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Interviste post Cagliari-Napoli 1-4: le parole degli allenatori

Il Napoli ha battuto agevolmente il Cagliari per 4-1. Decisive le reti di Insigne, Lozano e del polacco Zielinski, autore di una doppietta. Partenopei che tornano alla vittoria dopo due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre di campionato. Nel post partita, i due allenatori hanno rilasciato le consuete dichiarazioni post gara.

Interviste post Cagliari-Napoli 1-4: le parole di Di Francesco

Il tecnico dei sardi, Eusebio Di Francesco ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: “La superiorità numerica ha agevolato il Napoli che è una squadra di palleggiatori e di alta qualità. Hanno chiuso la partita sulle nostre disattenzioni. Potevamo fare meglio, nel secondo tempo eravamo cresciuti, abbiamo pareggiato ma mentalmente ci siamo fatti rimontare subito. Poi è arrivata l’espulsione dopo il 2-1 e non ci ha aiutato psicologicamente“.

Su cosa è mancato alla squadra: “Sapevamo che oggi non sarebbe stata facile. Dobbiamo cercare di essere più attaccati al risultato e determinati. Dobbiamo essere più bravi ad essere squadra, su questo dobbiamo lavorarci e migliorare“.

Gattuso: crisi terminata?

Anche Gennaro Gattuso, intervistato da Sky Sport, ha rilasciato importanti dichiarazioni nel post partita: “Non si può arrivare venti volte negli ultimi venti metri e arrivarci senza veleno. Sono molto arrabbiato perché abbiamo creato ben dieci palle gol e creare dieci palle gol non è affatto semplice in Serie A. Se andiamo a vedere le statistiche siamo la squadra che crea più occasioni e che ne fa creare di meno agli avversari. Ripeto, la cosa che mi fa più arrabbiare è la mancanza di veleno sotto porta, non lo accetto“.

Sulla prestazione di Zielinski: “Io quei gol da giocatore me li sognavo! La mia insistenza si è fatta sentire? In realtà è Piotr che danza sul pallone. Fa delle sterzate incredibili, ti lascia sul posto. Zielu è un giocatore completo, ha tutto per diventare un grandissimo calciatore. Secondo me gli manca un po’ di cattiveria negli ultimi 15 metri. Mi aspetto ancora tanto da lui perché ha grandi capacità fisiche ma specialmente tecniche“.

Infine,il tecnico ha parlato di Osimhen, positivo al covid dopo una festa privata in Nigeria: “Il mio maestro Lippi mi diceva sempre che dovevo bollire nel mio brodo. Ora lui dovrà bollire nel suo brodo. Ha chiesto scusa, sa che ha commesso una sciocchezza e noi lo aspettiamo perché è un giocatore importante per noi. Più della parola scusa non si sa cosa deve fare. Sicuramente la società prenderà le sue decisioni. Multa? Io faccio l’allenatore, non decido le multe. Decido solo la tipologia di linguaggio da usare con i miei giocatori. Lui è stato in Belgio per 15 giorni, per curarsi. Dopodiché è andato in Nigeria e la responsabilità è mia perché gliel’ho concesso, gli ho dato l’autorizzazione. C’ho messo il mio bel faccione. Lui ha sbagliato e di conseguenza ho sbagliato anche io. Quando tornerà gli parlerò. Ha sbagliato e pagherà, ma sarà la società a decidere“.

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