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Jean Alesi: nasce l’11 giugno 1964 uno dei piloti più amati dai ferraristi

Non avrà vinto titoli mondiali né collezionato successi parziali e record come i vari Michael Schumacher, Alain Prost, Niki Lauda o Kimi Raikkonen, eppure Jean Alesi è riuscito a far breccia nei «cuori rossi» dei tifosi della Ferrari, che ancora oggi lo considerano uno dei loro piloti preferiti. Oggi, 11 giugno, l’ex driver francese compie 55 anni, e come ogni anno questa è l’occasione giusta per celebrare un grande protagonista della Formula 1 che, nonostante fosse dotato di un indiscusso talento, per una serie di circostanze sfavorevoli ha indubbiamente raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato.

Il nome completo dell’ex portacolori di Ferrari, Benetton, Sauber, Prost e Jordan è, in realtà, Giovanni Roberto Alesi, e ciò denota le sue chiare origini italiane. Il padre, infatti, era un carrozziere di Alcamo (provincia di Trapani) immigrato in Francia, mentre la madre era di Riesi (provincia di Caltanissetta). Dopo essersi messo in mostra con una serie di successi in categorie minori del motorsport, esattamente trent’anni fa, nel 1989, Jean Alesi approdò in Formula 1 alla guida della Tyrrell. La sua tenacia, generosità e combattività attirarono le attenzioni dei top-team, e così nel 1991, battendo la concorrenza della Williams, la Ferrari riuscì a metterlo sotto contratto.

Jean Alesi oggi, 11 giugno 1964, compie gli anni.

Nonostante l’approdo nella leggendaria scuderia del cavallino rampante, durante la sua permanenza a Maranello, anche a causa di una vettura che in quel periodo faticava non poco a trovare competitività e prestazioni significative, il pilota transalpino fu costretto a fare da spettatore ai duelli in pista tra le due rivali di quel periodo, ovvero Benetton e Williams. Dal 1991 al 1995, infatti, riuscì ad ottenere come miglior piazzamento nella classifica mondiale soltanto una quinta posizione nelle sue ultime due annate come ferrarista, prima di passare alla Benetton.

Jean Alesi: dalla Benetton al ritiro dalla Formula 1

Quando decise di lasciare il team italiano per trasferirsi alla squadra neo-campione del mondo, in realtà Alesi dovette fare i conti con un altro periodo piuttosto tormentato, perché nel frattempo in Ferrari era giunto un «certo» Michael Schumacher che da quel momento avrebbe dato inizio alla sua trionfale epopea in rosso.

Lasciò la Benetton al termine del 1997, per diventare nell’ordine driver di Sauber, Prost e Jordan, e proprio con quest’ultima scuderia chiuse la sua carriera in Formula 1 nel 2001, rifiutando un’offerta dalla Arrows perché non aveva intenzione di correre per squadre poco competitive. Nei suoi anni da pilota della massima disciplina del motorsport, Jean Alesi ha collezionato 201 Gran Premi, 32 podi, 241 punti ed una sola, indimenticabile vittoria in Canada proprio con la Ferrari. Passato alla storia anche per la sua proverbiale sfortuna, grazie alla sua ironia il driver francese decise di associare al suo marchio, quand’era in forze a Sauber e Prost, l’immagine dello sfortunato protagonista dei cartoni Looney Tunes, Wile Coyote.

Jean Alesi alla guida della Benetton.

Una volta terminata la sua lunga militanza in Formula 1, il pilota transalpino si è cimentato in altre categorie: dal 2002 al 2006 ha corso in DTM, conquistando anche delle vittorie e un quinto posto nel mondiale. Nel 2008-2009 è passato alla Speedcar Series, mentre nel 2010 è stato tra i protagonisti della Le Mans Series a bordo di una Ferrari 360 della scuderia AF Corse. Nel 2012, partecipando alla 500 Miglia di Indanapolis, ha ottenuto il record di pilota più anziano ad aver effettuato i rookie test per l’ammissione in gara.

Tornando all’unica affermazione in Formula 1 di Jean Alesi, c’è da sottolineare che si è trattato di un momento davvero speciale per lui, perché avvenuto in un giorno davvero particolare, ovvero quello del suo 31° compleanno.

GP del Canada 1995: compleanno e storica vittoria per Alesi

Jean Alesi non ha mai nascosto che uno dei compleanni che ricorderà sempre con maggiore piacere è stato quello dell’11 giugno 1995 quando, dopo diversi anni di sfortune e sofferenze in pista, finalmente riuscì a regalarsi e a regalare a tutti i tifosi della Ferrari che lo seguivano con passione la sua prima, storica vittoria in rosso.

Quella stagione in Formula 1, per il pilota francese, non era iniziata male in relazione agli anni precedenti, infatti era riuscito a strappare due podi in Argentina e ad Imola. Quando il Circus sbarcò a Montreal per il Gran Premio del Canada, durante le qualifiche il driver transalpino ottenne la quinta posizione alle spalle di Michael Schumacher (in pole-position) delle due Williams di Damon Hill e David Coulthard, e anche del compagno di squadra Gerhard Berger.

Il trionfo di Alesi in Canada.

Schumacher al via si mise al comando della gara e vi rimase fino a 12 giri dal termine quando, a causa di un problema al cambio, la sua corsa ne risultò irrimediabilmente danneggiata. Alesi, che nel frattempo era riuscito a superare la performante Williams di Hill, si ritrovò così al comando e, tenendo con il fiato sospeso tutti i tifosi della rossa, riuscì ad arrivare in testa alla bandiera a scacchi: sono rimaste scolpite nella storia della Formula 1 le lacrime di gioia e commozione del ferrarista nei giri conclusivi prima del traguardo finale.

Nemmeno i supporters del cavallino rampante riuscirono a tenere a freno il loro entusiasmo, infatti invasero il circuito di Montreal ancor prima che gli inseguitori del vincitore, Barrichello e Irvine, portassero a termine il Gran Premio. Il trionfo di Alesi sulla pista del mitico Gilles Villeneuve con il suo stesso numero (il 27) contribuirono a cementare lo splendido rapporto tra il pilota transalpino e i tifosi italiani che da quel momento lo avrebbero eletto a loro beniamino per sempre: nonostante tanta sfortuna e un’unica vittoria, infatti, Jean Alesi ha sempre incarnato con il suo spirito combattivo, con il suo attaccamento alla causa e con la sua generosità l’idolo della folla del cavallino rampante, un ferrarista per sempre.

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