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IndyCar: la Silly Season di mezza estate

La IndyCar non ripartirà prima della prossima settimana (a Nashville), allora perché non parlare della Silly Season? Con questa espressione indichiamo il mercato piloti, che per la prossima stagione si preannuncia estremamente interessante. Abbiamo già qualche notizia ufficiale, ma sono soprattutto i rumors a farla da padrone. Facciamo una panoramica della situazione.

Silly Season IndyCar: chi va dove?

Cominciamo con la notizia ufficiale. Helio Castroneves torna nella serie a tempo pieno, con il Michael Shank Racing. Si tratta del binomio che ha trionfato alla 500 miglia di Indianapolis, entrando nella storia. Shank schiererà anche una seconda vettura, ma il pilota non sarà Jack Harvey. L’inglese non verrà riconfermato, e dovrà guardarsi attorno. Dove potrebbe andare? Una destinazione probabile è il team di Bobby Rahal. Sembra che Takuma Sato possa ritirarsi a fine anno, per cui serve un sostituto. La scuderia vuole schierare tre vetture: Graham Rahal è confermato, c’è il dubbio di Taku ed una terza vettura da sistemare. E i candidati non mancano: da Santino Ferrucci a Oliver Askew, desideroso di rientrare nel giro.


Indianapolis 500 2021: Castroneves nella storia


Grosjean oggetto del desiderio

L’uomo mercato della IndyCar è Romain Grosjean. L’ex di F1 piace moltissimo all’ambiente, dopo le ottime prestazioni mostrate finora. Per il pilota franco svizzero c’è la concreta possibilità di approdare all’Andretti Autosport, salendo sulla vettura di Ryan Hunter Reay. Non solo: sembra che la Honda America gli abbia messo gli occhi addosso, e potrebbe ingaggiarlo come pilota ufficiale. Quindi, oltre che alla IndyCar, Romain potrebbe essere ospite fisso della serie IMSA, al volante delle Acura DPi. Per quanto riguarda Hunter Reay, il texano potrebbe guidare la seconda vettura di Shank, oppure passare alla IMSA full time.

Rimanendo in ambito Andretti, James Hinchcliffe è ormai fuori dalla squadra, a seguito di una stagione orribile. I candidati al suo rimpiazzo sono tanti, dal canadese Devlin DeFrancesco allo statunitense Kyle Kirkwood, entrambi di provenienza Indy Lights. Ma si vocifera che Michael Andretti sia molto interessato ad Alexander Albon, attualmente in DTM con AF Corse. Il cartellino del pilota anglo-thailandese è di proprietà della Red Bull, che non intende scucire un centesimo per un programma IndyCar. Alex piace anche ad altri team, ma per poter trattare dovrebbe svincolarsi dall’azienda austriaca.

IndyCar: la Silly Season di Simon Pagenaud

L’altro nome che sta facendo parlare il paddock è Simon Pagenaud. Il francese pare intenzionato a chiudere il rapporto con il Team Penske, desideroso di trovare nuovi stimoli. Simon, campione 2016 e vincitore a Indy nel 2019, viene da un paio di stagioni non facili, e ci sta che potrebbe cambiare aria. Ma le sue opzioni sono limitate: il Michael Shank Racing è l’alternativa più credibile, ma potrebbe anche lasciare la serie ed aderire al programma LMDh della scuderia, che gestirà la vettura progettata da Porsche. Grosjean potrebbe prendere il posto di Simon sulla Dallara Chevy numero 22, a patto che non firmi per Andretti e per la Honda…


Porsche e Penske di nuovo insieme per il programma LMDh


I team minori sono più o meno stabili. La Arrow McLaren SP confermerà i due alfieri attuali, Pato O’Ward e Felix Rosenqvist, idem il team di Ed Carpenter, che ha già il contratto di Rinus Veekay firmato. AJ Foyt spera di poter trattenere Sebastien Bourdais, mentre la seconda vettura è un punto interrogativo. Tatiana Calderon ha provato a Mid Ohio, ed il team manager Larry Foyt ha ammesso che la lady colombiana è nella lista. Concludiamo con il Dale Coyne Racing, le cui acque sono agitate. Jimmy Vasser e James Sullivan, soci di Coyne, stanno valutando di separarsi, e di studiare opzioni diverse. La partnership con Rick Ware rimarrebbe, ma questa situazione confusa non aiuta a trovare piloti. Con Grosjean in partenza, ed un Ed Jones deludente, la formazione ha un futuro tutto da scrivere. Vediamo cosa succede nelle prossime settimane.