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Gara valida per l'undicesima giornata della Serie A 22/23. Da una parte c'è la truppa di Thiago Motta, ancora in cerca della sua identità....
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Il pagellone dell’Europeo 2020

Abbiamo aspettato un anno per poter assistere a questa competizione. Ora, dopo aver visto l’Italia trionfare nella competizione, possiamo tirare le somme anche per le altre squadre che hanno partecipato alla manifestazione. Partiamo dunque con il pagellone dell’Europeo 2020.

Quale è stata la più grande delusione del torneo ?

Francia 4:dovevano essere i favoriti, la squadra pronta ad annichilire ogni squadra sul proprio cammino. Invece la squadra di Deschamps è la più grande delusione del torneo. Mai convincente a livello di gioco, i Blues si sono aggrappati più alla giocata individuale che al gruppo. Inoltre anche lo spogliatoio non è stato coeso e questo ha influenzato notevolmente la squadra. Non è però un attenuante, con una squadra così profonda e ricca di talento era doveroso cercare il trionfo.

Il pagellone dell’Europeo 2020 per le eliminate ai gironi

  • Finalndia-Macedonia del Nord-Scozia 6: per loro essere qui è stato già un successo indimenticabile e probabilmente più di così non si poteva fare. Troppo ampia la forbice tecnica con le altre squadre. I finlandesi trovano i tre punti contro la Danimarca, ma crollano poi nelle altre partite. La Macedonia ha fatto quel che poteva e alla fine ha permesso a Goran Pandev di entrare nella storia. La Scozia forse è quella che più meritava di andare avanti visto il buon approccio avuto in tutte e tre le gare. Alla fine però tutte e tre hanno onorato al meglio l’impegno.
  • Ungheria 6,5: decisamente una delle sorprese più belle di questo europeo. In un girone di ferro come quello F ha dato filo da torcere a Francia, Portogallo e Germania. Squadra solida e difficile da affrontare, tanto da sfiorare il colpaccio anche contro la Germania. Menzione d’onore per il mister Marco Rossi: in Italia non ha sfondato, ma che lavoro con la nazionale ungherese.
  • Polonia 4,5: era lecito aspettarsi di più dai polacchi. Il girone E era ampiamente a portata di mano per la truppa di Lewandoski. Eppure i polacchi non hanno mai entusiasmato, solo contro la Spagna hanno fatto vedere qualcosa. La gara decisiva con la Svezia è stata un’autentica disfatta, certamente una delle delusioni di questi tornei.
  • Russia-Slovacchia-Turchia 4: squadre che alla fine hanno fatto la figura di semplice comparsa. La Russia poteva fare molto di più per passare come migliore terza, ma ha mandato tutto all’aria contro la Danimarca. La Slovacchia segna il colpaccio con la Polonia e poi decide di auto eliminarsi contro la Svezia. Una condanna visto che la partita dopo era contro la Spagna. Infine i turchi, una squadra che presentava delle buone individualità e che nel percorso verso l’Europeo aveva impressionato positivamente. L’autogol di Demiral è stato l’inizio della fine per una squadra che alla vigilia era vista come una delle possibili sorprese

Le eliminate agli ottavi di finale

  • Austria 7: una piacevole scoperta. Dovevano essere la squadra materasso per i nostri azzurri e invece ci hanno fatto passare un brutto secondo tempo. Eppure questa era una squadra con diverse qualità interessanti e con molti giocatori tatticamente preparati. La maggior parte infatti gioca nella Bundesliga e diversi di loro sono stati formati dal modello Red Bull. Da qui deriva quindi l’approccio decisamente aggressivo e il gioco ad alto ritmo visto per tutta la durata del loro torneo. Decisamente una bella sorpresa.
  • Svezia 6: poca tecnica, poca qualità, eppure dannatamente difficili da affrontare. La Svezia si conferma ancora una volta una squadra quadrata e tosta da affrontare. Un calcio molto abbottonato e fatto di ripartenze che ha portato gli svedesi a vincere il girone E. Tutto sommato un Europeo discreto, ma che peccato per quella disattenzione fatale contro l’Ucraina.
  • Galles-Croazia 5,5: per i dragoni si tratta di una media tra la splendida fase a gironi e la pessima figura contro la Danimarca. Un accoppiamento che non era poi così proibitivo anche alla luce del buon girone disputato. Tuttavia il Galles non ha saputo tenere a bada i danesi, che hanno banchettato allegramente su Ramsey e Bale e alla fine la mediocrità della squadra è venuta a galla. I croati invece non hanno mai brillato e sono andati avanti solo per il piazzamento tra le migliori terze. Si vede come il ricambio generazionale stia faticando a decollare.
  • Portogallo-Olanda 5: i lusitani escono forse immeritatamente, ma c’è da dire che la fortuna non è stata dalla loro parte come ad Euro 2016. Il girone eliminatorio era tosto, ma alla fine sono andati oltre. Agli ottavi sicuramente meritavano di più visto la mole di gioco prodotta, ma il loro resta un campionato un po’ amaro, anche perché la squadra non era affatto male. L’Olanda aveva disputato un ottima fase a gironi con tanto di punteggio pieno. Poi però gli Orange hanno gettato tutto al vento contro la Repubblica Ceca, squadra che era ampiamente alla portata. I quarti tutto sommato erano alla portata, ma va anche detto che si tratta comunque di una squadra in piena rifondazione.
  • Germania 4: che delusione! Dove è finita quella squadra che terrorizzava tutte le avversarie che incontrava sul proprio cammino? I tedeschi confermano quanto fatto vedere a Russia 2018, ovvero una squadra a fine ciclo che urge di rinnovamento. Il torneo non è mai stato positivo e hanno rischiato anche di uscire anche ai gironi similmente a Portogallo 2004. Gioco inefficace e difesa alquanto ballerina, l’unica gara degna di nota è il 4-2 contro il Portogallo. La sfida contro l’Inghilterra ha posto probabilmente la pietra tombale su questa generazione. Merita decisamente il quattro in questo pagellone dell’Europeo 2020.

Il pagellone dell’Europeo 2020 per le squadre eliminate ai quarti

  • Repubblica Ceca-Svizzera 7: che torneo per entrambe le nazionali. I cechi giocano alla grande e dimostrano ancora una volta di avere una certa affinità con questo torneo. Immenso Patrick Shick, capocannoniere assieme al portoghese Ronaldo. L’ex Roma ha tirato la carretta per tutto il torneo, supportato anche da un discreto gioco. Gli elvetici sembravano destinati ad uscire già ai gironi, poi però la qualificazione come una tra le migliori terze li sblocca mentalmente ed ecco le due prestazioni sontuose contro Francia e Spagna. Certamente un Europeo da ricordare per la Svizzera e i meriti sono anche del C.T. Petkovic.
  • Ucraina 6: sufficienza piena per gli uomini di Ševčenko. Per la prima volta l’Ucraina supera la fase a gironi della manifestazione e lo fa in maniera anche un po’ fortunata con il piazzamento tra le migliori terze. In mezzo il buon ottavo di finale disputato contro la Svezia prima di capitolare contro gli inglesi. Tuttavia i giallo-blu non avevano fatto così male nella fase a gironi. Contro l’Olanda i giocatori meritavano almeno il pareggio ad esempio, poi contro la Macedonia sono arrivati i tre punti. Con la Svezia la gara è stata giocata anche bene. L’Inghilterra era un cliente troppo proibitivo, ma ciò non toglie quanto di buono fatto in questa manifestazione.
  • Belgio 5: i Diavoli Rossi cadono sempre sul più bello. Brasile 2014, Francia 2016, Russia 2018 e infine Euro 2020. Doveva essere il torneo della definitiva consacrazione per il Belgio, che si presentava ai nastri di partenza come una delle principali candidate alla vittoria. Eppure alla squadra di Martinez è di nuovo mancata quella scintilla necessaria per diventare grande, probabilmente si tratta di qualcosa a livello mentale. L’ultima occasione per la generazione d’oro del Belgio sarà Qatar 2022.

Il pagellone dell’Europeo 2020 per le semifinaliste e la finalista

  • Spagna 7: torneo vissuto sulle montagne russe per le Furie Rosse. Prime due gare da dimenticare, goleada contro la Slovacchia, rimontata a poi vittoriosa contro Croazia e Svizzera. Una Spagna schizofrenica, ma decisamente interessante. A tratti si è visto un gioco davvero brillante e una fase offensiva molto prolifica. In altri momenti si è vista una squadra spenta. Forse la gara migliore è stata quella con l’Italia, dove poi si sono arresi solo ai rigori. Però questa nazionale ha dei giovani davvero interessanti come Pedri, Ferran Torres e Dani Olmo. Luis Enrique ha fatto un buon lavoro nonostante le difficoltà. Con una punta di ruolo e l’esplosione dei giovani questa Spagna può tornare ad essere temibile.
  • Danimarca 8: la sorpresa più bella del torneo. Dopo il girone dai contorni tragici (non in termini sportivi, ma umani), i danesi hanno inalato prestazioni sontuose una dopo l’altra, poi si sono arresi in semifinale contro l’Inghilterra per un rigore molto discutibile. Questo europeo segna anche la rinascita di una promessa un po’ mancata come Dolberg, ma mette in mostra anche altri elementi come Poulsen e Mæhle (antologia il suo assist per Dolberg contro la Repubblica Ceca).
  • Inghilterra 7: mezzo voto in più per la finale raggiunta. La truppa di Southgate si presentava ai nastri di partenza come una delle possibili vincitrici. Effettivamente la qualità della rosa era davvero notevole, bisogna tornare indietro nel lontano 2004 per trovare un’Inghilterra così competitiva. Eppure a livello di gioco la squadra non ha mai convinto, solo nelle gare contro Croazia e Germania si è visto qualcosa. Sicuramente un grande aiuto per gli inglesi è stato il tabellone tutto sommato abbordabile. Sembrava la cavalcata trionfale per il “football is coming home”, ma come da tradizione prettamente inglese, la nazionale crolla sul più bello. Quando perdi una finale in casa è doveroso farsi qualche domanda.

Campioni d’Europa! Tutto meravigliosamente vero!