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Kareem Abdul-Jabbar: nasce un premio in suo onore

Si chiamerà Kareem Abdul-Jabbar Social Justin Champion il premio che l’Nba ha deciso di istituire per il giocatore che si è distinto nel corso della sua carriera per i diritti civili e lotta per la giustizia sociale, proprio come lo era stato l’ex leggenda del basket americano.

Kareem Abdul-Jabbar Social Justice Award: chi vincerà il premio?

Dopo aver chiuso la carriera, l’ex numero 33 si è prodigato in altri campi, dalla scrittura al cinema ricevendo persino una medaglia dall’ex presidente Barack Obama.

Ma è soprattutto il suo attivismo per i diritti civili che ha fatto parlare di sé e che non ha lasciato indifferente l’Nba che ha voluto tributare un premio che consisterà in un assegno di 100mila dollari da devolvere interamente ad una associazione scelta dal vincitore.

A scegliere il vincitore saranno i trenta club che partecipano al campionato. Altri quattro finalisti, ognuno dei quali riceverà un una cifra pari a 25mila dollari, verranno nominati da un comitato di sette persone formato da altri attivisti, esecutivi Nba ed ex giocatori.

Le parole di Kareem Abdul-Jabbar

In merito al premio introdotto, l’ex stella dei Los Angeles Lakers ha dichiarato: “Sono entusiasta. Sono onoratoche l’Nba abbia dato il mio nome al premio per la giustizia sociale. Spero che possa essere d’ispirazione per i ragazzi della lega. Penso che quando inizieranno a competere tra di loro per fare del bene nelle loro comunità otteremo risultati positivi”.

Poi ha aggiunto: “Sono contento che questa generazione si stia prendendo il suo tempo, per gestire una cosa del genere non puoi fare le cose di fretta. Bisogna capire quali sono i problemi ed affrontarli in un modo che possa realmente influire sul cambiamento. Non puoi farlo se non hai il tempo e la pazienza di spiegarti. Non siamo stati in grado di far capire come siamo ststi presi di mira dalla polizia fino a quando i video delle telecamere e dei cellulari hanno iniziato a cambiare. Ora , abbiamo prove inconfutabili di quello che stava succedendo.La gente ha visto cosa è successo a George Floyd e non voleva che accadesse di nuovo. Credo che questo sia stato un grande momento nel nostro paese, in cui abbiamo raggiunto un’intesa che fino a quel momento non era stata toccata. Occorrono altri momenti come questi, ci vorrà pazienza, tempo e volontà. Se riusciremo a farlo, riusciremo a fare qualcosa”.

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