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Isole Comore: il sogno Coppa d’Africa si avvicina

Un sogno che presto potrebbe diventare realtà. È quanto sta accadendo nelle Isole Comore dove, dopo anni di anonimato calcistico, la nazionale è ormai vicina alla storica prima qualificazione alla prossima Coppa d’Africa. La selezione africana, soprannonimata Coelacanthe, il nome della specie di pesce che abbonda nelle acque dell’Oceano Indiano che bagnano lo Stato insulare, è dunque vicinissima ad entrare nella leggenda. Un traguardo che non è frutto del caso, ma di una precisa programmazione che ha consentito alla nazionale locale di arricchirsi di calciatori professionisti che fino a qualche tempo fa non pensavano nemmeno lontanamente di poter indossare la maglia rappresentativa del loro Paese.

Infatti, inizialmente il calcio nelle Isole Comore veniva inteso come una sorta di hobby, e per questo motivo la nazionale era formata soprattutto da giocatori locali che si dividevano tra questo sport e il badminton. La svolta è arrivata quando il presidente Ibrahim Kanizat ha dato il via libera alla concessione della doppia nazionalità ai figli degli immigrati, permettendo così a diversi calciatori di origini transalpine e militanti in campionati professionistici come quello francese di essere convocati. Ovviamente si tratta di elementi che non sarebbero mai rientrati nel giro della selezione dei galletti campioni del mondo in carica.

Isole Comore Coppa Africa
Le Isole Comore potrebbero qualificarsi alla Coppa d’Africa.

Inseriti in un girone tutt’altro che semplice con Togo, Egitto e Kenya, i Coelacanthe sono riusciti ad accumulare 8 punti in 4 partite, ottenendo un prestigioso pareggio con la squadra egiziana, e strappando anche un importante successo a Lomé contro i più quotati togolesi.

La crescita del movimento calcistico nelle Isole Comore

Il condottiero della nazionale delle Isole Comore vicina all’impressa di qualificarsi alle fasi finali della Coppa d’Africa per la prima volta in assoluto si chiama Amir Abdou. Il tecnico comorense vanta una discreta carriera da calciatore nelle serie minori francesi. Da allenatore si sta distinguendo per la qualità del suo lavoro, infatti per la cura maniacale dei dettagli mostrata finora, in patria è stato accostato al grande Arsene Wenger.

Abdou non si accontenta di essere il commissario tecnico dei Coelacanthe. Infatti percorre ogni mese circa 8mila chilometri in aereo per sedere sulla panchina del Football Club Nouadhibou, una formazione che fa parte del campionato della Mauritania. Alla stampa ha ricordato in più di un’occasione che questo suo doppio impegno non comporta alcun conflitto di interessi perché nessun giocatore della squadra mauritana può essere convocato nelle Isole Comore e viceversa.

Amir Abdou è il CT delle Isole Comore.

La possibilità di creare un gruppo con elementi provenienti da tornei professionistici è stata la chiave di volta per il salto di qualità dei comorensi. Attualmente, infatti, sono ben 21 i calciatori che sono tesserati per società transalpine, mentre altri tre sono protagonisti in Olanda, Serbia e Norvegia. Certo, non si tratta di top-club, però comunque sono atleti professionisti come non si erano mai visti prima d’ora nella nazionale isolana. Tra questi, spicca innanzitutto il portiere Ali Ahamada, nato 29 anni fa nei pressi di Marsiglia ed estremo difensore del Brann, compagine norvegese.

In difesa il fiore all’occhiello è il 36enne capitano Jimmy Abdou che, anche se al Martigues non è titolare, comunque nella selezione del suo Paese porta un buon bagaglio di esperienza accumulata nel corso di una carriera trascorsa soprattutto tra Francia e Inghilterra. Occhi puntati sul fantasista Mohamed Youssouf dell’Ajaccio, il quale sta dimostrando di avere un tocco di palla “educato”. I due bomber invece sono El Fardou Ben Nabouhane della Stella Rossa di Belgrado e Faid Bakari che gioca in Olanda con la maglia di RKC Waalwijk.

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Al momento le Isole Comore non possono ancora cantare vittoria, poiché per concretizzare il sogno di approdare in Camerun per disputare la prima Coppa d’Africa della loro storia dovranno attendere il 21 marzo 2021. In questa data, infatti, il gruppo allenato da Abdou ospiterà il Togo, una sorta di “bestia nera” perché già lo scorso anno aveva eliminato la compagine isolana dalle qualificazioni per il mondiale in Qatar.