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“Il sistema deve cambiare” parola di Gianni Infantino

“Nel 2019 è stato speso l’equivalente di sette miliardi di euro per i trasferimenti di calciatori, 700 milioni sono andati in provvigioni degli agenti e solo 70 milioni alla formazione e ai compensi di solidarietà. Qualcosa non va, il sistema si deve cambiare”. Durante un seminario sul regolamento, lo status e il trasferimento dei calciatori, Gianni Infantino, presidente FIFA, ha detto la sua sul sistema dei procuratori.

Infantino: la riforma del sistema dei trasferimenti

Una situazione che la Fifa vuole cambiare, grazie anche al progetto di riforme del sistema dei trasferimenti. Si chiama “tripla rappresentanza” e nel calcio professionistico è il più classico esempio di conflitto di interessi, proibito dal codice etico della Fifa, l’organo di controllo del calcio mondiale. Eppure è la prassi: da una parte il calciatore, dall’altra le società interessate all’affare. Nel mezzo l’agente che oltre agli interessi del giocatore media anche quelli delle società acquirenti e venditrici da cui percepisce a sua volta delle commissioni. Evasione fiscale, riciclaggio di denaro, commissioni esorbitanti: nell’ultimo quarto di secolo i tentativi intrapresi, poi abbandonati e ora nuovamente richiamati da parte della Fifa di regolamentare la figura dell’agente sportivo sono falliti. La figura del “super” agente, dati alla mano, è fuori controllo.

La Serie A: campionato aperto ed equilibrato

Quando il sistema cambia pelle: la sentenza Bosman

Con la sentenza Bosman, il calcio ha intrapreso una profonda trasformazione. Bisogna tornare al 1995. Da allora, con quello che doveva essere un procedimento giuridico sul diritto del lavoro, il ruolo dell’agente ha acquisito sempre maggiore importanza. Gli stipendi e i “prezzi” dei calciatori sono cresciuti esponenzialmente e la forbice tra club di prima e seconda fascia si è fatta sempre più ampia. Le regole del “mercato di rappresentanza”, quello che dovrebbe gestire i trasferimenti dei calciatori e i soggetti che li rendono possibili, sono cambiate più volte per poi tornare all’antico e cambiare ancora. Ad oggi l’organizzazione mondiale del calcio, già dal 2019, ha annunciato l’introduzione di nuove norme per regolamentare il ruolo degli agenti.

Infantino: il sostegno alla camera di compensazione

Tra queste vi è anche , l’obbligatorietà di superare un esame di abilitazione per esercitare il ruolo di intermediario, e ottenere così una licenza Fifa. Inoltre, l’istituzione di una “camera di compensazione” attraverso cui far confluire tutti i pagamenti, in nome della trasparenza. In gioco ci sono le sorti di un mercato in costante crescita. Unica soluzione sostenibile, che auspica il ritorno degli agenti al loro ruolo originario di meri curatori degli interessi di un calciatore e proibire loro di fungere da intermediari per i club.