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Il pagellone della Serie B 2020/2021

Con la promozione ai playoff del Venezia si chiude definitivamente la Serie B 2020/2021. Un campionato tutto sommato divertente e godibile, dove si sono messi in mostra giovani e allenatori di belle speranze. Una Serie B che ci ha regalato anche delle belle storie, come la Salernitana che torna in A dopo 23 anni o i lagunari dopo 19 anni. Ma anche storie tristi come l’addio del Pescara, che abdica e torna in Serie C dopo anni di onorato servizio.
Ecco il pagellone della Serie B 2020/2021.

Quali sono i voti del pagellone della Serie B 2020/2021 per le prime promosse?

  • Empoli 10: stagione da incorniciare per i toscani, che tornano in Serie A dopo soli due anni di assenza. Gli azzurri restano sempre nelle prime posizioni, dopo di che hanno preso la testa del campionato alla diciassettesima e non l’hanno più lasciata. La società capisce gli errori commessi nella scorsa stagione e non li ripete. Puntella la rosa con i nomi giusti e il gioco è quasi fatto. Perché la firma su questa promozione è di Alessio Dionisi. Con le sue idee di gioco porta una ventata di aria fresca e inoltre rivitalizza anche l’ambiente dopo la deludente annata 19/20. Sicuramente un nome da tenere sott’occhio per il futuro.
  • Salernitana 9: ventitré anni dopo i granata campani tornano ad assaporare la Serie A. Il salto di qualità definitivo è stato fatto dopo anni di sofferenza e di occasioni mancate. A livello di gioco la squadra non ha mai impressionato e più di una volta si sono avuti dubbi sulle possibilità del gruppo. Ma il grande merito di Castori è stato quello di saper compattare il gruppo anche nelle situazioni più delicate. Promozione meritata senza alcun dubbio. Ora ci sarà da capire quale sarà il futuro della società.

Le squadre impegnate ai playoff

  • Venezia 8,5: alzi la mano chi pensava di vedere i lagunari in Serie A? Esatto, nessuno. Stagione entusiasmante per gli Arancioneroverdi, che coronano un percorso iniziato tempo prima con Filippo Inzaghi. Centrano i playoff da quinta della classe e vanno oltre battendo Lecce e Cittadella, squadre più abituate a lottare per certi traguardi. Il trionfo di una squadra che ha giocato bene per larghi tratti della stagione e questo è merito anche del tecnico. Zanetti si è dimostrato un ottimo allenatore, capace di coniugare gioco e risultati. Stesso discorso per Dionisi: bisogna tenerlo d’occhio.
  • Cittadella 7,5: ottima stagione per i veneti, a cui però è mancata la ciliegina sulla torta. La squadra di Venturato cade sul più bello ed è un grande peccato, sembra quasi che sia perseguitata da una sorta di maledizione. Ovviamente questo non toglie nulla all’ennesima splendida stagione del Cittadella. Una squadra che fa del collettivo il proprio punto forte. L’unica cosa che manca è la Serie A: 14 partecipazioni ai playoff senza vittoria finale è una statistica che comincia a pesare.
  • Lecce-Monza 5: stagione deludente per i salentini e i brianzoli. Partiti con ambizioni da promozioni diretta, si sono ritrovati a dover lottare ai playoff. Inaccettabile viste le qualità delle rose a disposizione di entrambe i tecnici. Era inevitabile aspettarsi molto, ma molto di più da parte di entrambe. I tecnici non sono riusciti a far fruttare appieno l’enorme potenziale a disposizione e infatti hanno pagato con l’esonero.
  • Brescia 6: stagione molto travagliata per i bresciani. Una squadra partita male e che ha dovuto scacciare i pensieri oscuri prima di poter pensare a qualcosa di più grande. L’ambiente non è mai stato tranquillo, come testimoniano i ben sette allenatori che ci sono stati sulla panchina. La tranquillità è arrivata con Clotet, da lì la squadra ha cambiato completamente registro. Lo stesso tecnico ora andrà via da Brescia e Cellino potrebbe aver perso un buon investimento sul futuro.
  • Chievo 5: non una stagione da ricordare per i veronesi. Le aspettative di un piazzamento sono state rispettate, ma che fatica. Fino all’ultima giornata i clivensi hanno dovuto lottare con le unghie e con i denti per ottenerlo. L’avventura poi nella successiva fase non è andata molto bene, resta sicuramente dell’amaro in bocca per una squadra che potrebbe fare di più, ma che non ci riesce.

Il pagellone della Serie B 2020/2021 per le squadre di metà classifica

  • Spal-Frosinone 4,5: stagione assolutamente negativa sia per i ferraresi che per i ciociari. Entrambe le squadre avevano rose che permettevano di lottare per la promozione. Invece entrambe le squadre non centrano nemmeno i playoff. La Spal crolla dopo una buona prima parte di stagione e nemmeno il cambio panchina con Rastelli è servito. Peggio ha fatto il Frosinone. Nella stagione precedente finale playoff, quest’anno dalle ambizioni Serie A si è passati alla lotta salvezza fino. Nel finale, complice anche l’avvicendamento in panchina di Fabio Grosso al posto di Nesta, la squadra si è rialzata. Ma con le rose a loro disposizione il minimo era centrare la zona playoff.
  • Reggina-Vicenza 7,5: l’obbiettivo era la salvezza e così è stato per entrambe. A dire il vero i calabresi sono andati oltre la semplice permanenza in Serie B e fino alla fine sono rimasti in corsa per i playoff. Con l’arrivo di Baroni in panchina la squadra è decollata, anche grazie ad un approccio decisamente più aggressivo. I biancorossi hanno cominciato a rilento, ma alla fine la squadra di Di Carlo ha ottenuto la salvezza. Merito anche del tecnico, che è riuscito a compattare il gruppo in una stagione così difficile. Note dolenti sono state la fase difensiva e offensiva. Tuttavia c’è del buon materiale per costruire qualcosa di importante.
  • Cremonese 6,5: bisognerebbe fare una media per il voto finale dei lombardi. La prima parte di stagione con Bisoli in panchina è stata assolutamente negativa, con la squadra che navigava in cattive acque. Troppi moduli cambiati e troppi giocatori alternati, alla disperata ricerca di quel mix che non si è mai trovato. L’arrivo di Pecchia ha portato un’energia incredibile e un’identità di gioco credibile all’ambiente. La salvezza è così arrivata con relativa tranquillità. La certezza dell’anno prossimo porta il nome di Fabio Pecchia.
  • Pisa 6: stagione senza infamia e senza lode per i nerazzurri. La partenza è stata molto brutta, ma successivamente la squadra si è ripresa e la permanenza è arrivata alla fine senza troppi patemi d’animo. La stagione non è stata molto fortunata per i toscani, anche troppo discontinui all’interno di tutto il percorso. La fase difensiva è stata decisamente negativa. Il centrocampo ha funzionato in fase di attacco, ma è andato in difficoltà quando si trattava di dare una mano alla difesa. Buono invece il reparto offensivo, tra i più prolifici del campionato. D’Angelo ha fatto un discreto lavoro, merita la riconferma.
  • Pordenone 5: i ramarri hanno rischiato parecchio. Una buona prima parte di stagione, poi un declino davvero inaspettato. La cessione di Diaw, che ha permesso alla dirigenza di incassare una buona cifra, ha pesato notevolmente. Senza di lui la fase offensiva ne ha risentito parecchio. Va detto che il finale di stagione è stato condizionato anche dal Covid, ma il rischio è stato davvero troppo alto. Dopo la semifinale playoff della stagione passata si poteva osare qualcosa di più.

Il pagellone della Serie B 2020/2021 per le squadre della zona retrocessione

  • Ascoli 6+: salvezza sofferta, ma comunque giusta. L’inizio di stagione è stato terribile. L’era di Bertotto è stata davvero deludente, così come l’intermezzo Delio Rossi. Doveva essere il faro di speranza e invece è durato appena una gara. Poi a gennaio gli acquisti sono stati azzeccati e l’arrivo di Sottil è stato decisivo per le sorti della squadra. Difficile chiedere di più in un periodo come quello che stiamo vivendo. Il solo fatto di aver rivoluzionato la squadra a gennaio per ottenere la salvezza è stato uno sforzo disumano.
  • Cosenza 5: i miracoli non capitano sempre. Questo è il caso del Cosenza. L’anno scorso la salvezza è stata veramente miracolosa, quest’anno però non è successo il miracolo. Annata fortemente negativa per i calabresi, che non hanno maidato l’impressione di potersi salvare. La squadra paga anche una sterilità offensiva incredibile e una fase difensiva rivedibile. Quanto fatto di buono al primo anno di Serie B è stato bruciato in un attimo.
  • Reggiana-Pescara 4: difese horror, errori in serie e attacchi non all’altezza. Questa è stata la stagione di Reggiana e Pescara. I primi non erano partito poi così male, ma una difesa rivedibile, un centrocampo con diverse lacune e un attacco sterile hanno condizionato la squadra di Alvini. Quella del Pescara invece era una retrocessione praticamente annunciata dopo le difficoltà della scorsa stagione. I continui cambi sulla panchina non hanno dato effetti sperati, Gli errori comunque vanno cercati altrove. La società ha costruito male la rosa, che aveva comunque diversi elementi importanti per potersi salvare. Il Delfino lascia così la Serie B e torna in Serie C dopo 11 undici anni.
  • Virtus Entella 3: stagione terribile per i liguri. La squadra non ha mai dato la sensazione di poter cogliere la salvezza anzi, ha sempre navigato nella zona rossa della classifica. I numeri parlano chiaro: solo quattro vittorie e ben ventitré sconfitte. Aggiungiamoci anche la peggior difesa del torneo e un attacco terribilmente sterile e il gioco è fatto. La rosa forse non era da Serie B. Non c’è davvero nulla da salvare in questa stagione per la Virtus Entella.

Venezia-Cittadella 1-1