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Infortuni post-lockdown nel calcio: come evitarli e curarli

Il calcio è uno degli sport più apprezzati al mondo per via della sua dinamicità e dei benefici che apporta alla salute. Se in Italia l’ISTAT ne ha certificato la pratica da oltre 4 milioni di persone, secondo una ricerca americana pubblicata su Forbes è l’attività preferita dal 45% della fascia di popolazione under 35.

I mesi di stop forzato dovuto al lockdown hanno però avuto impatti negativi sulle condizioni psicofisiche dei giocatori, costretti a rimandare gli allenamenti sul campo. Secondo un’indagine della WPA – World Players’ Association pubblicata su Reuters, infatti, il rischio di infortuni è passato dallo 0,27% allo 0,88% nelle prime giornate di Bundesliga. Stando a una ricerca pubblicata sulla BBC, giocare numerose partire nell’arco di un mese aumenta del 25% il pericolo d’infortuni.

Problematiche fisiche che hanno recentemente accomunato numerosi giocatori: Ibrahimovic (lesione del muscolo soleo del polpaccio destro), Radja Nainggolan (distrazione di primo grado del muscolo soleo del polpaccio destro) e Simone Verdi (lesione di primo grado al retto femorale sinistro).

Ecco i consigli degli esperti

Seguire un protocollo di recupero per riossigenare e rivascolarizzare la muscolatura, prediligere un tipo di allenamento “eccentrico” e ricorrere al cryostretching e, in caso di stop, affidarsi alla laserterapia Theal Therapy per ridurre i tempi di recupero.

Infortuni

“La ripresa dell’attività calcistica dopo mesi di prolungato stop dovuto all’emergenza sanitaria è strettamente correlata all’aumento del rischio di infortuni – ha spiegato il  dott. Paolo Tenconi, medico/preparatore atletico professionista e allenatore  Uefa B.

A causa del Covid gli  allenamenti sono stati ridotti all’osso e si è andati incontro a una  riduzione della potenza aerobica, della  forza muscolare e una modifica della  composizione corporea. Per questo motivo, con la ripresa del campionato, è necessario che i giocatori seguano un protocollo di recupero per riossigenare e rivascolarizzare la muscolatura, lavorando con esercizi mirati su adduttori, polpacci, quadricipiti femorali e flessori”

Gli infortuni più comuni nel calcio

Le parti più vulnerabili sono gli arti inferiori, soggetti a lesioni traumatiche, come un calcio alla gamba o una torsione del ginocchio, e a uno sforzo muscolare eccessivo. I calciatori sono sensibili a queste problematiche fisiche a causa dei rapidi cambi di direzione, dei movimenti laterali, delle rapide accelerazioni e decelerazioni.

Secondo uno studio della National Athletic Trainers’ Association gli infortuni più comuni sono gli stiramenti muscolari (25,8%), seguiti da distorsioni dei legamenti (25,3%), contusioni (20,3%) e commozioni cerebrali (5,5%).

Le lacerazioni della cartilagine e le distorsioni del legamento crociato anteriore sono alcune delle lesioni più comuni a richiedere intervento chirurgico. Nel calcio giovanile il 30% degli infortuni è causato dalle cattive condizioni del campo di gioco e il 45% dall’utilizzo di calzature sportive non idonee alla propria conformazione.

Ecco infine il decalogo degli esperti per prevenire e curare i più frequenti infortuni legati alla ripresa dell’attività calcistica:

1. SOTTOPORSI A UN’ATTENTA VALUTAZIONE FISICA

Ascoltare i consigli di un preparatore atletico professionista è fondamentale per valutare eventuali squilibri posturali e prevenire lesioni e infiammazioni.

2. SEGUIRE UN PROTOCOLLO DI RECUPERO CON UNO STAFF MEDICO

Per riossigenare e rivascolarizzare la muscolatura è necessario lavorare con esercizi mirati all’allungamento degli arti inferiori.

3. INDOSSARE CALZATURE SPORTIVE IDONEE

Le distorsioni, le tendiniti e le lussazioni possono essere causate all’uso di calzature inadeguate. Le scarpe con i tacchetti assicurano un miglior controllo, soprattutto su terreni bagnati o con erba alta. 

4. STRETCHING PRIMA E DOPO GLI ALLENAMENTI

5. IDRATARSI PRIMA, DURANTE E DOPO LE PARTITE

Mantenersi correttamente idratati è il monito principale per garantire una performance atletica ottimale, riducendo fatica e stress. Anche livelli moderati di disidratazione possono danneggiare i risultati in campo. 

6. PREDILIGERE UN TIPO DI ALLENAMENTO ECCENTRICO

Le sedute di allenamento dovrebbero concentrarsi su esercizi finalizzati a migliorare il controllo motorio e la capacità muscolare di adduttori, polpacci e quadricipiti femorali.

7. SOTTOPORSI A MASSAGGI DECONTRATTURANTI

Giocare a calcio sottopone a sforzo continuo l’apparato muscolare: per scongiurare contratture, stiramenti e strappi è utile sottoporsi periodicamente a massaggi che permettono il rilassamento dei muscoli. 

8. EVITARE DANNI DA SOVRACCARICO FUNZIONALE

Il giocatore deve imparare ad ascoltare il proprio corpo e dosare i carichi di lavoro durante l’allenamento per evitare stress da sovraccarico. 

9. CONTROLLARE LE CONDIZIONI DEL CAMPO DA GIOCO

10. IN CASO D’INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA