La IndyCar Series ritorna in pista questo weekend a Portland, ma lo sguardo dei team è già rivolto al 2022. Ci sono alcuni sedili già assegnati, più altri da sistemare. In questo articolo, abbiamo raccolto un po’ di notizie e rumors, che ci daranno un’idea su chi comporrà la entry list della prossima stagione della serie americana.
Chi correrà dove nella IndyCar 2022?
Cominciamo con i top driver, dove ci sono movimenti interessanti. In casa Ganassi, Scott Dixon e Alex Palou sono sistemati, e si dice che Marcus Ericsson abbia già in mano un’offerta di rinnovo. Jimmie Johnson ha provato sull’ovale del Texas, e starebbe valutando un ingaggio anche sui catini. Ma c’è un problema: Tony Kanaan ha già un contratto parziale per il 2022, e Chip non ha le risorse per schierare una quinta vettura. Come uscirne? Probabilmente, verrà chiesto uno sforzo in più alla squadra IMSA, in espansione per il prossimo anno. Penske incassa l’addio di Simon Pagenaud, mentre il resto della griglia è confermato. Ryan Hunter Reay e James Hinchcliffe sono fuori dall’Andretti Autosport, dove dovrebbe arrivare Romain Grosjean. McLaren si è comprata tre quarti del team di Sam Schmidt, e conferma Pato O’Ward e Felix Rosenqvist. Michael Shank raddoppia, ingaggia Helio Castroneves full time e incassa l’addio di Jack Harvey, destinato a Rahal. Pagenaud dovrebbe affiancare Helio, mentre Takuma Sato è ad un passo dall’addio al team Rahal (e forse appenderà il casco al chiodo).
Grosjean passa ad Andretti nella IndyCar
I movimenti dei piccoli
C’è tanto movimento tra i giovani, per una categoria che sembra aver riacceso gli interessi dell’ambiente. Andretti vorrebbe lanciare un proprio pilotino, e Kyle Kirkwood è in cima alla lista. Se il ragazzo della Florida vince il titolo Indy Lights, si porta a casa un premio di 1.2 milioni di dollari, che lo aiutano a chiudere il budget per il passaggio di livello. Christian Lungaard, Callum Ilott e Marcus Armstrong sono tre giovani che dalla Formula 2 potrebbero pensare ad un futuro americano. Il danese ha corso a Indianapolis con Rahal, dando buone impressioni. L’inglese debutta questo weekend a Portland, ed è ancora in attesa di sapere cosa vuole fare la Ferrari con lui. Il neozelandese è stato avvistato a Nashville come spettatore “interessato”. Oliver Askew finirà la stagione con RLL, e spera che ci sia spazio anche per lui. Penske ha messo gli occhi su Rinus VeeKay, ma l’olandese è blindato da Ed Carpenter. Sato potrebbe approdare da Coyne, con Kirkwood e l’altro giovane Road to Indy Malukas anch’essi candidati. Foyt, infine, punta a confermare Sebastien Bourdais prima di piazzare la seconda macchina. Tatiana Calderon ha provato la vettura a Mid Ohio, e sembrava in odor d’ingaggio. Ma adesso sembra che sarà confermato Dalton Kellett, grazie al supporto economico di K-Line, l’azienda di suo padre.
Callum Ilott fa l’americano: correrà in IndyCar