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Jimmie Johnson: primo test su ovale con una IndyCar

Dieci anni fa, all’indomani della tragedia di Dan Wheldon, Jimmie Johnson suggeriva alla IndyCar di non correre più sugli ovali. Oggi, Il sette volte iridato NASCAR ha assaggiato la stessa categoria sui catini, ed si è detto disponibile anche a correrci! Come cambiano le cose in dieci anni…Tornando al presente, JJ ha provato la monoposto del team di Ganassi al Texas Motor Speedway, in una sessione privata. In un’intervista a Racer, il californiano ha raccontato le sue impressioni, in questa presa di contatto che strizza l’occhio all’immediato futuro.

Jimmie Johnson IndyCar: quali sono le sue impressioni sull’ovale?

In primis, Johnson ha sottolineato quanto sia stata utile la sua esperienza pregressa nella NASCAR. “L’approccio alla pista è simile“, ha detto. “Gli strumenti sono leggermente diversi, ed il passo è abbastanza più alto. Quindi c’è molto da sistemare riguardo la mia visione in ingresso curva. La rapidità nella regolazione della vettura, ed i G laterali sul tuo corpo sono piuttosto elevati in confronto a quello a cui ero abituato“. Per aiutarlo ad assimilare meglio la transizione, Chip Ganassi ha messo a disposizione di Johnson un vero e proprio “pool” di esperti. Dario Franchitti, quattro volte iridato e consulente del team, ha seguito Jimmie nel suo percorso di apprendimento. Scott Dixon era anch’egli presente, approfittando del momentaneo stop del campionato. Presente anche Tony Kanaan, il quale prende il volante della Dallara numero 48 ogni qualvolta che la serie non gira più sulle curve a destra.

Futuro a Indianapolis?

Johnson ha un contratto con il team Ganassi IndyCar per il 2022, ma solo per un programma “stradale”. Tuttavia, dopo questa presa di contatto, non esclude di poter ampliare il proprio orizzonte. Già nelle scorse settimane, non ha nascosto l’interesse per la 500 miglia di Indianapolis. “Sento di dover ancora lavorare per sentirmi a posto con la vettura“, ha aggiunto. “Devo fare altri test prima di prendere una decisione, e certamente altre conversazioni con la mia famiglia, con Chip, e con gli sponsor. Ci sono molti tasselli da incastrare assieme, ma sono molto grato al team che ha combinato le date per questi test“. L’ultimo veterano della NASCAR che ha provato a correre a Indy è stato Kurt Busch, che nel 2014 concluse settimo con Andretti Autosport.


Jimmie Johnson: all’orizzonte c’è la Indianapolis 500