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Il rally Nuova Zelanda 2020 si terrà regolarmente dal 3 al 6 settembre

La pandemia da coronavirus sta causando una serie di problemi anche al rally. Purtroppo, l’emergenza sanitaria che sta colpendo quasi tutto il mondo, ha comportato la cancellazione di alcuni appuntamenti del WRC 2020, mentre altri sono ancora in bilico. Un’eccezione alla regola che fa ben sperare per il futuro è rappresentata dal rally Nuova Zelanda che, dopo sette anni di assenza dal calendario ufficiale, non dovrebbe essere affatto rinviato o annullato. Ad ogni modo, mai come in questi casi il condizionale è d’obbligo, poiché spesso, dopo le rassicurazioni degli organizzatori e delle istituzioni locali, sia per questa disciplina sportiva che per altre, a causa dei numeri piuttosto alti di contagi e vittime si è deciso di fare un passo indietro per la tutela della salute pubblica.

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Per il momento, però, dalla Nuova Zelanda assicurano che dal 3 al 6 settembre la competizione rallistica si disputerà regolarmente. L’evento cadrà dopo il Safari Rally di luglio che, nonostante i tentativi del Governo del Kenya, sembra avviarsi verso un rinvio per difendere atleti e addetti ai lavori dai rischi di contagio da Covid-19. Invece la gara attesa in Finlandia ad agosto dovrebbe tenersi senza alcun annullamento. Michael Goldstein, direttore generale della corsa che dovrebbe avere come protagonista l’isola del Pacifico, ha affermato che l’organizzazione sta procedendo spedita, seppur con riunioni a distanza tramite videoconferenze.

WRC 2020: a settembre si corre in Nuova Zelanda.

Stanno proseguendo, dunque, i contatti e gli aggiornamenti con i responsabili del campionato WRC e con la FIA. Goldstein ha dichiarato che in questa fase si sta continuando a lavorare alacremente per preparare il ritorno nel campionato del mondo del rally Nuova Zelanda di Auckland. Ovviamente, anche lui ha sottolineato che tutto il mondo sta affrontando un periodo pieno di preoccupazioni ed incertezze per l’epidemia di coronavirus che ha finora fortemente penalizzato anche la stagione 2020 del mondiale.

Il rally Nuova Zelanda verrà confermato se il contagio da Covid-19 continuerà ad essere contenuto

Il destino del rally Nuova Zelanda è legato purtroppo all’evoluzione della pandemia da Covid-19. Tuttavia, c’è da evidenziare che, rispetto a quanto accaduto in Argentina, Portogallo e Italia (e probabilmente anche in Africa) dove la drammatica situazione generale ha spinto i vertici di questa disciplina motoristica a cancellare i rispettivi appuntamenti, l’epidemia lungo il territorio neozelandese continua ad essere più contenuta, dunque aumentano le possibilità di veder disputarsi la competizione settembrina.

Finora, infatti, il Paese dei Maori è riuscito a contenere efficacemente l’avanzata del virus: al momento si contano in totale 1.064 casi confermati e 5 vittime su una popolazione totale che sfiora i 5 milioni di abitanti. Questo risultato è probabilmente legato alla strategia di contenimento rigorosa attuata dalla premier Jacinda Ardern, la quale fin dal 25 marzo ha introdotto una rigida chiusura generale, accompagnata da una costante campagna informativa dei cittadini e da un preciso sistema di tracciamento. Dunque, se dovesse continuare di questo passo, per settembre lo Stato neozelandese non dovrebbe avere alcun problema ad ospitare il rally.

Si lavora al rally Nuova Zelanda 2020.

La principale preoccupazione per le istituzioni locali riguarda quelli che potrebbero essere i cosiddetti contagi di ritorno che potrebbero essere portati dall’esterno. Dunque, solo in questo caso si potrebbe pensare di annullare o di far slittare il rally Nuova Zelanda che, ovviamente, comporterebbe l’approdo ad Auckland e dintorni di persone e piloti provenienti da varie parti del mondo. Per il momento la situazione è sotto controllo, così come in Finlandia dove, non a caso, attualmente è prevista la regolare programmazione della sfida rallistica di agosto.