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IndyCar 2020, Genesys 300: Dixon domina

Con la Genesys 300, la IndyCar series può finalmente avviare, dopo molto ritardo, la stagione 2020. Il Texas Motor Speedway ha messo in scena una gara insolitamente breve per un ovale (è durata appena un’ora e mezza), ma certamente interessante. Alla fine il nome che esce fuori è quello di Scott Dixon, che con 157 giri in testa su 200 totali, ha dominato la scena.

IndyCar 2020 Genesys 300: la cronaca

Josef Newgarden conquista la pole nella qualifica, disputatasi un paio d’ore prima della gara. Nella stessa sessione, Takuma Sato sbatte ed i meccanici del team Rahal Letterman non fanno in tempo a ripararla. Il giapponese ex-F1 è fuori dalla gara.

Al via Newgarden scatta in testa, precedendo Dixon ed il compagno di team Simon Pagenaud. Il campione in carica mantiene il comando fino al giro 32, quando un problema con il doppiaggio di Jack Harvey permette a Dixon di superarlo. Nel corso dei giri, complice l’avvento della notte che fa scendere le temperature dell’asfalto, Josef inizia a soffrire di vibrazioni.

Il trio di testa si allontana dal quarto classificato, Zach Veach, fino alla prima caution, causata dalla collisione tra Rinus VeeKay e Alex Palou Al restart del giro 48, Dixon, Newgarden e Pagenaud mantengono le posizioni, con Will Power che strappa il quarto posto a Veach.

Nei giri successivi, i piloti Penske soffrono di vibrazioni. Prima della caution al giro 80, Newgarden paga quasi 5 secondi nei confronti di Dixon, mentre Pagenaud fatica a contenere gli attacchi di un Felix Rosenqvist in palla. I pit stop durante la bandiera gialla eliminano Will Power dalla contesa per il podio: l’australiano viene rimesso giù dagli air jack troppo presto, e deve essere spinto ai box per fissare una ruota lenta. Al restart è 16esimo.

Rosenqvist passa Newgarden al giro 112, e si mette all’inseguimento del compagno di squadra. Nei giri finali Dixon fatica a liberarsi dei doppiati, e mostra una certa preoccupazione per la tenuta delle gomme. Dai quasi 9 secondi di svantaggio lo svedese passa a poco più di uno del giro 170.

Tuttavia, a 14 tornate dal termine Rosenqvist butta via l’occasione di vincere. Un’incomprensione con il doppiato James Hinchcliffe lo fa allargare sul lato sporco della pista. Il pilota di Varnamo finisce a muro.

Il restart del giro 197 ricompatta le file, ma la sostanza non cambia. Dixon vince la Gensys 300, prova d’apertura della IndyCar 2020, davanti a Pagenaud ed a Newgarden. Veach è quarto, con Ed Carpenter a completare la top five.

Graham Rahal è il simbolo di quella che è una serataccia per il team Rahal Letterman. Il figlio d’arte deve rientrare durante i giri di ricognizione per un problema elettrico, cosa che lo penalizza nelle soste ai box. Stesso problema per Ryan Hunter Reay e Alexander Rossi. Tutti questi piloti adottano motori Honda.

Conor Daly stupisce. Il figlio d’arte centra un ottimo sesto posto con la modesta Dallara del Carlin Motorsports. Charlie Kimball fa vedere ottime cose sulla vettura del team Foyt, ma non raccoglie molto. Alla fine, è solo undicesimo. Nono Oliver Askew con la vettura del Schmidt Peterson “marchiata” McLaren. Decimo Tony Kanaan, al primo dei suoi cinque impegni stagionali prima della “pensione”.

Box Score

Classifica: http://www.imscdn.com/INDYCAR/Documents/5733/2020-06-06/indycar-boxscore.pdf