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Interviste Post Derby Milan-Inter: le parole ci Pioli e Conte

L’inter ha battuto 3-0 il Milan nel derby stracittadino. In gol Lautaro e Lukaku, grande prestazione anche di Samir Handanovic che ha salvato i suoi. Nell’Intervista Post Derby, Conte, ha fatto i complimenti al Milan e a Pioli per il rendimento di stagione avuto finora.

Milan-Inter 0-3

Il Milan avrebbe dovuto giocare con Tomori?

Si. Il difensore inglese sarebbe stato maggiormente in grado di tenere botta contro Lukaku e Lautaro Martinez. Visto la condizione non ottimale di Kjaer e le prestazioni non positive di Romagnoli, Pioli, dovrebbe valutare, attentamente, di inserire Tomori come difensore titolare.

Intervista Post Derby Pioli

Cosa è pesato di più? “Il gol subito dopo 5 minuti. Abbiamo fatto fatica a trovare qualità e intensità. Abbiamo permesso all’Inter di aspettare e ripartire. Non siamo riusciti a fare gol nel nostro momento migliore, meritavamo il pareggio. Sul secondo gol dovevamo fermare prima la loro azione”.

È mancato Ibra? “È chiaro che un centravanti è condizionato dalla prestazione della squadra. Handanovic era da un po’ che non parava così tanto e così bene. È stata una settimana difficile ma ci riprenderemo”.

È mancata la qualità nella pressione alta: “Non siamo stati così aggressivi perché non volevamo aprire troppo il campo e concedergli troppi uno contro uno. Non è facile andare lì e portargli via il pallone, la loro gestione è molto lucida”.

Ora con i giovani è un momento complicato? “La nostra forza è sempre stato l’equilibrio e credere nel nostro lavoro. Se un anno fa ci avessero detto che ora saremmo stati secondi in classifica tutti avremmo fatto i salti di gioia, ma ora non dobbiamo essere sereni. Sicuramente non dobbiamo dimenticarci del nostro percorso, questo ci deve insegnare che dobbiamo fare qualcosa in più. La serata storta è stata quella di Spezia, non oggi. Dispiace per i tifosi ma la partita l’abbiamo fatta. Dobbiamo alzare il livello di tante situazioni che in queste partite sono state al di sotto. Quando perdi devi lavorare di più e lavorare bene”.

C’è un tema fisico in questo momento anche legato all’Euorpa? “I dati che abbiamo non sono inferiori ai nostri avversari. Siamo stati l’unica squadra a fare i preliminari, adesso i giocatori che hanno giocato di più a causa degli infortuni hanno giocato troppo, gli altri invece devono giocare di più per trovare la condizione. Ma sono situazioni che possono starci in una stagione. La prima settimana veramente negativa di questa stagione, giovedì prossimo dovremmo essere più bravi dei nostri avversari per passare il turno e poi pensare al campionato”.

Il cambio di Ibra: “Ha chiesto il cambio per un crampo al polpaccio, non era più in grado di staccare. Poi vedremo per giovedì e domenica che scelte fare”.

Intervista Post Derby Conte

Per spessore della prestazione è la più bella vittoria da quando allena l’Inter?
“Mi auguro che la vittoria più bella debba sempre arrivare. Bellissima partita, non dimentichiamo che era un derby e quindi c’era il campanilismo poi era derby d’alta classifica, quindi dava maggiori responsabilità. Stiamo proseguendo in questo percorso di crescita, sono contento perché l’abbiamo preparata bene e sono accadute situazioni che ci aspettavamo. Siamo stati bravi a sfruttarle contro una squadra molto forte. Bisogna fare i complimenti al Milan e a Stefano Pioli per quanto stanno facendo. La partita la dedichiamo ai nostri tifosi, l’accoglienza è stata da brividi e ci ha responsabilizzato. Mettendoci anche pressione, che però abbiamo trasformato in pressione positiva”.

A livello psicologico questa vittoria ha spostato qualcosa?
“A livello psicologico temo le sfide con Genoa e Parma, sfide molto ostiche. Lì dobbiamo dimostrare di avere fatto il salto di qualità per rimanere in alto. Lasciando stare l’Atalanta, il Genoa con Ballardini ha perso solo una partita e sta facendo un cammino importante e il Parma sta faticando malgrado la rosa. Queste partite ci diranno tanto su cosa vogliamo fare da grandi”.

Ci sono 26 giocatori nel progetto, compresi anche Perisic ed Eriksen, nel tuo progetto. Oggi sono stati determinanti. Questa per un allenatore è una vittoria straordinaria al di là del risultato.
“Vero, io penso che il compito di un allenatore è quello di portare tutta la rosa a disposizione a migliorare ed entrare dentro la mia idea. Noi siamo una squadra, abbiamo un’idea ben precisa in fase di possesso e non possesso. La crescita di Christian e di Ivan, ma di tutti i calciatori, mi rende orgoglioso. A volte si esprimono giudizi affrettati: Barella all’Inter ha avuto una crescita esponenziale attecchendo subito, ma altri giocatori hanno bisogno di più tempo arrivando da campionati esteri.

Lui si è avvicinato a noi, e io non ho preclusioni verso nessuno. Anche Perisic l’anno scorso non aveva voglia di dare questa abnegazione come quinto, se pensa di non essere sfruttato a dovere che si può fare… Quest’anno si è messo a disposizione e oggi ha fatto una partita bella sotto ogni punto di vista. Ha potenzialità incredibili, deve credere più in se stesso. Ma sono contento perché sono tutti dentro il progetto”.

Oggi gli attaccanti andavano ad attaccare gli spazi dietro il terzino avversario, è una cosa provata?
“Sono situazioni che chi gioca a calcio le vede… Io lavoro tanto con gli esterni e gli inserimenti dei centrocampisti. Cerchiamo di capire anche come difende la squadra avversaria, che pressione dà. Oggi provavamo a fare movimenti inversi, con Hernandez che pressava mandavamo Lukaku ad attaccare e Lautaro incontro. Studiamo come si muove la linea difensiva, che schermo danno ai centrocampisti per cercare di esaltare le doti dei calciatori”.

L’alternanza degli attaccanti è studiata, quindi?
“Prepariamo la partita in base all’avversario. Oggi avevamo due situazioni, quella di attesa coi due attaccanti sul dischetto del centrocampo nella metà avversaria e quella della pressione alta con Hakimi e Perisic quando riuscivamo a portare palla. Abbiamo pagato il cercare sempre la pressione alta, ora riusciamo a fare due tipi di fasi. I ragazzi iniziano a riconoscere le situazioni dopo un anno e mezzo, questo rende tutto più facile”.

Lukaku dopo il Torino disse che non siete una grande squadra. Questa vittoria vi trascina.
“Noi abbiamo preso consapevolezza quando abbiamo iniziato a battere le più forti negli scontri diretti, lì cresce l’autostima e la consapevolezza nei propri mezzi. Questa vittoria ha dato conferma della nostra crescita importante, dobbiamo continuare sotto questo punto di vista. Poi i risultati aiutano, il lavoro c’è poi se arrivano i risultati è meglio per me per inculcare certe situazioni”.

Intervista Post Derby Lautaro, MVP del derby

Sulla partita: “Siamo questi, siamo uniti e lavoriamo ogni giorno per dare il massimo e portare l’Inter più in alto possibile. Siamo molto contenti. Lottiamo tutti insieme, si vede in campo. Abbiamo sofferto tanto quest’anno per le eliminazioni in coppa, è l’unico obiettivo che rimane. Stiamo lottando per quello”.

Su Lukaku: “Può migliorare tanto, è giovane ed è un ragazzo che lavora e si mette a disposizione. È una grande persona. Siamo contenti di averlo con noi”.

Su Handanovic: “È sempre pronto, siamo contenti perché quando abbiamo bisogno c’è sempre. Abbiamo fare un’ottima partita e siamo contenti per i tre punti