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Kevin Anderson: lo Struzzo del tennis compie 34 anni

Oggi 18 Maggio compie trentaquattro anni Kevin Anderson, il tennista sudafricano.

Da tutti soprannominato lo Struzzo per via della sua altezza fuori dal comune (203 cm).

Ha rappresentato il Sudafrica sia in Coppa Davis che alle Olimpiadi di Pechino del 2008.

Ha vinto sei tornei del circuito ATP, ha raggiunto inoltre la finale nello US Open 2017 e nel torneo di Wimbledon 2018, suoi migliori risultati nei tornei dello Slam.

Il suo miglior piazzamento nella classifica ATP di singolare è il 5 posto raggiunto il 16 luglio 2018.

Sposato dal 2011 con la golfista Kelsey O’Neal, non ha figli.

La coppia vive prevalentemente negli Stati Uniti.

Con un altro tennista, G. D. Jones, ha creato il sito web RealLifeTennis.com.

Nel 2012 è diventato membro dell’ATP.

Leggi anche: Tennis: si agli allenamenti, ma i circoli restano chiusi.

La Carriera di Kevin Anderson

Anderson gioca tre stagioni nel campionato del college negli Stati Uniti con l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign.

Laureandosi tre volte campione nazionale in singolare e due volte in doppio.

Alla fine della stagione 2007 abbandona i campionati dei college per cominciare la carriera professionistica.

Nel 2003, a 17 anni, Anderson disputa il suo primo torneo professionistico e vince quattro incontri del tabellone principale.

Grazie a quest’unica partecipazione arriva alla posizione numero 1178 nel ranking ATP.

Finisce l’anno inoltre alla 902 posizione nella classifica di doppio.

Nel novembre 2004 conquista il suo primo torneo Futures a Gaborone, in Botswana.

Sconfiggendo anche tennisti delle prime 300 posizioni della classifica.

Nelle due settimane successive colleziona anche una finale e una semifinale in altri due Futures a Pretoria, scalando così in soli 20 giorni quasi 400 posizioni.

Conclude l’anno al 665 posto del ranking con soli tre tornei disputati.

2005-2006 Kevin Anderson partecipa al Torneo Challenger

Nel 2005 disputa tornei Futures esclusivamente negli Stati Uniti e, in agosto, raggiunge la semifinale del Futures USA F21.

A novembre gioca il suo primo torneo del circuito Challenger, qualificandosi e sconfiggendo il numero 192 del mondo Jan-Michael Gambill al primo turno.

Finisce dunque la stagione alla posizione n 766.

Nel 2006 disputa i primi tornei professionistici della stagione a giugno, ancora negli Stati Uniti, perdendo in finale in due Futures.

A novembre, sconfiggendo il numero 107 Kevin Kim, raggiunge il primo quarto di finale in un torneo Challenger.

Finisce la stagione al 517 posto in classifica ATP dopo essere stato 513, suo miglior risultato.

In doppio vince un paio di Futures americani a giugno e finisce l’anno al numero 530.

2007 Anderson partecipa ai Tornei Atp

Nel 2007 accede per la prima volta a un tabellone principale di un torneo dell’ATP Tour in singolare a New Haven.

Battendo nelle qualificazioni il n 88 ATP Chris Guccione, viene sconfitto al primo turno dal nº 41 Arnaud Clément.

Nel settembre di quell’anno si afferma sia in singolare che in doppio al Challenger di New Orleans, portando il suo record nella classifica ATP al 211 posto in singolare e al 395 in doppio.

La stagione 2008 di Kevin Anderson

Comincia bene il 2008 raggiungendo i quarti in un Challenger in Nuova Caledonia e supera quindi le qualificazioni all’Australian Open.

Entrando per la prima volta nel tabellone di uno Slam, dove perde al primo turno costringendo al quinto set il nº 84 ATP Alejandro Falla.

Il risultato lo porta al 190 posto del ranking.

In marzo supera le qualificazioni al Tennis Channel Open di Las Vegas.

E batte quindi in due set la sesta testa di serie Michaël Llodra.

Al secondo turno supera John Isner e per la prima volta raggiunge i quarti di un torneo ATP, nei quali batte Evgenij Korolëv. 

Batte ancora in due set Robby Ginepri in semifinale e in finale perde da Sam Querrey in 3 set.

Al secondo turno del Sony Ericsson Open di Miami batte il nº 3 del mondo Novak Đoković.

Vince per la prima volta contro un top ten, per poi uscire al terzo turno contro Igor’ Andreev dopo tre set combattuti.

La finale raggiunta al Challenger di Surbiton in giugno in singolare lo proietta al 95º posto del ranking.

Al torneo di Wimbledon, in coppia con Robert Lindstedt, arriva ai quarti di finale.

Dove i due si arrendono a Daniel Nestor e Nenad Zimonjić che vinceranno il torneo.

Ai successivi Giochi olimpici di Pechino perde al secondo turno da Nicolas Kiefer.

E in coppia con Jeff Coetzee viene battuto dagli spagnoli Nicolás Almagro e David Ferrer.

Chiude l’anno in calando e l’unica soddisfazione è la vittoria nel trofeo Challenger di Champaign.

Leggi Anche: Tennis, si riparte dalla Germania.

2009 Kevin Anderson vince al Challenger di Sanremo

Inizia male il 2009 con una serie di sconfitte nei primi turni e si riprende in maggio vincendo il Challenger di Sanremo superando in tre set nella finale Blaž Kavčič.

Di rilievo la vittoria in giugno su Fognini agli AEGON Championships sull’erba del Queen’s di Londra.

Dove perde al secondo turno da Sam Querrey.

Esce nelle qualificazioni sia al Roland Garros che a Wimbledon.

Il resto della stagione è anonimo e gli unici risultati discreti sono le finali raggiunte in due tornei Challenger.

Chiude l’anno al 161 posto in singolare e al 171 in doppio.

2010 la partecipazione di Kevin Anderson agli Us Open

All’inizio del 2010 riesce a superare le qualificazioni in diversi tornei ATP e in aprile vince il Challenger di Baton Rouge, al quale non partecipa alcun top 100.

Questi risultati gli garantiscono la sua migliore classifica con l’85º posto.

Nei tornei successivi viene sconfitto sempre alle qualificazioni o nei primi turni dei tornei ATP.

Ma si mette in mostra al primo turno di Wimbledon perdendo al quinto set contro il nº 5 del mondo Nikolaj Davydenko, dopo aver vinto i primi due.

Subito dopo arriva alle semifinali agli Atlanta Tennis Championships, dove viene sconfitto in tre set da Isner.

In agosto batte nei primi turni della Rogers Cup a Toronto i quotati Leonardo Mayer e Sam Querrey.

Al terzo turno viene sconfitto dal nº 1 Rafael Nadal.

Ai successivi US Open vince il suo primo incontro di uno Slam battendo in tre set Somdev Devvarman.

Nel secondo turno supera in 5 set il nº 28 ATP Thomaz Bellucci e viene eliminato al terzo dal nº 38 Richard Gasquet.

Finisce l’annata perdendo la finale del Challenger di Seul e al 61 posto del ranking dopo essere stato 58, suo nuovo record.

2011 Anderson vince il primo titolo ATP

Ormai inserito direttamente nei tabelloni principali ATP, inizia il 2011 arrivando alle semifinali del Brisbane International.

Dove perde in tre set dal nº 8 ATP Andy Roddick in tre set.

Viene sconfitto al primo turno negli Australian Open da Blaž Kavčič.

Ma si riprende subito e vince il primo titolo ATP nel torneo di casa dell’Us Open a Johannesburg.

Che gli consente di arrivare alla 40 posizione del ranking.

La scalata prosegue e raggiunge i quarti a Delray Beach e al Masters 1000 di Miami, dove viene battuto da Đoković.

Raggiunge così il 33 posto, suo nuovo best ranking.

Segue una serie di discreti risultati tra cui le prime vittorie al Roland Garros e a Wimbledon.

Uscendo comunque al secondo turno in entrambi gli Slam.

Batte a sorpresa il nº 4 del mondo Andy Murray al secondo turno della Rogers Cup in Canada.

Perdendo poi dal nº 17 Stanislas Wawrinka in tre combattuti set.

In settembre supera due turni agli US Open, dove perde al terzo dal nº 8 ATP Mardy Fish.

Il mese successivo arriva ai quarti del China Open a Pechino perdendo in tre set da Marin Čilić.

Dopo aver sconfitto in due set il nº 15 Andy Roddick al primo turno e Albert Montañés al secondo.

Il risultato lo porta al 30 posto del ranking, nuovo record di Anderson.

2012 Anderson vince il secondo titolo ATP

Agli Australian Open 2012 supera per la prima volta il primo turno.

E dopo aver battuto al secondo Serhij Stachovs’kyj viene sconfitto al terzo dal numero 7 ATP Tomáš Berdych.

Il 4 marzo vince il torneo di Delray Beach, suo secondo titolo ATP, e due settimane dopo raggiunge la 28 posizione del ranking.

La trasferta americana continua con tre eliminazioni in due set al terzo turno.

A Indian Wells in due set da Đoković, a Miami da Fish e a Houston da Juan Mónaco.

I tornei sulla terra battuta in Europa non lo vedono protagonista.

E chiude con l’eliminazione al terzo turno al Roland Garros, sconfitto in 5 set da Berdych.

Si tratta comunque del suo miglior risultato nel torneo.

Nel resto della stagione Anderson non raccoglie risultati di rilievo.

Arriva ai quarti al Queen’s dove perde da Grigor Dimitrov che lo batte anche al primo turno a Wimbledon.

Poi raramente supera il secondo turno.

Riesce comunque a mantenersi stabile in classifica e chiude l’anno al 37 posto.

La Stagione 2013 di Kevin Anderson

Il 2013 comincia con la finale raggiunta a Sydney, dove perde in 3 set dal padrone di casa Bernard Tomić, n 64 del ranking.

Arriva per la prima volta al quarto turno all’Australian Open, venendo sconfitto dal nº 6 Berdych .

A Indian Wells batte il nº 4 Ferrer al secondo turno ma si arrende nuovamente a Berdych nei quarti.

In aprile arriva in finale nell’ATP 250 di Casablanca, perdendo da Tommy Robredo in 3 set, ma ritoccando il suo record nel ranking con il 26 posto.

La stagione sul rosso prosegue senza risultati di rilievo e si chiude a Parigi dove per la prima volta giunge al quarto turno.

Ma viene superato nettamente in tre set da Ferrer dopo aver sconfitto Milos Raonic al terzo.

Anche a Wimbledon migliora il suo record arrivando al terzo turno, nel quale trova ancora Berdych a eliminarlo in 4 set.

La semifinale raggiunta a Bogotà, la finale ad Atlanta e i quarti a Washington lo portano al 19 posto del ranking.

Fino alla fine della stagione non supera più i secondi turni ma chiude in 20 posizione.

2014: un anno negativo per Kevin Anderson

Come nell’anno precedente, Anderson giunge al quarto turno dell’Australian Open 2014 e viene seccamente sconfitto dalla sua bestia nera Berdych.

Conferma anche i buoni risultati a Delray Beach, dove arriva in finale ma la perde da Cilic in 3 set molto combattuti.

Al successivo torneo di Acapulco supera ancora Ferrer nei quarti ma viene battuto in finale da Dimitrov dopo una partita equilibrata.

Indian Wells batte al terzo turno il nº 3 Wawrinka e nei quarti perde dal nº 8 Federer.

La stagione sulla terra rossa europea non gli regala soddisfazioni, il risultato migliore è il 4º turno raggiunto al Roland Garros, in cui viene sconfitto in 4 set da Ferrer.

A Wimbledon batte in 5 set Fognini al terzo turno e accede per la prima volta al quarto, dove viene battuto dall’idolo di casa Murray in 3 set.

Nella trasferta sul cemento americano arriva ai quarti a Washington e a Toronto.

Mentre agli US Open viene battuto al terzo turno da Čilić, che si aggiudicherà il torneo.

Questi risultati gli consentono di ritoccare il suo miglior ranking con il 16 posto raggiunto in ottobre.

Al Masters 1000 di fine anno a Parigi Bercy batte al terzo turno Wawrinka ma si deve arrendere ancora a Berdych nei quarti.

2015 Gli Us Open e il 10 posto nel Ranking

Nel 2015, dopo la semifinale raggiunta a Auckland, Anderson torna a disputare il quarto turno agli Australian Open e viene battuto da Nadal in 3 set.

Il mese dopo perde la finale a Memphis in due set dal nº 5 ATP Kei Nishikori, che lo batte anche in semifinale ad Acapulco.

Non va oltre il terzo turno a Roma e al Roland Garros, battuto rispettivamente da Federer e Gasquet.

Perde sull’erba del Queen’s la finale contro Murray e a Wimbledon nel quarto turno contro Đoković.

A fine agosto vince il terzo titolo ATP battendo in finale nel torneo di Winston-Salem il francese Pierre-Hugues Herbert.

Agli US Open arriva per la prima volta ai quarti di finale di uno Slam.

Battendo negli ottavi in 4 set il nº 3 del mondo Andy Murray, venendo poi battuto nettamente da Wawrinka.

Il grande risultato gli garantisce il suo miglior piazzamento ATP con il 10 posto.

Al prestigioso Shanghai Rolex Masters batte Fognini e Nishikori prima di perdere nei quarti da Jo-Wilfried Tsonga.

Chiude la sua migliore stagione con un record di 46 vittorie e 24 sconfitte e il 12 posto nel ranking.

2016 problemi fisici per Kevin Anderson

Nell’anno 2016 alcuni problemi fisici ne limitano il rendimento.

Dopo un inizio stentato, in marzo si deve fermare per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico alla caviglia.

Nel periodo successivo ha problemi al ginocchio sinistro, alla spalla destra, all’inguine, all’anca e alla coscia destra.

Riesce comunque ad arrivare ai quarti nella Rogers Cup a Toronto, dove perde da Wawrinka.

Mentre giunge al terzo turno a Cincinnati, agli US Open, dove perde dal nº 11 ATP Jo-Wilfried Tsonga, a Chengdu e a Stoccolma.

Chiude la tribolata stagione al 67 posto del ranking.

2017 la finale agli US Open

I problemi fisici si trascinano, e per questo salta l’inizio stagione 2017 in Australia.

Riprende a metà febbraio e colleziona una serie di sconfitte ai primi turni fino a fine aprile, quando batte David Ferrer al secondo turno a Barcellona e perde al terzo da Nadal.

Lentamente i risultati cominciano ad essere favorevoli.

E ottiene qualche vittoria importante all’Estoril, agli Internazionali d’Italia, a Ginevra e soprattutto al Roland Garros.

Dove supera il nº 19 Kyrgios al secondo turno e Kyle Edmund al terzo prima di ritirarsi negli ottavi contro il nº 8 Marin Čilić.

Kevin Anderson ritorna a scalare il Ranking

Risale così alla 37 posizione del ranking e rientra dopo 15 giorni per la stagione sull’erba.

Anche a Wimbledon esce agli ottavi perdendo in 5 set contro il nº 28 Sam Querrey.

Ritrovata la forma si presenta al torneo ATP 500 di Washington, dove batte in un incontro equilibrato il favorito Dominic Thiem agli ottavi.

In semifinale regola in due set Jack Sock e perde la finale contro la rivelazione dell’anno, il nº 8 Alexander Zverev.

Lo stesso Zverev lo batte nei quarti della Rogers Cup.

Dopo che Anderson aveva superato in due set i quotati Pablo Carreño Busta e Querrey nei due turni precedenti.

Gli ottimi risultati gli consentono di presentarsi agli US Open come testa di serie nº 28.

Sconfigge prima il qualificato JC Aragone, poi l’ex top ten Ernests Gulbis, e al terzo turno si libera in tre set di Borna Ćorić.

Sconfiggendo al quarto turno Paolo Lorenzi eguaglia il risultato del 2015 arrivando ai quarti.

Dove batte lo statunitense testa di serie n°12 Sam Querrey e arriva per la prima volta nella semifinale di uno Slam.

Supera Pablo Carreño Busta con il punteggio di e accede alla sua prima finale negli Slam dove viene sconfitto da Rafael Nadal.

Arriva così alla 15 posizione del ranking e malgrado il finale di stagione incerto chiude 14.

2018: prima finale a Wimbledon e prima volta in Top 5

Debutta nel 2018 raggiungendo la finale del Maharashtra Open a Pune, in India.

Viene sconfitto da Gilles Simon ma il risultato porta Anderson all’11 posto del ranking.

Ai successivi Australian Open viene battuto al primo turno dal nº 49 ATP Kyle Edmund.

Comincia invece bene la trasferta americana vincendo il suo quarto titolo ATP in febbraio sul cemento del New York Open battendo in finale Sam Querrey.

Arriva in finale anche al successivo ATP 500 di Acapulco, ma viene battuto dal nº 9 mondiale del Potro per 4-6, 4-6.

Non va oltre i quarti di finale nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

Perdendo in entrambe le occasioni in tre set rispettivamente da Ćorić e Carreño Busta.

Fa il suo debutto sulla terra rossa europea uscendo al primo turno all’Estoril ma arriva in semifinale al Madrid Masters, dove viene battuto dal nº 7 ATP Dominic Thiem.

Kevin Anderson arriva al 7 posto di Ranking

Il risultato gli vale il 7 posto nella classifica ATP, suo nuovo best ranking.

Al secondo turno degli Internazionali d’Italia è costretto al ritiro per un infortunio a una coscia dopo aver perso il primo set contro Aljaž Bedene.

Riesce a recuperare per il Roland Garros e raggiunge gli ottavi di finale.

Dove si fa rimontare due set di vantaggio dall’emergente specialista della terra rossa Diego Schwartzman ma non riesce a vincere.

Partecipa quindi all’ATP 500 del Queen’s di Londra, dove esce al primo turno ma si rende protagonista di un grande torneo di Wimbledon.

Nei primi turni supera con relativa facilità nell’ordine Gombos, Seppi (a cui cede un set) e Kohlschreiber.

Al quarto turno ha bisogno di tre tie-break per battere Monfils in 4 set e accede per la prima volta ai quarti.

Nei quali, dopo essere stato sotto di due set, rimonta a sorpresa il favorito Federer, campione uscente e 8 volte vincitore del torneo.

Contro John Isner disputa la semifinale più lunga nella storia di Wimbledon vincendola in 6 ore e 36 minuti.

In finale viene battuto da Novak Đoković, dopo aver sprecato 5 set-point nel terzo set.

Nonostante la sconfitta, raggiunge la 5 posizione della classifica mondiale migliorando il suo best ranking.

La Stagione 2020 di Kevin Anderson

Partecipa agli Australian Open 2020 battendo al primo turno il bielorusso Ivaška battendolo nel tie-break del 5 set.

Viene eliminato nel secondo turno da Taylor Fritz sempre in 5 set dopo essere stato in vantaggio per 2 set a 0.

Questa sconfitta lo porta a precipitare addirittura fuori dai primi 100 del Ranking.