAR. Siamo reduci dal Memorial Day Weekend, con la gara più lunga della stagione andata in scena al Charlotte Motor Speedway, davanti a spalti finalmente gremiti. Ma non sono mancati gli episodi controversi, come quello che ha coinvolto lo spotter di Chase Elliott, Eddie D’Hondt. Poi c’è il mercato piloti, che si sta muovendo, nonché alcune piccolissime modifiche al calendario. Non perdiamo altro tempo e cominciamo!

Cosa è successo a Eddie D’Hondt?

Il 62enne D’Hondt non era presente a Charlotte, a fare da spotter a Chase Elliott. Motivo? all’inizio di maggio era stato arrestato! L’accusa è di aver alzato le mani ad una donna incinta, pare a seguito di una disputa per un noleggio di un jet ski. D’Hondt dovrà comparire in tribunale per due capi di accusa: aggressione ad una donna ed aggressione ad un bambino non nato (che negli USA è considerato un reato a sé). La NASCAR lo ha sospeso a tempo indeterminato, idem la Hendrick Motorsports. Per la gara di Charlotte, Elliott ha affidato il ruolo di spotter al cugino Trey Poole, che sostituirà D’Hondt fino a quando non avrà risolto la sua vicenda giudiziaria. La prima udienza è prevista per il prossimo 7 giugno.

Silly Season

Nel weekend di Charlotte impazza il mercato piloti. Dopo la bomba di qualche settimana fa, Brad Keselowski ha risposto alle domande della stampa su un suo possibile trasferimento al Roush Fenway Racing. O meglio, non ha risposto alle domande, sostenendo di non essere nelle condizioni di parlare. Secondo i rumors, Brad potrebbe lasciare il Team Penske ed arrivare alla corte di Jack Roush, rilevando una parte del team. A proposito di squadre, Denny Hamlin ha parlato del futuro della sua formazione, il 23XI Racing. L’obiettivo è di schierare due vetture il prossimo anno. Pochi giorni fa, il The Atlantic ha lanciato l’ipotesi di Kurt Busch, il cui contratto con Chip Ganassi è in scadenza. Infine, Michael McDowell ha espresso la volontà di rinnovare con il Front Row Motorsports. McDowell ha anche detto che non chiederà l’aumento dell’ingaggio, pur di rimanere al suo posto. McDowell ha vinto per Front Row la Daytona 500, regalando prestigio e visibilità alla piccola scuderia di Bob Jenkins.

L’altro nome protagonista della settimana, assieme a Eddie D’Hondt

Un altro personaggio illustre potrebbe entrare nella “famiglia” della NASCAR. Anthony Robbins, saggista ed esperto di life coaching, ha espresso interesse nel diventare azionista del Trackhouse Racing. Intervistato dal Charlotte Observer, Robbins ha spiegato di ammirare l’impegno che il team fondato da Justin Marks sta facendo nel sociale. Nato quest’anno, il Trackhouse Racing ha come co proprietario Armando Christian Perez, meglio noto come Pitbull. La scuderia schiera la Chevrolet numero 99 per Daniel Suarez, con il supporto tecnico del Richard Childress racing. Robbins, originario di Los Angeles, è noto per essere un guru della crescita personale, che esercita attraverso tecniche come la programmazione neuro linguistica e la ipnosi di Erickson. È stato consulente di Bill Clinton, Donald Trump, Conor McGregor, Serena Williams e dello stesso Pitbull.

Altre notizie in breve

Concludiamo, come di consueto, con dei flash. Il primo riguarda la Truck Series, che ha cancellato la gara al Canadian Tire Motorsports Park. La trasferta sul celeberrimo autodromo canadese di Mosport non potrà avere luogo, causa le restrizioni per fronteggiare la pandemia. La gara viene spostata al Darlington Raceway per il prossimo 4 settembre.

Josh Berry correrà questo weekend nella XFinity Series a Mid Ohio con il Jordan Anderson Racing. Il 30enne del Tennessee, il cui contratto con JR Motorsport è agli sgoccioli, farà la sua terza apparizione su un tracciato stradale, dopo Daytona e Austin. Berry conta una vittoria quest’anno a Martinsville, ma dovrà presto lasciare il suo posto a Sam Mayer.


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